La partita prima di tutto, novanta minuti in cui due squadre saranno alla ricerca dei loro obiettivi, così diversi ma così importanti per entrambe le realtà. I nostri a cercare di riscattare un momento difficile per arrivare alla salvezza, un momento dove accanto a risultati negativi si sono aggiunte anche due prestazioni sotto tono non andate giù alla maggioranza dei tifosi. Dall’altra un secondo posto da raggiungere guardandosi le spalle per non perdere l’accesso alla maggiore competizione europea.

Il contorno però è di quelli davvero emozionanti con tanti intrecci che la partita di domani all’ora di pranzo porterà in grembo. Su tutto i due allenatori che hanno condiviso assieme un percorso di tre anni nei quali Maurizio Sarri è arrivato ad essere il tecnico che è oggi e dove Giovanni Martusciello ha fortificato le sue conoscenze per poter provare a dire la sua nel calcio dei grandi. Un toscano che siede sulla panchina del Napoli, un napoletano che siede sulla panchina dell’Empoli, due amici, due persone che non hanno esattamente lo stesso carattere ma che hanno indubbiamente la stessa visione del mestiere fatto di campo, di tattica, di tante ore spese a guardare partite ad imparare a conoscere sempre di più alla ricerca della miglior perfezione raggiungibile. Il secondo ritorno di Sarri nello stadio che lo ha reso grande sarà sicuramente un banco di prova per l’amico Martusciello che vive un momento non semplice, un momento che però anche Maurizio Sarri conosce molto bene nonostante il clima fosse sicuramente stato diverso ma, come dimenticarci che dopo la sconfitta interna con l’Ascoli il tecnico che attualmente guida il Napoli ha seriamente rischiato di non portare a termine la stagione con chissà quali conseguenze per il suo futuro.

Ovviamente  sarà curioso capire l’atteggiamento del pubblico azzurro nei confronti dell’ex allenatore dopo la freddezza dimostrata lo scorso anno, un atteggiamento che dovrà sicuramente essere importante volto nell’interesse della nostra squadra che adesso, superato il momento del confronto, ha bisogno di avere attorno a sé tutto il calore possibile in uno stadio che per gran parte parlerà napoletano. Però di storie interessanti in questo pranzo domenicale ce ne sono anche altre. Come non dimenticare i tanti collaboratori di Maurizio Sarri che hanno avuto un loro viatico ad Empoli (Calzona, Sinatti, Bonomi), ma soprattutto tre calciatori che oggi sono in rosa alla squadra partenopea. Hysaj, Zielinski e Tonelli. Due ragazzi cresciuti nel vivaio azzurro, da Monteboro e Castelvolturno per affermarsi in una realtà diametralmente opposta alla nostra, un percorso nel quale ormai il terzino albanese ha fatto capire di essere un titolare in pianta stabile ma dove anche “The Wall” ha cercato di dire la sua al netto di tanti problemi fisici. E poi Zielo, un ragazzo per bene, arrivato in punti di piedi con lo sguardo sempre basso ma con una voglia incredibile di arrivare, due anni fantastici che oggi lo vedono tra i più apprezzati della squadra napoletana ed in pianta stabile in nazionale. Ma poi c’è anche la storia di El Kaddouri che fino a due mesi fa era proprio a Napoli, arrivato l’anno prima dal Torino per il grande salto di qualità ma non trovando mai quella continuità sperata con la decisione di accettare l’Empoli a gennaio mandando anche qualche frecciata proprio a quel Sarri che domani avrà da avversario….

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

16 Commenti

  1. Forza Giovanni: Imbriglialo!!! Metti un mediano in più (Buchel) e un internooffensivo in meno (Krunic)
    Poi si vede icchè succede. Forzaaaaaa!!!!

  2. L’accostamento tra la prima stagione di Sarri e la posizione attuale di Martusciello mi sembra veramente forzato. Se fosse così, aspettiamo tre vittorie consecutive e la rimonta fino al quarto posto.

  3. Bentornato MAESTRO, con te abbiamo vissuto momenti incredibili …. non avevamo paura di nessuno, ci hai inculcato una mentalità vincente, potevamo vincere o perdere, ma ci provavamo fino al 90°!!!! …. non ci fare troppo male domani, altrimenti il “Guru della panchina perde fiducia in sé stesso”!!!!

  4. È un confronto impari. Sarri veniva da 25 anni di panchine in tutte le categorie escluso la A. Giovanni secondo me deve ancora farsi le ossa e non doveva essere catapultato in una panchina di serie A. Purtroppo la cocciutaggine della nostra società ha voluto ripetere quello che accadde con il pelato.

  5. Il raffronto Sarri-Martusciello è onestamente improponibile.Un po’ come la storiella del momento difficile di Sarri.Peccato si fosse alla NONA del girone d’andata,l’anno precedente si fossero cambiati 700 allenatori e soprattutto non ci fosse il becco d’un duino come testimonia l’entità irrisoria del.contratto che aveva Sarri.

  6. Con sarri abbiamo vissuto il più bell’ Empoli di sempre forse più dell’ Empoli di spalletti, con lui veramente la domenica affrontari la juve o l’ultima in classifica giocavamo alla pari , sputtando l’anima e non facendo barricate in difesa , spregiudicati e senza paura …A sarri rimprovero solo il modo in cui ci ha lasciati solo questo poi bisogna dirgli solo grazie e se siamo dove siamo è merito suo

  7. Sarri eravamo al Top assoluto ovunque ….a Giugno feci un nome per noi per il futuro ma ormai è già inarrivabile. Leonardo Semplici Spal . Dispiace che un profano come me lo conoscesse ma non fosse mai stato preso in considerazione dall Ns Società ….misteri del calcio…

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