Daniele Croce si gode le meritate ferie nella sua Roseto, e li con la famiglia, passa le giornate tra mare, amici e gli interessi che più appassionano il nosto “Prestigiatore”, come la squadra locale di basket di cui è grande tifoso e di cui adesso è ambasciatore.

Daniele ha rilasciato quest’oggi una bella interista, a tutto tondo, al “Messeggero” edizione dell’Abruzzo, che noi vi riproponiamo:

 

FT3-13908003Per cognome ha un simbolo di fede e sofferenza, che in carriera potrebbe essergli servito per non perdere mai la bussola.
 
Daniele Croce, centrocampista dell’Empoli classe 1982, esordiente in Serie A alla bella età di 32 anni (22 presenze e 1 gol), si gode le vacanze nella sua Roseto, allo stabilimento balneare “La Bussola”. Appunto.
 
Il bilancio del suo primo torneo di massima serie è presto fatto: «Un anno bellissimo e ovviamente indimenticabile. Arrivarci con l’esperienza e la maturità giusta, ma con l’entusiasmo di un ragazzino, è stato fondamentale. Anche perché siamo partiti con tutti che ci davano per spacciati, mentre alla fine sono arrivati i complimenti».
Dopo gli anni di B e C, anche a Pescara, la A. Oggi, dall’alto, è possibile un bilancio: «Sono categorie diverse, in particolar modo la Serie C rispetto alle prime due. In C tattica e tecnica contano poco e lasciano spazio all’agonismo. Confesso che, per le mie caratteristiche, è stata finora la serie in cui ho fatto più fatica».
 
E allora meglio tornare in Serie A, per ricordare due momenti che riassumono la stagione: «L’esordio in trasferta a Udine. Avevo aspettato così tanto quel momento che i primi 4 minuti ero quasi paralizzato in campo. Poi la gara allo Juventus Stadium: un palcoscenico che ti dà motivazioni ulteriori, essendo diverso da tutti gli altri stadi».
 
Un esordio dovuto a mister Maurizio Sarri, suo mentore, che più volte lo ha cercato e portato con sé. Daniele chiosa: «Abbiamo avuto un percorso parallelo e una carriera simile. Siamo arrivati insieme a vincere la Serie B quando forse nessuno se lo aspettava più». Le strade del tecnico e del suo pupillo si separano, la gratitudine resta: «Gli devo molto e tiferò per lui, perché ha le capacità per fare bene anche in un ambiente difficile come Napoli. È un allenatore che si merita la sua grande occasione».
Croce, rinnovato il contratto con Empoli, da veterano e rosetano farà gli onori di casa al suo nuovo mister, il giuliese Marco Giampaolo: «Oltre al fatto di essere quasi compaesani, conosco il mio nuovo mister perché è un bravissimo allenatore e una persona perbene. Io ho esordito in A a 32 anni, ho capito benissimo quando ha parlato di ergastolo tolto, in relazione alla sua occasione. Credo che abbia tutto per fare bene a Empoli, città e società che creano un ambiente ideale».
 
L’altalena emozionale si conclude con la Serie B conquistata sul campo dal Teramo: «Ho seguito molto il loro campionato, tifandoli perché conosco molto bene Marcello Di Giuseppe e benissimo il tecnico Vincenzo Vivarini che, mi sbilancio, secondo me è uno dei migliori allenatori d’Italia. Non posso né voglio entrare nel merito dell’inchiesta, ma lasciami dire che sul campo il Teramo ha meritato la promozione, anche perché Di Giuseppe, con un budget di un terzo rispetto a squadre come Ascoli e Pisa, ha costruito un gioiello, valorizzato da mister Vivarini».
 
L’ultimo pensiero è sul calcio sporco: «Sarebbe ora di finirla con queste cose, perché questo non fa altro che far fare brutta figura al calcio vero e pulito, facendo disamorare la gente e tenendo lontane le famiglie da uno sport che potrebbe essere ancora più bello».
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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

15 Commenti

  1. Da lui che si sente … da come parla che è legatissimo a Empoli e riconoscente alla piazza … umile di poche pretese senza grilli x i capo …
    CHE EMPOLI POTRÀ RIPARTIRE E FARE ANCORA BENONE !!

  2. Daniele uno dei giocatori più eccelsi del nostro Empoli e non mi sconvolge il fatto che abbia durato più fatica in serie C che in serie A. Se oltre a quel talento cristallino nel dribblare facesse anche un gollonzo ogni tanto….a parte ciò, grande Dani e forza azzurro

  3. io mi auguro che la societa’nel futuro che ne tenga conto x il settore giovanile…e’ un uomo serio e vero…tecnicamente non si discute….grande DANIELE!!!!!!!!!!!!

  4. Grande giocatore.. un Dio x usare un eufemismo.. empoli la squadra del miglior calcio italiano.. quello che mi fa girare l’anima è il fatto che vince sempre chi ha i soldi. Potessimo tenere la nostra squadra e solo acquistare 2 o 3 innesti buoni per “migliorare” e non dovessimo per sopravvivenza vendere tutti.. allora noi saremmo da alta classifica. Invece come abbiamo uno buono lo dobbiamo dare via. Questo mi fa incazzare..

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