Campionato Primavera TIM – Trofeo “G. Facchetti”

Girone A – 3° giornata ritorno

28 gennaio 2012

EMPOLI  –  Sampdoria   0 – 1

(Da Monteboro) –  Fabrizio Fioravanti

EMPOLI

Ricci,  Hysay,Mazzanti, Della Latta, Menegaz, Rugani, Paciocco, Camano, Tempesti, Kabashi, Saccà

A disposizione: Cardelli, Mattiello, Bellavigna, Gatto, Ghelardoni, Bencini, Gennusa

Allenatore: Martino MELIS

Sostituzioni

al 64’ entra Gatto esce Tempesti
al 81’ entra Gennusa esce Saccà

SAMPDORIA

Tozzo, Raso, Rolando, Sampietro, Piana, Serrano, Ghiglia, Zampano, Icardi, Martimelli, Beretta

A disposizione: Dondero, Porro, Iannelli, Matranga, Cafferata, Chitchanok, Austoni

Allenatore: Felice TUFANO

Sostituzioni

al 65’ entra Cafferata esce Beretta
al 81’ entra Matranga esce Raso
al 90′ entra Austoni esce Icardi

Arbitro: Edoardo Paolini (Ascoli Piceno)

Assistenti: Francesco Passero (Roma 1) e Giuseppe Di Guglielmo (Ariano Irpino)

GOL

80’ Icardi

AMMONITI

EMPOLI: 74’ Menegaz – 90’ Camano

SIENA:  82’ Icardi – 90’+3 Austoni

ESPULSI

nessuno

LA GARA

L’Empoli perde oggi una partita molto delicate in chiave qualificazione play off del Campionato, si fa sorpassare da una diretta concorrente (la Sampdoria appunto) e scivola indietro, troppo indietro, nella classifica del girone. Diciamolo subito: gli azzurri non hanno disputato oggi una gran partita. Ma diciamo anche un’altra cosa: che la Sampdoria, per quanto nella prima frazione di gara abbia tenuto più in mano il pallino del gioco, per quanto si sia dimostrata squadra accorda e con buoni equilibri, ha vinto con l’unico tiro in porta in tutta la partita in una azione che ha visto una retroguardia azzurra sorpresa e disattenta.

Ci sembra che la squadra di mister Melis manchi complessivamente di quella grinta e quell’intensità necessari alla categoria, il che spiega forse le troppe imprecisioni nella manovra, i troppi passaggi sbagliati, le amnesie di cui talvolta preda questo o quel giocatore. O forse la squadra deve ancora trovare il suo assetto tattico più congeniale visto che il 4.3.3 (o 4.2.1.3. se si vuole) non sembra offrire al gioco quegli equilibri necessari, spezzando a volte in due la squadra e non offrendo i collegamenti necessari tra i reparti. Ecco allora che, nonostante l’eccellente prova di Della Latta, il gran correre di Camano e la posizione di Kabashi dietro le punte a fare il trequartista, nonostante la posizione da tornante di Paciocco, la squadra non sembra avere quella quadratura necessaria a sviluppare un gioco efficace. Forse i giocatori attualmente nella rosa di Melis soffrono un certo tipo di gioco o forse è semplicemente un periodo….così…!

La Sampdoria, lo abbiamo detto, non ha fatto praticamente niente per vincere limitandosi nel primo tempo ad un possesso palla tanto lungo quanto sterile e, nella ripresa, affidandosi a qualche veloce ripartenza peraltro sempre fermatasi sulle soglie dell’area di rigore azzurra. Ma il calcio è anche questo: cinico quanto basta per regalare ai blucerchiati tre punti non del tutto meritati.

La prima squadra a rendersi pericolosa è l’Empoli che al 7’ ha una buona occasione con Paciocco che in area controlla bene la palla ma sparacchia tra le braccia di Tozzo. Bellissima azione al 12’ con Saccà che vola sulla corsia di sinistra ed entra in area provando a sorprendere il portiere con un tiro a girare sul quale però il numero uno sampdoriano arriva per la deviazione. Al 25’ si fa viva la Samp con Icardi che dal fondo traversa al centro con la palla che attraversa tutta l’area di porta di Ricci senza che nessun compagno si faccia trovare pronto alla deviazione. Ma è ancora l’Empoli che ci prova con Saccà che tenta un tiro dalla distanza che sibila sulla traversa. Riecco la Samp al 27’ con Beretta in azione in profondità ma senza esiti. Pericolosissimi i blucerchiati lo sono al 34’ quando Martinelli strappa la palla dai piedi di Menegaz perso in un inutile dribbling e spedisce a Beretta: diagonale da dentro l’area e parata in tuffo di Ricci. L’azione più pericolosa del primo tempo (e forse di tutta la gara) è comunque degli azzurri, ed è bellissima. Paciocco va via sulla corsia di destra e dal fondo crossa al centro dove arriva in corsa Saccà che da pochi passi , colpisce di testa ma manda la palla alta sulla traversa. Il secondo tempo vede un Empoli più determinato ed alla ricerca del vantaggio, Ci prova al 6’ con Saccà da sinistra ma la palla va alta e e ci prova ancora  al 7’ con un traversone di Hysaj sul quale Paciocco non arriva di un soffio. Purtroppo colpisce sbilenco e, di fatto, fa un passaggio a Tozzo. Ancora Empoli all’11’ con Tempesti che riceve palla in area ed impegna severamente Tozzo con una difficile diagonale a terra. Al 25’ occasionissima per gli azzurri: ancora Saccà che conquista palla da sinistra ed appoggia nel cuore dell’ area blucerchiata a Paciocco. Buon controllo ,a il tiro è un passaggio a Tozzo. Inaspettatamente la Samp va in gol. E’ il 35’ e Rolando da sinistra fa un lungo traversone in area azzurra sul quale Icardi sembra in ritardo. Invece il centravanti controlla la palla col destro e quando la sfera ricade giù la colpisce al volo indovinando un diagonale che trafigge un incolpevole Ricci. L’Empoli ci prova, con grande coraggio e grinta ma senza precisione ed il risultato alla fine premia i liguri.

GIOCATORI PIANETA EMPOLI

Della  Latta: intelligenza e cuore, grinta e sapienza tattica. Dopo un inizio di campionato incerto il centrocampista azzurro sembra ritrovare i ritmi giusti e, soprattutto, la fiducia necessaria. E’ il vero regista della squadra. Attualmente una sicurezza.

Saccà: l’unico giocatore veramente pericoloso degli azzurri che ha tenuto sempre in costante apprensione sia il suo diretto avversario sia la difesa sampdoriana.

Mazzanti: un bel rientro nel gruppo. Dalle sue parti (pur con il pericoloso Beretta) non c’è stata storia: non si passa. Si è fatto apprezzare anche per alcune “sgroppate” sulla fascia. Bene.

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8 Commenti

  1. Purtroppo è stata una brutta partita ed un sabato triste. Credo che il fallimnto, come dice Ighli, sia una reale possibilità poichè si vede che non esiste gestione. Questo perchè si continua a non vedere o non voler vedere le cose. Oggi giocava un tale Paciocco. Ma Paciocco da dove viene? A Pisa o a Grosseto ci sono meglio. Abbiamo in forza uno che si chiama Himcisky e non si sa chi è, cosa fa e che fine ha fatto. Incomprensibile l’utilizzo continuo di Menegaz. E’ l’ennesima partita che fa perdere e nessuno ha il coraggio di metterlo fuori.. Fa fare cattive figure anche a Rugani ed è molto difficile… Si vede bene che non è in grado di giocare. Se si fanno giocare dei 1992 si pensa che questi facciano la differenza, invece fanno solo danni….

  2. vero Gianni. D’accordo con te. Pensa che il Livorno con 5 o 6 scarti dell’Empoli è davanti in classifica. Il merito in casa azzurra conta poco ultimamente e i risultati parlano chiari.

  3. a mio parere mancano alla primavera in questo momento tre pedine fondamentali… assenti per infortunio…. vale a dire Castellani uno che ha sempre fatto i gol, Furlan che è un valore aggiunto a questa squadra ed infine il toltale recupero di Della Latta che non ha ancora fatto vedere il meglio di se stesso…. tornati questi tasselli a posto la primavera ricomincera a fare meglio
    complimenti per il sito un saluto

  4. Mi sembra che anche il Mister ci abbia messo un po del suo, cambiando modulo , effettuando sostituzioni sbagliate e forse tardive… e poi quando uno cammina in mezzo al campo anche se lo vuole la Juve… forse andrebbe sostituito … o no?

  5. ho visto la partita e, vero per vero , Menegaz ha fatto un errore clamoroso sul goal.Il cross era lentissimo e si poteva intervenire in mille modi. Comunque credo che non sia l’ennesima prova incolore del capitano il solo problema della squadra. Sono d’accordo con chi dice che andrebbe “fatto riposare” per qualche sabato anche perchè sembra che non abbia la necessaria tranquillità (vedi ammonizione presa in maniera immotivata). Con Menegaz però metterei anche i molti stranieri (del 92, come del 93 etc…) arrivati ad Empoli. Molti di loro sono veramente modesti e, siccome “devono ” giocare (anche per giustificare le scelte di chi li ha voluti…), mettono in chiara difficoltà non solo i compagni ma anche l’allenatore.. La questione non è chiaramente legata al calcio giocato ma a quella complessa “scacchiera” del mondo che gli ruota intorno… Tranne un pò Della Latta il centrocampo è stato assente: credo che in tutta la partita, se togliamo lui, non abbiamo preso una palla che è una palla di testa. Questa primavera, ripeto, è molto debole (sarà forte il prossimo anno, se faremo la primavera e se gli azzurri si salveranno) e dovremo rassegnarci a non andare molto avanti. Oltre la debolezza penso che il mister poche scelte perchè pur avendo chiaro che alcuni giocatori non sono in grado di giocare, credo abbia direttive precise nel farli scendere in campo. Il calcio è una scienza misurabile perchè contano le prestazioni che tutti vedono e risulta difficile capire il contrario se non esistono “forzature ” esterne. Questa la mia impressione. Complimenti al sito ed a Fioravanti.

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