La giornata di ieri, lo abbiamo sottolineato abbondantemente, è stata una di quelle che rimarranno a lungo impresse nella storia dell’Empoli. E la dimostrazione ne è stato il grande riecheggio che la notizia ha avuto a livello nazionale.

Vi abbiamo mostrato ieri i tanti titoli usciti sui vari portali specializzati, e questa mattina (al di la ovviamente dei locali) anche la carta stampata si è soffermata abbondantemente sulla svolta epocale di Pino Vitale.

 

Per quanto ci riguarda, ieri è stato il giorno della cronaca, raccontandovi quanto successo nella sala stampa dello stadio Castellani e rifacendovi vedere la conferenza del Presidente e dell’ex DG (tantissimi inutile dirlo i contatti), oggi è il giorno della riflessione.

Una riflessione che parte dai perché di questa scelta, motivata dallo stesso Vitale con la stanchezza, una stanchezza fisiologica che dopo tredici anni lo ha portato a rivalutare la sua posizione, portandolo alla rinuncia, oltre che della carica, di uno stipendio importante, cosa volutamente sottolineata dal diretto interessato.

 

“Una scelta ponderata” cosi ha affermato l’ex dirigente ad una nostra diretta domana, ma la sensazione, ce lo conceda Vitale, è stata quella di una decisione dell’ultimo minuto, di pancia, arrivata magari anche per l’incalzarsi di una “intolleranza”nei suoi confronti che diversi tifosi, sportivi e semplici simpatizzanti azzurri, gli avevano palesato in faccia. Vitale stesso ha raccontato alcuni aneddoti relativi ad episodi del genere, mostrando, nella sua mimica e nella comunicazione non verbale, un certo dispiacere per questo, soffermandosi più volte sul “I tifosi tante cose non le sanno, non le possono sapere e forse è anche giusto cosi.”

Ma anche il voler a tutti i costi sciorinare i grandi successi (per i quali non potremmo che dire per tutta la vita grazie) è sembrato un voler rimarcare qualcosa, sempre con quel fare lontando da una persona che ha veramente ponderato la cosa arrivando ad una sorte di pace dei sensi.

Sono sensazioni, ci mancherebbe, le parole del DG della Uefa, sono state invece altre, finendo con due concetti molto importanti: il primo è quello che il suo abbandono, per il momento, sarà soltanto istituzionale, ed il secondo è che da settembre (o meglio da quando scadrà la squalifica) potrebbe anche tornare a lavoro per un altro club.

 

Le reazioni sono state le più disparata. Sul nostro portale sono piovuti diversi commenti e diverse email private, e quello che da subito risaltava era che si contrapponevano due partiti: quello dei felici di voltare pagina e quelli del grande dispiacere per la perdita di un grande dirigente, capace di colpi da fuoriclasse.

 

Vitale se ne è andato, tra molti applausi e forse qualche fischio, come accade per tutti quelli che lasciano il segno, ed il segno lo ha lasciato, netto ed indelebile, facendo sicuramente sfumare sempre più la sagoma di colui che lo aveva preceduto, Silvano Bini.

 

La cosa però che ha forse fatto più notizia, potremmo anche togliere il forse, è stata la dichiarazione chock del Presidente Corsi, quel lapidario : L’Empoli è in vendita.

Lo potrete cogliere anche dalle immagini della conferenza, un lungo attimo di silenzio ha invaso la stanza in cui ci trovavamo, una sorta di terremoto che ha scosso il suolo, senza far capire cio’ che stava succedendo, ma facendo altresì capire che non era una cosa che sarebbe passata nel dimenticatoio.

E qui, la paura ha preso un po’ tutti, rifacendoci ai tanti messaggi arrivati in redazione, facendo fare una sorta di due passi indietro rispetto alla grande festa di venerdi.

Il tutto è collegato, un filo unico, quasi indissolubile che lega Presidente e DG, perché se Corsi ha esternato questo pensiero, questa circostanza, è perché teme, anzi forse ne è sicuro, di non riuscire a gestire con le stesse energie la baracca azzurra, perdendo (cosi come lo ha chiamato lui), il Maradona dei DG.

 

Cosa ci dobbiamo aspettare?

Difficile da dire, più difficile ancora da capire è se questa sia una mossa per stanare qualcuno in particola o per magari far capire alla gente, a quella gente che magari desiderava la dipartita sportiva di Vitale, quale fosse la perdita a cui saremmo andati in contro.

Difficile anche da capire se il resto dell’organigramma subirà variazione, a partire dall’attuale Ds Carli che se da una parte potrebbe avere maggiorati i suoi poteri, dall’altra potrebbe invece mollare la presa. Carli dovrebbe parlare alla stampa in una conferenza ad hoc la settimana prossima.

 

Dicevamo dei possibili compratori, ce ne sono? Quanto puo’ valere l’Empoli è un’altra delle cose che ad oggi si fa fatica a stimare, certamente non meno di 15 milioni di euro, soldi comunque importanti per una piazza che potrebbe essere appetibile solo per chi abbia già un po’ d’azzurro nel cuore.

Si è fatto il nome della famiglia Bagnoli, che poi è anche il primo che inevitabilmente viene in mente, ma la sensazione è che sia difficile pensare di voler investire queste cifre in un mondo come quello del calcio, oggi.

Toccherà di sicuro, e noi crediamo che lo saprà fare con la stessa forza e bravura che lo ha contraddistinto, a Fabrizio Corsi, con sicuramente dei grandi ridimensionamenti e con grandi sacrifici, da parte di tutti.

 

Ma questo è l’Empoli, è la storia che si ripete, e noi saremo spettatori, più o meno interessati di quanto nell’universo azzurro succederà.

Una nuova era è comunque alla sua alba.

 

Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

6 Commenti

  1. La notte doveva passare… ed è passata.
    Ripensando a quanto accaduto ieri mi vengono da fare due riflessioni.
    1) Vitale se ne va cercando di dimostrare una certa “superiorità” rispetto all’evento, dicendo di aver ben ponderato, che sono passati 13 anni e che…
    Balle!
    Per me sono state decisive le critiche ricevute quest’anno per le gestione della squadra, tant’è che lui stesso parla delle urla ricevute “dopo la partita di Vicenza” in occasione della quale i tifosi gli avrebbero detto «di dimettersi».
    M’è sembrato più un “leone ferito”, che una “volpe” che ha studiato e ponderato la scelta.
    Questo mi porta a fare le seguenti considerazioni: Vitale ha FATTO MIRACOLI in questi 13 anni e con sapienza, sagacia e fortuna ci ha fatto vivere, assieme ai suoi collaboratori, UN SOGNO; d’altro canto non può, il buon Pino, pensare che per i suoi meriti passati i tifosi non abbiano il diritto di giudicarlo per gli errori (tanti, troppi) commessi quest’anno. Un po’ permalosino, no? Quanti di noi, qualsiasi lavoro facciano, se per tanti anni non hanno fatto sbagli, ma se in un anno ne combinano a bizzeffe, non hanno rimbrotti, rimproveri per non dire peggio (licenziamenti)? Quindi, uno come lui, che guadagnava fior fior di quattrini (è lui stesso ad ammetterlo…), che aveva un ruolo dirigenziale “massimo” in società, fatto di “scelte” (quindi di “responsabilità”), avrebbe fatto meglio ad accettare le critiche degli empolesi (sempre civili, come nel nostro stile: volevo vedere se era in una piazza del Sud se quest’anno non gli “cavavano gli occhi”…), magari facendone tesoro per ripartire l’anno prossimo con rinnovate energie, dopo essersi scusato per quanto sbagliato quest’anno.
    Oppure, se davvero voleva lasciare, sarebbe stato molto più signorile dire semplicemente che alla fine di un’annata intensa come quella appena conclusa aveva bisogno di “staccare” e “riposarsi”, con ciò evitando di togliersi “sassolini” dalle scarpe che, in una situazione idilliaca come empoli, non è il caso di tirare in ballo.
    Ma fra i tanti meriti da riconoscere a Vitale non c’è affatto quello di essere una persona “umile”…
    2) Il Corsi è davvero demoralizzato, stanco, pieno di dubbi??? E come è possibile che venerdì scorso fosse invece un vero e proprio vulcano in eruzione, che a fine partita se la prende con i “corvi con e/o senza portafogli” e poi litiga anche con Cagni?
    Non è che, forse, il buon Fabrizio aveva solo bisogno di “alleggerire” la tensione dell’addio di Sigarino, ma che, in realtà, ha già programmato il futuro prossimo alla guida dell’Empoli?
    Quasi che, in segno di riconoscenza a Sigarino, volesse paventare un certo smarrimento per l’addio di Vitale che, in realtà, non c’era affatto?
    Me lo fa pensare un punto preciso dell’intervista, quanto Vitale dice, parlando del suo addio e di quando lo aveva preannunciato al Corsi, che «forse il Presidente aveva già altre idee»…
    mmmm
    dopo tale affermazione il Corsi più volte è stato costretto a giurare e spergiurare che lui, invece, voleva continuare con gli attuali dirigenti…
    mmmm
    secondo me Fabrizio ha già in mente l’organico del nuovo settore tecnico, sentite un po’ cosa Vi dico io!

  2. C’è un elemento concreto. Pensi che Corsi rischi una retrocessione vedendo svalutato ulteriormente l’Empoli Calcio? Io penso che la paura di quest’anno gli sia bastata.
    a me dispiace solo che abbia spento tutti gli entusiasmi nati con la vittoria dello spareggio.

  3. Io spero abbia ragione l’ipotesi di usualemi, comunque mi viene i brividi a pensare che se avevamo perso la partita col Vicenza, l’Empoli f.c era fallito sicuramente e poi si ripartiva dai dilettanti, pensare che quei 25 min hanno deciso 90 anni di EMPOLI!!

    • E’ quello che ho pensato anch’io…cmq ragazzi riguardatevi la ripresentazione di Aglietti, li pino praticamente già annuncia che a fine anno lascerà!!!

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