il Italia-Serbia dura solo 7′: la partita è stata infatti sospesa e successivamente annullata a causa delle incredibili intemperenza di un gruppo di tifosi serbi che ha letteralmente messo a ferro e fuoco prima il centro di Genova e poi lo stadio di Marassi.

Prima l’assalto al pullman della loro nazionale, con il portiere Stojkovic aggredito e costretto a dichiarare forfait a pochi minuti dall’inizio della partita, poi la distruzione del settore ospiti dello stadio e il faccia a faccia con le forze dell’ordine in assetto anti sonmossa, con rischio altissimo di incidenti. 

I tifosi ospiti lanciano rischiosi lacrimogeni verso la gradinata Nord. Interviene la polizia mentre i tifosi serbi cercano di sfondare in tribuna superiore, attimi di grande tensione e paura sugli spalti. Le due squadre tornano negli spogliatoi e la diputa inizia con quaranta minuti di ritardo.

E dire che c’era grande entusiasmo a Genova per il ritorno dell’Italia di Prandelli per la sfida contro la squadra allenata da Petrovic per le qualificazioni UEFA Euro 2012. Grande attesa per Cassano e compagni che dopo il pareggio a reti inviolate di Belfast cercavano la vittoria per consolidare la propria posizione in classifica.  Prandelli schierava Mauri in un centrocampo composto da Pirlo, Marchisio e Palombo. In attacco i gemelli del gol Cassano e Pazzini. Nella Serbia recuperato capitan Stankovic, gli occhi erano puntati sulla stella Krasic. Terreno di gioco in ottime condizioni dopo il completo rinnovo del manto erboso.

Gara che inizia tra grandi tensioni. L’arbitro Thomson, infatti, dopo 3′ ammoniva Rajkovic per grave fallo a centrocampo su Mauri, un minuto dopo Pazzini veniva spinto platealmente da dietro mentre sta per colpire a botta sicura di testa in area di rigore. Il direttore di gara, però, invertiva il fallo evidente del difensore ospite.

Dopo solo 7′ di gioco, però, un fumogeno sfiorava il portiere Viviano, l’arbitro interrompeva il gioco e un nuovo razzo veniva lanciato sul pubblico genovese. Uno spettacolo indegno dove non c’erano le condizioni per continuare a giocare a calcio. Squadre negli spogliatoi definitivamente, facile immaginare vittoria a tavolino per l’Italia e gravi sanzioni disciplinari alla squadra serba. Partita annullata.

 

Al.Coc.

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