Un’altra gara se ne va con tre punti in tasca ed un distacco dalla terza che va aumentando. La gara vittoriosa di Cesena avvicina moltissimo l’Empoli al suo obiettivo, tanto da far diventare già la prossima giornata (per quanto onestamente difficile) già buona per festeggiare la promozione in serie A. Al Manuzzi gli azzurri colgono il ventiduesimo risultato utile consecutivo, la ventunesima vittoria stagionale ed una media punti di 2,52 da quando c’è Andreazzoli in panchina. E l’Empoli visto in Romagna, se mai ce ne fosse bisogno, ci ha davvero fatto vedere quanto sia cresciuto, sapendo mostrare al meglio le due facce che servono per vincere (in questo caso dominare) un campionato, perchè forse quella di ieri è stata la gara più difficile vissuta proprio dall’arrivo del nostro tecnico. Mai una squadra nell’ultimo periodi era riuscita a chiudere dietro l’Empoli come fatto dal Cesena nella ripresa. La prima faccia, quella che conosciamo meglio, è quella vista nei primi 25/30 minuti, con un Empoli mostruosamente perfetto e capace di andare avanti di due gol. Un gioco al limite della perfezione che ha ridicolizzato l’avversario relegandolo in quello spicchio di partita a sparring-partner. Poi la gara è mutata completamente con la squadra di Castori ad esercitare un grande pressing mettendoci all’angolo e riuscendo anche con merito a pervenire al pareggio. Gli azzurri sono stati bravi a saper colpire nell’unico momento di cedimento degli avversari in quel secondo tempo, ancora festanti per il gol del 2-2; una gran palla di Di Lorenzo da destra che Donnarumma ha capitalizzato al meglio. Dicevamo però della seconda faccia, quella che sa soffrire, quella che in maniera decisamente ordinata sa mettersi dietro a cinque a protezione di porta e risultato, trovandosi ormai a suo agio anche in questa condizione che spesso in passato ci ha visto invece barcollare. Si, potremmo dire che la squadra inizia ad accusare una fisiologica stanchezza, potremmo dire che i gol presi ieri sono molto simili a quelli che prendevamo nella prima parte del campionato (tra l’altro a trovare il pelo nell’uovo è questo il dato più negativo con 5 gol presi nelle ultime tre), potremmo dire tutto quello che vogliamo ma muovere determinate considerazione adesso sa tanto di bestemmia, perchè questa squadra ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo. La squadra ha saputo cambiare pelle, ha saputo mettersi i panni della grande, ha saputo immagazzinare il pensiero della dirigenza ed ieri è stata scritta una pagina fondamentale nella storia di questa stagione.

La gara si era messa decisamente bene, un pronti via da KO, visto che al terzo minuto eravamo già in vantaggio grazie alla botta di Donnarumma che al limite raccoglieva una palla vagante e dopo sette minuti esultavamo per la seconda volta sul rasoterra maligno di Bennacer che si era infilato sotto una selva di gambe. Non solo però il vantaggio di due lunghezze, perchè l’Empoli era assoluto padrone del campo con il Cesena fuori dalla partita. I romagnoli rientrano però al 37′ della prima frazione trovando un gol inaspettato con Scognamiglio, lasciato colpevolmente libero, ad infilare Gabriel con un colpo di testa. Se l’inizio del primo tempo azzurro era stato di grande spessore, tutt’altra musica si va ascoltando ad inizio ripresa con il Cesena a mettere in seria difficoltà la retroguardia azzurra nel primo quarto d’ora di gioco e trovando poi il quasi inevitabile gol del pareggio al sedicesimo sugli sviluppi di un cross di Schiavone che Moncini capitalizzava con un altro colpo di testa. La gara si era a quel punto completamente trasformata, con lo stadio diventato una bolgia a spingere i beniamini di casa alla ricerca di una clamorosa rimonta ma, questo il grande cinismo dei nostri, proprio nel momento che poteva tagliare le gambe, ecco che Di Lorenzo va a spingere a destra, mettendo una palla in mezzo che l’accorrente Donnarumma trasforma nel nuovo vantaggio e nel suo personale ventesimo gol stagionale. Quello del gol azzurro di fatto rappresenta un episodio in quel secondo tempo perchè messa la palla a centrocampo sono ancora i padroni di casa a spingere e fare la partita ma dalla panchina, l’accorto Andreazzoli va a modificare uomini ed assetto creando una corazza che permette di respirare e ripartire. In totale apnea vengono vissuti i sei minuti e mezzo dell’interminabile recupero prima di poter correre ancora, mano nella mano, sotto il settore occupato dai tifosi azzurri.

L’uomo copertina, il “man of the match”, non può che essere Alfredo Donnarumma. L’attaccante campano tornava ieri titolare dopo tre partite e rientro migliore non poteva esserci: oltre ai due gol segnati, che regalano il successo, gioca una gara di grande spessore, con assoluta personalità e carattere. In questa cavalcata verso la serie A c’è da dare un grande merito a chi questa squadra l’ha costruita, perchè se da una parte era facile andare con i soldi a compare Caputo o trattenere Krunic, certo non era semplice pensare che due come Di Lorenzo e Bennacer facessero quanto stanno facendo. L’ex Matera, ormai titolare inamovibile a destra, anche ieri offre una prestazione maiuscola lungo tutta la sua fascia di competenze, e gli si può anche perdonare la non perfetta copertura su Moncini in occasione del secondo gol. Il franco-algerino, che ieri segna il secondo gol in maglia azzurra, è un talento puro, ed il suo primo tempo è da consegnare ai posteri. Ovviamente, come ormai diciamo da tanto tempo, va fatto un plauso a tutta la squadra perchè davvero ognuno interpreta al meglio il proprio compito non mancando mai di dare supporto in tutte e due le fasi di gioco, con una parola di chiusura per Maietta che tornava in campo dopo il forfait di sabato per i noti motivi, giocando un’altra gara di estrema autorevolezza. Le parole si sprecano anche per il condottiero di questa squadra, Aurelio Andreazzoli. La media punti l’abbiamo già evidenziata in apertura di pezzo, la squadra ormai ha acquisito la mentalità che serviva, i cambi anche ieri (compreso quello tattico) si sono rivelati giusti ed attenti e lui è sempre più nei cuori di tutto il popolo azzurro. In questo ci sono anche i punti fatti dal buon Vivarini, però ieri la squadra del massese ha superato i punti fatti da Sarri nel 2014…mica poco…

La vittoria contro la squadra del cavaluccio marino, unita ai risultati arrivati dagli altri campi, porta l’Empoli a più tredici sulla terza. All’orizzonte lo scontro “diretto” di Frosinone contro l’attuale seconda forza del campionato, una gara che sarà sicuramente complicata e che difficilmente (non crediamo che dagli altri campi possano arrivare i risultati sperati) sarà quella della festa ma in Ciociaria gli azzurri hanno la possibilità di mettere il punto esclamativo a questo campionato, rimarcando la superiorità su tutto il resto e proseguendo la striscia positiva visto che tra gli obiettivi c’è anche quello di provare a vincerle tutte di qui alla fine. Per la festa promozione si può anche attendere qualche giorno, ormai è solo questione di capire quando e dove.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

28 Commenti

  1. Nel 2015/16 la partita a Frosinone segnò la svolta per l’Empoli targato Giampaolo, che da lì uscì sconfitta, ma con la consapevolezza che, se ci si fosse messo in riga, ci saremmo tolti molte soddisfazioni, come poi è accaduto.
    Nel 2017/18 la partita a Frosinone potrebbe ancora una volta segnare una svolta, ovvero certificare l’approdo in Serie A con un vantaggio e un margine che hanno dell’incredibile se si pensa a quanto questo campionato sia equilibrato ed incerto dalla 2° alla 22° posizione.
    Non condivido chi pensa che a Frosinone si possa anche perdere…a Frosinone bisogna ottenere punti, almeno uno, così da non avere lo scontro diretto a sfavore, meglio ancora se tre.
    E poi via a programmare la nuova stagione, che sarà difficile ed affascinante.
    Spero vivamente che in questo finale di stagione, soprattutto quando la Serie A sarà matematica (e ormai manca veramente poco) alcuni ragazzi fino ad ora in ombra possano ritagliarsi qualche spazio: penso a Polvani, per il quale il mister ha speso belle parole a fine partita; a Terracciano, venuto nella speranza di essere titolare e ancora a quota 0 minuti giocati, così come Imperiale, che spero possa debuttare da qui alla fine. Ma anche altri come Untersee, Lollo, Piu, che, sebbene panchinari, hanno sempre avuto l’accortezza di non lamentarsi e di dare il massimo negli scampoli di partita che hanno disputato.
    Spero anche che Levan possa giocare qualche spezzone, tanto per aggiungere anche il suo nome alla lista.
    E poi sarà Serie A…e lì ci divertiremo.

  2. NONNO AURELIO CALCA IL GIOCO SUGLI ESTERNI COME DON VIVARINI…MA CON UN SUCCESSO DETERMINANTE

    parliamo quindi del modulo e di come questo 4312 di partenza diventa un 2143 in fase offensiva
    e di come Nonno Aurelio abbia comunque calcato la strada degli esterni come il Vivaro

    restano dietro i due centrali difensivi poco piu’ avanti il mediano
    gli esterni diventano un tutto fascia dalla metà campo in su a loro supporto si trovano i due centrocampisti centrali
    davanti a loro si piazzano le due punte con il trequartista alto a far da terza punta

    per radio abbiamo analizzato il tipo di gioco che vede usare gli uomini a comporre da destra a sinistra
    rombi di gioco dove è sempre possibile uno scarico o una verticalizzazione

    la squadra attacca a tutto campo una diversificazione rispetto a Sarri e Giampaolo

    non avevo dubbi che Aurelio avrebbe mantenuto gli assist dalle fasce e consolidarlo nel 4312 è roba da pallone d’oro degli allenatori

    • Però ultimamente,da La Spezia sto vedendo un centrocampo un pochino più scollato….Finchè si gioca con grande intensità,come i primi 20 minuti di ieri, i difetti non si evidenziano,poi abbiamo cominciato ad intravedere una certa difficoltà a far ripartire l’azione,unita alla crescente intensità con cui giocavano gli avversari.
      Ieri il principale incriminato è stato Castagnetti,difatti,il Magister l’ha poi sostuito con Brighi.
      Poi Aurelio ha chiarito che il ragazzo ha avuto problemi e cmq l’ex spal sta facendo veramente una grande stagione.
      inoltre fa piacere vedere come lo stratega è sempre sul pezzo e pronto ad apportare modifiche all’assetto tattico anche in maniera tempestiva in partita in corso..
      Credo,purtroppo,che la partita di ieri verrà ripresa dalle squadre che da ora in poi ci affronteranno,come spunto per le contromisure da prendere al nostro predominio tecnico-tattico.
      Chiaramente la varietà di impostazione di gioco,centrale con Zajc o sulle fascie con Di lorenzo e Pasqual ci rende più imprevedibili.
      Secondo me col Viva questa eterogeneità nelle soluzioni di gioco era meno male e comunque,molto probabilmente ci stava lavorando anche lui….

  3. Con andreazzoli dall’inizio eravamo sopra i 100 punti .
    Ho 2 sogni nel cassetto uno è ormai ad un passo l’altro è diventato un mistero e sono
    La serie A e lo Stadio Nuovo

  4. Con andreazzoli dall’inizio eravamo sopra i 100 punti .
    Ho 2 sogni nel cassetto uno è ormai ad un passo l’altro è diventato un mistero e sono
    La serie A e lo Stadio Nuovo

  5. Secondo me la soluzione è molto semplice: sbagliare meno tecnicamente, ovvero passaggi.
    Una volta portato a zero (forse impossibile) questo dettaglio, ne vedremmo davvero delle belle.

    • Si vede che hai giocato poco al pallone…siamo la squadra che completa più passaggi in assoluto.Migliorare questa statistica sarebbe come chiedere al Barcellona di qualche anno fa di velocizzare il “giro-palla”.I margini di miglioramento ormai credo si siano assottigliati alquanto..

      • …sbagliare mono passaggi…..bo’ , secondo me serve una visita specialistica…ma come dovremmo giocare ?? meglio di cosi ?? in un B che gioca a pallonate noi siamo il Barcelona ma te ne rendi conto o no ??

        • Dippe, ti ho offeso?
          Con tutto il rispetto, riguarda le partite e guarda quanti errori vengono commessi.
          Sono pochi rispetto ad altri, ok, ma ci sono ed avvengono in situazioni a volte potenzialmente importanti.
          Bisogna migliorarsi sempre.
          Lo dico con serenità.

  6. Io mi tocco i coglioni e rivolgo a S’Ostina, che è l’unico che certe cose le capisce al volo (anche se non si sente più da un pò…) il seguente quesito: secondo te siamo già salvi o per la sicurezza di evitare la Lega Pro occorre almeno un altro punto? Io propoendo per la seconda…

  7. Aahahahahahahahaahhahahaaaaa…buona questa

    Sono in gara x la risposta anche tutti gli altri rosiconi eh!!nessuno escluso…chi risponde per primo?
    Conto alla rovescia…10-9-8-7-6…

  8. Per me S’Ostina sta tramando sottobanco con i GRANDISSIMI TIFOSI del comune per mandarci a giocare in casa delle nane….
    O un voglio ridere fra un po … A ribordala con lo stadio la capienza il comitato dei gretti … Maiala è 35 anni che sento questi discorsi …….

  9. Nessuno avrebbe preventivato che a 6 partite dal termine ci saremmo trovati primi e con un vantaggio sulla seconda di ben 11 punti,ma soprattutto nella fattispecie chi avrebbe mai creduto che pur perdendo a Frosinone il nostro sarebbe stato lo stesso uno scacco matto a chi sulla carta partiva ben più favorito di noi(oggi è facile da parte anche dei giornalisti dire che da retrocessa eravamo tra le favorite,ma non è così perché la squadra era stata rifondata e per favorite venivano fatti i nomi di Palermo,Frosinone,Parma,Bari,Pescara e Carpi con la possibile sorpresa del Perugia…..insomma noi non eravamo certo in prima o seconda fascia).Grandissima stagione dei ragazzi che pur in debito di ossigeno riescono sempre a tirar fuori carattere,umiltà e voglia di vincere.Vincere a Frosinone sarebbe l’apoteosi di campionato fantastico come mai si era visto in tutti questi campionati di B disputati dalla squadra azzurra e che dovremo tenerci ben stretto nei nostri ricordi visto che sarà irripetibile o quasi aver la fortuna di rivedere negli anni a venire.A Frosinone può succedere di tutto,ma la squadra arriva lì come prima della classe e quindi non troveranno la stessa squadra dell’andata e se fisicamente siamo a posto per loro sarà molto difficile portare a casa i 3 punti….Son sicuro che nonno Aurelio caricherà la squadra a pallettoni!

  10. Il Viva ha avuto il merito di ricreare un gruppo, ha voluto fortemente Donnarumma. Di contro si era ingessato sul suo modulo non vedendo altre soluzioni tattiche.

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