rigore dossenaCi sono emozioni che non passano mai e che rimangono, per sempre, impresse nel cuore di chi le vive. Emozioni forti, che regalano battuti accelerati anche a tanti anni esatti di distanza. Per l’Empoli e gli empolesi l’8 giugno 2012 rappresenta una data magica, in cui si è evitato per un soffio il baratro e da lì si è risalito prontamente la china, fino ad arrivare a essere quelli che siamo oggi. Perché non va dimenticato, se l’Empoli ha fatto riassaporare ai suoi tifosi il gusto dolce della Serie A, lo si deve prevalentemente a quella serata di quattro anni fa. Se non ci fosse stata la rimonta, targata Mchedlidze-Tavano, se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di Dossena sul rigore calciato da Paolucci, adesso staremmo probabilmente parlando di un Empoli completamente diverso. In una categoria diversa, perché la retrocessione in C sarebbe stata un cataclisma difficile da superare.

 

Fu una gara difficile, animata da un secondo tempo incredibile, dopo una prima frazione tutto sommato deludente per la posta in palio. Un continuo susseguirsi di emozioni, positive e negative, che fecero sobbalzare più di una volta i tifosi presenti Castellani e quelli che assistevano alla partita alla tv. Con il senno di poi quella gara fu fondamentale e da quelle ceneri è nato l‘Empoli di Sarri, capace di creare una nuova filosofia di gioco e a ritornare in A dopo anni di assenza. Come i grandi trionfi del passato meritevoli di essere visti e rivisti, anche questa partita rimane un pezzo di storia per l’Empoli. Rappresenta un punto fisso nella mente dei tifosi azzurri, una Notte da Leoni che non potrà essere cancellata mai. E che è il punto di inizio di una vera e propria rinascita azzurra.

 

Simone Galli

 

Riviviamo insieme la sintesi di quella partita: EMPOLI-VICENZA 3-2

 

 

 

 

 

 

 

Articolo precedenteMercato Azzurro | Per Caprari aumenta la concorrenza
Articolo successivoFANTACALCIO | Lunedi 20 giugno 2016 premiazioni stagione 2015-2016 al Bar Ariston di Spicchio. Via alla campagna iscrizioni 2016/17.
Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

27 Commenti

  1. Intanto la Georgia ha battuto la Spagna con goal del solito… Levan! Poveri illusi aspetta e spera! Quale Caprari e Lapadula E lui il grande acquisto. Quest’anno esplode!

  2. Non ho mai patito tanto per una partita,era da dopo la partita col Grosseto che pensava a i maledetti/benedetti play-out.Una roba indicibile per chiunque non sia tifoso di calcio,da prenderci di bischero. Pensare a tutto quello che è venuto dopo è roba da film hollywoodiano.Il vecchio eroe sull’orlo del baratro,acciaccato dopo anni di noia preceduti da periodi gloriosi,riesce a disinnescare la bomba negli ultimi secondi ( dove si firma per la statua a Dossena? )per poi ritornare agli antichi splendori.

  3. Nella vita di ognuno di noi c’è una data indelebile…..un momento topico ……uno di quelli che ti ricorderai sempre…..una festa oppure un lutto , un premio o un furto, piuttosto che una nascita o una morte…..nella mia bacheca di tifoso azzurro c’è un po di tutto questo insieme nell’ 8 di giugno. Forza azzurro sempre

  4. Da infarto… quando quella testa pelata (come la mia) di BigMac correva da solo verso la porta, correvo con lui; quando è entrata la palla ho pianto!! 🙂 che momento…

  5. E ancora oggi ci tocca tenere l’eterna promessa Levan per un gol?
    Allora perché sempre per riconoscenza non diamo un contratto da calciatore a Esposito, a Martuscello ecc ecc
    Mai una operazione in attacco vergognosi

  6. Libidine allo stato puro, un mix di emozioni che io da casa ho vissuto e mi chiedo sempre come i tifosi presenti al Castellani abbiano resistito in quei 45 minuti assurdi. Se fosse stata una finale anche di Coppa Italia se ne parlava ancora, ma comunque per chi ha vissuto quei momenti l’8 giugno non sarà mai un giorno qualsiasi.

  7. …Sembra incredibile ma è la più grande emozione calcistica della mia vita.paragonabile solo al Brasile Italia del 1982.ma l’empoli è di più. Ricordo che costrinsi mia moglie juventina a rivedere gli ultimi 25 minuti registrati per capire le mie emozioni!!!!

  8. La partita piú bella mai vista in vita mia! Ho sempre i brividi quando rivedo le immagini del rigore di ciccio e della paratona di san renato! È da qui che è cominciato tutto…avessimo perso questa partita il sogno che stiamo vivendo non sarebbe stato possibile!

  9. Che partita alla parata del rigore non so spiegarmi come non ho avuto un’infarto..eppure l’anno dopo arrivò un certo sconosciuto Sarri e si ripartì

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here