L’Inter perde in Francia, il Napoli in Inghilterra e l’Italia resta in Europa con il solo Milan. Ma mentre per l’Inter c’è poco da dire, al Napoli vanno fatti applausi a scena aperta.

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I partenopei, dopo il 3-1 dell’andata, giocano in terra britannica nel difficilissimo campo del Chelsea a viso aperto. Vanno sotto 0-2 (Drogba 28′ e Terry 48′) e a quel punto sarebbero fuori, ci credono e trovano il gol dell’1-2 con Inler che li riporta ai Quarti. Il Chelsea è grande squadra e tiene alle corde il Napoli che crea comunque pericoli alla porta inglese. La partita è bellissima, apertissima, e anche il Napoli si dimostra squadra meritevole di entrare tra le migliori otto formazioni d’Europa. Sono gli inglesi a trovare però il rigore-gol che prolunga la partita ai tempi supplementari (ingenuo mani di Dossena, ndr).

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Ai tempi supplementari il Chelsea, sospinto da un Drogba in grande stato di grazia, trova il 4-1 della qualificazione con il terzino destro Ivanovic, colpevolmente lasciato solo in area di rigore. Poi ci pensa sempre Drogba a rallentare il gioco e perdere continuamente tempo, come già aveva fatto spesso sul 2-0 per la propria squadra.

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Grande Napoli, grande Chelsea, grande Drogba, un campione,… ma lui in Italia, permettetemi la critica, dopo poche partite sarebbe etichettato come simulatore… perchè in effetti la tv ha evidenziato quante volte il giocatore della Costa d’Avorio sia riuscito a farsi beffa dell’arbitro tedesco.

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Gabriele Guastella

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