Abbiamo contattato l’ex allenatore azzurro, attualmente senza squadra, Salvatore Campilongo. Con mister Sasà abbiamo scambiato alcune considerazioni sul momento dell’Empoli e del campionato di serie B dopo dieci turni.

 

Mister buongiorno, partiamo da te. Si era parlato di un possibile tuo ritorno in panchina a Gubbio, poi la cosa è sfumata:

C’è stato un contatto molto importante con la società umbra, purtroppo, come a volte capita, ci siamo arenati su alcuni dettagli che non mi hanno permesso di poter sposare il progetto che mi era stato presentato. Mi spiace perché ho voglia di tornare a lavoro, il campo si sa, a noi allenatori senza squadra manca infinitamente.”

 

Parliamo mister dell’Empoli. Che giudizio si è fatto di questo inizio di campionato?

Credo che il giudizio sull’avvio di campionato dell’Empoli sia unanime da parte di tutti gli addetti ai lavori. Nessuno si sarebbe mai potuto immaginare cosi tante difficoltà, soprattutto un ruollino di marcia davvero poco confortante, dopo che la squadra che aveva fatto discretamente la scorsa stagione, in estate si era nettamente rafforzata con innesti importanti per la categoria. Ovviamente non vivendo internamente lo spogliatoio ho difficoltà a capire i perché ed i percome di questa debacle iniziale, credo però che ci sia tutto il tempo per raddrizzare questa situazione e togliersi da una zona di classifica davvero poco consona a questa squadra.”

 

Ci si aspettava qualcosa in più anche da alcuni giovani che sembravano pronti in rampa di lancio?

Quando arrivano questi risultati è difficile additare le colpe ad una sola situazione, il discorso è più complesso. L’Empoli ha degli ottimi giovani che forse peccano un po’ in personalità, fattore che spesso hai nel dna, e questo magari in un momento di difficoltà, dove oltre ai piedi buoni devi avere anche altro può rivelarsi controproducente. Come detto per la squadra in generale, sono sicuro che non appena verrà recuperata la serenità, anche loro potranno esprimersi al meglio dimostrando tutto il loro valore. Giocatori come Mori e Saponara, per citarne due, sono e saranno preziosi per l’Empoli.”

 

Anche Aglietti forse, nel momento di difficoltà, ha pagato la poca esperienza nella categoria:

E’ difficile entrare in merito al lavoro dei colleghi. Aglietti lo scorso anno secondo me, e non solo, ha fatto un buon lavoro, di sicuro ha pagato una serie di risultati non in linea con quelle che erano le aspettative societarie di inizio anno.  Son discorsi fatti e rifatti, noi allenatori sempre più viviamo di risultati ed in base a quelli siamo bravi o da esonerare. Fa parte del gioco ed Aglietti lo sa, di sicuro è un bagaglio per il futuro.

 

Sabato ad Empoli arriva il Sassuolo, cliente difficile:

I neroverdi hanno impattato benissimo in questo campionato e Pea sta indubbiamente facendo un buon lavoro al cospetto di molti che lo attendevano al varco. Hanno una buona organizzazione di gioco con alcune individualità ottime, tra tutte quella di Sansone, un giocatore davvero di qualità. L’Empoli deve iniziare a fare risultati se vuole, come detto prima, togliere le castagne dal fuoco, non sarà semplice, ma in questo momento giocare con una squadra forte e che ti fa giocare può essere molto meglio per trovare gli spunti giusti.”

 

Per chiudere ti chiedo un giudizio su queste prime dieci giornate di campionato. Ti aspettavi questa classifica?

Sicuramente non sono trovo particolari sorprese. Ero incuriosito dal Pescara, con Zeman puoi fare molto bene ma poteva anche essere un rischio e per adesso i risultati gli stanno dando ragione. Indubbiamente la sorpresa è rappresentata dal Sassuolo (prossimo avversario degli azzurri, ndr.) che nessuno, dopo la passata stagione ed un netto ridimensionamento degli obbietti, avrebbe immaginato al secondo posto. Che la Samp avrebbe faticato per stare al vertice lo avevo già detto in tempi non sospetti ed anche guadando alla coda della classifica, eccezione proprio l’Empoli, i pronostici sono in linea di massima rispettati.”

 

Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

7 Commenti

  1. Fate come vi pare , ma l’Empoli di Sasa’, almeno in casa, era paragonabile a quello di Spalletti. Dell’Empoli degli ultimi 4-5 anni quello di Campilongo era sicuramente quello migliore sia x gioco sia x risultati, almeno in casa !!

    • Ora la meglio è che si rimpianga anche questo, deuna quante se n’è sentite questi giorni !

      Brava persona Campilongo, su questo non ci piove ma quel campionato lo abbiamo letteralmente buttato via, mi fa rabbia solo ripensarci. In casa avevamo una marcia da promozione, in trasferta da retrocessione. Vedete voi, se vi sembrano risultati da rimpiangere questi… Quanto a Pillon non si può dire ORA “non mi piace”. E’ arrivato da tre partite e ha trovato una squadra nel vero senso della parola “a pezzi”. Stà cercando di rimettere su una squadra! Pertanto sabato guardiamo di remare tutti nella stessa direzione e prima di bubbolare ad ogni sbaglio pensiamoci prima.

    • L’Empoli di Campilongo IN CASA era davvero una macchina da guerra, ma quella squadra ha goduto per l’intero campionato di una delle coppie d’attacco più forti che la nostra squadra abbia mai avuto in B, ovvero EDER (alla fine risultato capocannoniere con, mi sembra, 29 goal) e CORALLI, autore di 17 goal.
      Il fatto che non si sia andati in A con quei due e che, anzi, in trasferta, si avesse una media da retrocessione, forse deve far riflettere tutti noi nel valutare il buon Campilongo…
      Del resto è anche vero che gli toccava giocare con terzino sinistro Tosto, che oramai reggeva l’anima coi denti, e con il suo “impalpabile” sostituto tale Gulan…
      Quindi, tirate Voi le Vs. conslusioni…

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