A cura di Claudio “Freccia”

Gruppi esistenti in Curva Nord: Gruppo Curva Nord, Gradoni Bassi, Roccarossoverde, Panze Allegre, Daje mò, Terni 1925.

Gruppi esistenti in Curva Est: Menti Perdute, Quelli della Est, Vecchio Stampo, Psyco, Le Fere della Est, G.d.f., Mamboo, Acciaio Terni, Intaccati, Quilli Misti, Sempre Presenti, Fere Spoleto, Fere Roma.

Politica: storicamente e prevalentemente di sinistra, con in passato anche connotazioni destroidi.

Gemellaggi/amicizie: –Atalanta: dopo il rossoverde, è nerazzurro il colore della Est. Un gemellaggio che va oltre il calcio, che prende le due città e il suo popolo. Un rapporto saldo di amicizia e fratellanza. Fere e Dea, un unico amore che non muore mai. I due gruppi si conobbero a uno dei primi raduni ultrà organizzati da Padre Fedele Bisceglia a Cosenza e  emersero subito delle affinità, soprattutto politiche. Così spesso si vedono gli striscioni rossoverdi appesi a Bergamo e viceversa, o bandiere dei 4 colori sociali. Numerosissime, per non dire infinite, le visite che si scambiano reciprocatamene. Striscione “Freak” a Firenze nel ’96, ad esempio, o striscione B.N.A., apparso moltissime volte a Terni. “Amici comunque vada”, fu la scritta della curva di Bergamo, che accolse i gemellati prima di un Atalanta-Ternana di Serie B di alcuni anni fa, con ogni lettera scritta con colori rossi, verdi, neri e azzurri, in alternanza. In Ternana-Atalanta (0-0) del ’99, le tifoserie rinnovano il patto. I ragazzi della curva Est in omaggio ai gemellati, colorano i settori coi colori sociali delle due squadre, al centro, al terzo anello le diciture “Freak-BNA per suggellare uno dei gemellaggi più vecchi e indistruttibili del panorama ultras italiano, sotto compare la scritta “Hasta siempre” e sotto ancora la scritta nerazzurra “Hermanos” (“fratelli” in spagnolo). Sempre molto alti i valori di fratellanza tra le due tifoserie. Molto bello anche lo striscione “Zuzza, Ivan, Laurent nei nostri cuori”, tre ultras ternani e atalantini scomparsi troppo presto. Bergamaschi a Terni nell’88/89, nel 99/00, striscione “Intifada” nerazzurro in curva Est, una volta anche nel derby; sbandierata per un Ternana-Atalanta; bandierone neroverdeazzurroblu per un Ternana-Atalanta; striscione “Working Class” in Atalanta-Brescia 04/05. –Sampdoria: gemellaggio forte, sentito, storico, stretto più che altro tra i “Fedelissimi” Sampdoria e i gruppi della Est. Numerosissime le visite reciproche. Gemellaggio rinnovato nel 2000 a Terni, con una vera e propria “invasione” doriana. Erano stati i Nord Kaos a riallacciare il rapporto dopo che si erano persi i contatti. Striscione ternano per la compianta Simona dei Fedelissimi, gemellaggio con giri di campo coi bandieroni a Genova, “Ultras Tito” in curva Nord a Terni, striscione di ringraziamento degli Ultras Tito, megafesta al “Liberati” coi doriani, presenti pure nel derby di Coppa Italia. –Casertana: molto bello fin dall’inizio questo rapporto, instaurato nell’83 tra le due tifoserie, in sintonia anche a livello politico. 34 anni di fratellanza mai scalfita, coi campani che anni fa dedicarono agli ospiti lo striscione “Benvenuti ai nostri fratelli”. All’inizio del ’92 i Fedayn Caserta consideravano, in un intervista, i Freak di Terni come loro unici gemellati. Quindi amicizia storica, soprattutto coi “Fedayn Bronx”, presenti moltissime volte al “Liberati”, come contro la Salernitana nel 2000; amicizia non causale: i due gruppi hanno molti punti in comune sul piano della mentalità. E’ sempre stato stupendo  il rapporto coi casertani, specie  negli anni 80. Sbandierata in campo tra ternani e casertani nell’85/86, casertani a Terni anche nel 90/91. Freak al fianco dei casertani ad Ascoli in uno spareggio in campo neutro e nell’85 a Caserta. Striscione “Brigate” dei ternani a Caserta per lo spareggio col Savoia. Gemellaggio rinnovato con il

classico giro di campo coi bandieroni nell’amichevole dell’agosto 2017 a Caserta; le due squadre non si affrontavano dal lontano campionato di C1 90/91. Fano: bella amicizia, già piuttosto datata (anni 90). Striscione “Panthers” Fano esposto in Ternana-Perugia, Coppa Italia 99/00. Sono sempre stati accolti benissimo. Pezza dei Panthers Fano in Ternana-Perugia 14/15. Casarano: vecchia amicizia, ora meno sentita, visto che le due compagini non s’incontrano da tantissimo tempo. Negli anni 90 si disputavano partite di calcio amichevoli tra le due tifoserie, unite da un legame d’amicizia che va al di là della comune rivalità con Perugia. St. Pauli: nel 2003 partirono da Amburgo, città dove sorge il quartiere Saint Pauli, per arrivare a Terni dopo 24 ore per le strade di tutta Europa, una 50ina di ultras della famosa tifoseria “alternativa” di Amburgo, ospiti dei “Freak Brothers” e dei “Working Class”. Gli elementi che li accomunano, come si può facilmente intuire, sono il rifiuto di ogni forma di razzismo, nazismo e  discriminazioni. Davvero bella questa unione internazionale con il quartiere a “luci rosse” di Amburgo, con la propria squadra che milita in Bundesliga 2, la nostra Serie B. Una bandiera rossoverde è apparsa nella loro curva più di una volta e uno striscione in tedesco è stato esposto tempo fa in onore dei ternani. Spesso presente poi lo striscione “Ultras St. Pauli” a Terni. Nel 2014 esibirono lo striscione “Solidarietà con gli operai dell’Ast di Terni”. Nella stagione 2014/15 espongono “Trasferte libere! forza Ternana”. Tirol Innsbruck: amicizia bella, internazionale; lo striscione dei “Verruckte Kopfe” di Innsbruck è presente in Ternana-Salernitana 99/00. Cosenza: gemellaggio fin dagli anni ’80, anche duraturo, nato al raduno ultras a Cosenza. I Freak Brothers erano direttamente gemellati coi Nuclei Sconvolti. Striscione dei cosentini a Terni a fine anni 90: “Hasta sempre Zuzza”. Adesso sono rimaste perlopiù amicizie a livello personale tra i “vecchi”.

Rivalità: –Perugia: quello umbro spicca tra i derby più accesi d’Italia, anche in Serie C le due tifoserie hanno organizzato coreografie e iniziative importanti. In un vecchissimo Ternana-Messina, col campo squalificato di Terni, si gioca al “Curi” di Perugia e ai ternani danno la Nord (covo biancorosso), che staccano lo striscione fisso del Perugia “Forza Perugia la curva Nord è il tuo cuore” e lo bruciano.  Nell’89/90, a 1200 tifosi in treno e 60 pullman a Perugia; all’altezza di Bastia Umbra alcuni tifosi iniziano una fitta sassaiola, ferendo lievemente al volto un tifoso ternano. I perugini mandano in campo un maiale con la sciarpa rossoverde, mentre spunta dalla Nord la scritta “Ternani inutili”, con la Sud che risponde “Ma quando giocate in casa?”. La Nord propone “Un passato di storia un futuro di gloria”, e la Sud risponde con “Più che un grifo…un pappagallo”. Al ritorno in stazione i perugini si alternano lungo la via sfottendo e tirando sassi, automobili targate Terni vengono danneggiate, una addirittura, si dice, spinta in un burrone. Al ritorno verso Terni un mattone rompe un finestrino ferendo un ragazzo. Il 29 ottobre ’96 un pulmino di tifosi, composto da otto ragazzi e una ragazza della Ternana torna da San Donà di Piave (VE). All’autogrill di Busseto, per una consueta sosta, vengono incontrati dei pullman di tifosi perugini, che tornano da Parma. I ternani non trovano di meglio che provocare i perugini. Due ragazzi e la ragazza vengono picchiati, e viene preso lo striscione dal pulmino. Al ritorno a Terni agli occupanti viene detto che è meglio che in curva Est non si facciano più vedere. Il 17 novembre successivo, a tarda sera, come una bomba, arriva la notizia che un pullman di perugini, dell’Armata Rossa, è stato mandato fuori strada nei pressi di Terni, ed è sbandato colpito da un grosso masso; bilancio pesantissimo: nove feriti, di cui uno gravissimo. Il pullman è semidistrutto. I perugini perdono le staffe, ma la marcia verso Terni viene fermata dalla polizia, con la quale nasce una colluttazione. L’opinione pubblica, i mass-media, puntano tutti il dito contro gli ultras ternani. Per un pezzo di stoffa, uno striscione, s’è sfiorata una strage. Polemiche e rabbia. Sul furto dello striscione, tutti d’accordo: uno smacco sconcertante quello subìto dai ternani, anche se l’inferiorità numerica era evidente. Dopo il furto dello striscione le schermaglie continuavano via telefono. Già domenica 27 ottobre, per la sosta della C2, in occasione della gara d’Eccellenza Virgilio Maroso-Grifo, si segnalava la presenza di ultras ternani venuti per vendicare il furto. I perugini che si sono anche fotografati in 5-6 elementi (a volto coperto!) dietro il famigerato striscione invitano i “Freak” a sciogliersi. Ora spocchiosamente, i perugini chiamano ex ultras i ternani. Insieme allo striscione “Freak Brothers” c’era anche un non ben identificato “Khmer Rossi”, che però non ha valenza ultrà. La rivalità purtroppo va oltre il contesto calcistico e prevarica anche il cosiddetto “codice non scritto”: a Perugia sono state incendiate diversi anni fa, due automobili targate Terni e danneggiate altre, come risposta alla contestazione del pubblico ternano nei confronti del perugino Fabrizio Ravanelli, a Terni per disputare una partita dell’Italia. Comunque un po’ tutti i derby, specie quelli in C1 sono stati esagitati. Nel ’99 le due squadre sono tornate ad affrontarsi dopo sette anni, anche se si trattava “solo” di Coppa Italia. Nelle due sfide, andata e ritorno, cori di scherno a ripetizione e striscioni ironici e infamanti da ambo le parti come il perugino “20-10-96: Freak Brothers lo sballo è finito”, in riferimento al famoso striscione rubato, e il ternano “Siete Ingrifati? apparecchiate lu culu che arriva la carne”. Ternani in circa 800 a Perugia (ma si giocava alle 18), all’andata circa 2.000 perugini. Incidenti tra ultras ternani e polizia al termine della gara di Perugia. Rubata ai perugini la bandiera del “3M”, alcuni anni fa, poi esposta, e un “Perugia club” nel 90/91, anch’esso esposto allo stadio. Cospicuo il bottino rossoverde al derby del 2004/05 (ben 4 vessilli, tra cui materiale “Ingrifati”). Botte all’altezza di Deruta alcuni anni fa tra perugini e ternani in un Area di servizio. L’ipotesi è che la rissa sia stata programmata per telefonino, su appuntamento. –Salernitana: rivalità storica, fin dagli anni ‘80-‘90, con incidenti anche pesanti, assai sentita. Si ricorda il capo dei “Cani Sciolti” che prendendo a cinghiate un salernitano grida “me faccio diffidaaa, me faccio diffidaaa”. Campionato della promozione in B 91/92: all’andata, non si sa come, cadde la protezione della San Martino (settore ospiti) e i campani finirono nel fosso; al ritorno, penultima giornata, a promozione di B già avvenuta, ai pullman ternani fu concessa l’aria condizionata: gli spaccarono tutti i vetri dei pullman, ma non fu concesso ai tifosi di scendere per guardare la partita. In una trasferta a Salerno, anni ’90, i ternani dovettero subire una fitta sassaiola, i pullman riportarono diversi danni. In Ternana-Salernitana dell’aprile 2017, gli ospiti espongono la scritta “Puttana la Ternana”. –Avellino: si tratta più che altro di una goliardata più che di rivalità, con la Digos che ha provveduto alla denuncia di 5 tifosi, 3 dell’Avellino e due della Ternana. Gli irpini, colpevoli di aver lanciato fumogeni e oggetti contundenti, durante e dopo la partita verso quelli della Ternana, sono stati filmati dalle telecamere piazzate a bordo campo. I giovani ternani vengono denunciati e colpiti da Daspo, i ragazzi si sono resi rei di atti contrari alla pubblica decenza, in quanto avrebbero abbassato i pantaloni per mostrare i sederi a quelli dell’Avellino. –Roma: attimi di tensione al termine dell’amichevole Ternana-Roma fuori lo stadio “Liberati”, dove gli ultrà romanisti hanno teso un vero e proprio agguato a alcuni tifosi della Ternana. Un gruppo di un centinaio di facinorosi si è avvicinato ad una decina di rossoverdi, che aspettavano di entrare allo stadio. Il contatto tra i due gruppi è stato fortunatamente breve per il pronto intervento degli agenti. Ci sono stati comunque purtroppo due accoltellati, uno al braccio, uno al gluteo. –Lazio: incidenti al termine di un Ternana-Lazio, col ferimento di un tifoso rossoverde e la denuncia a piede libero di un ultrà laziale di Roma, per lesioni personali, danneggiamenti e discriminazione razziale, che al momento dell’arresto esibiva una bandiera tricolore con al centro un fascio littorio. Lungo il viale dello stadio un gruppo di laziali lanciavano oggetti contro tifosi ternani. –Triestina: in Triestina-Ternana 95/96 spettacolo del settore ternano, molto colorato, riempito di 400 unità. Cori incessanti e provocazioni, visto l’orientamento agli antipodi delle due tifoserie, cose che col calcio non avrebbero a che vedere, ma purtroppo è così (anche se ora pure lì c’è stata una calmata). Qualche scaramuccia tra forze di polizia e sostenitori umbri a fine partita. –Torino: in Torino-Ternana del 2001, quando ormai tutto sembrava finito, dal gruppo dei 250 ultras ternani, ancora dentro lo stadio in attesa di essere scortati, è partito il lancio di una bomba-carta contro un tifoso granata, del club “Solo Torino”, che stava staccando uno striscione dalla gradinata. Il tifoso è stramazzato al suolo con arresto cardiaco, mentre il tifoso ternano è stato arrestato. Durissima la reazione degli “Ultras Granata”, prima nel tentativo di raggiungere i ternani attraverso i distinti, azione fermata da cancellate chiuse e poliziotti, poi la decisione di bloccarli dentro lo stadio per una resa dei conti da tenersi fuori dalla curva dov’erano parcheggiati i pullman ternani, con la polizia schierata: circa 300 torinisti hanno cercato di sfondare il cordone a difesa dei ternani e sono scoppiati furiosi scontri, coi granata armati di bastoni, cinture, catene, aste scagliate contro la polizia. Poi una sassaiola, auto danneggiate e un assedio terminato solo alle 19. Sono stati sparati oltre venti lacrimogeni, poi i ternani, scortatissimi, sono stati fatti uscire in fretta. –Vis Pesaro: atavica, storica rivalità targata anni ’70-’80. Da moltissimo tempo le due squadre non s’incontrano. Una volta, tanti anni fa, carica dei pesaresi, che non s’accorgono di caricare nella zona dove sono radunati i ternani e prendono tanti schiaffoni. –Livorno: guerriglia al termine di Livorno-Ternana, partita tra big della C2, del febbraio ’96. Tafferugli prima e dopo la gara (400 ternani giunti in treno speciale), con diverse auto danneggiate. Nonostante lo spiegamento di forze dell’ordine, un gruppetto di ultras ternani fece irruzione in una biglietteria della curva Sud, rubando un blocco di biglietti, con molti che entravano allo stadio gratis. Nel corso della gara alcuni ultras rossoverdi tentarono di scavalcare la recinzione che li divideva dalla tribuna. Scontri evitati solo dal divisorio. Alla fine fu guerriglia, con lancio di sassi, mattoni e aste. Poi la carica della polizia e lancio di 2 lacrimogeni. Alcuni livornesi e ternani furono identificati. La domenica successiva in casa venne esposto lo striscione “11.02.1996, in campo agili e fedeli in curva magici guerrieri, grazie ragazzi”.  Anche in Coppa Italia, nel novembre ’97, gravi incidenti coi labronici. Carica prima della partita, aperta con una molotov addosso agli ultras amaranto, con un veloce corpo a corpo, poi scontri con le f.d.o. a fine gara con auto della polizia danneggiate. –Verona: i veronesi esposero nel gennaio ’99 uno stendardo “G.S.” con falce e martello, a detta loro, in un comunicato ufficiale, rubato in maniera regolare e indolore, cioè senza difficoltà alcuna. Mentre i ternani sono di tutt’altro parere, infatti giunti dentro lo stadio videro che nella loro curvetta era esposto lo stendardo sopracitato, che sembrava il bottino di chissà quale battaglia, mentre, sempre a parere dei ternani, fu sequestrato l’anno prima dalla polizia, in occasione di Lodigiani-Ternana. –Napoli: solo una volta all’area di servizio di Fabro un pullman napoletano si scontrò con quello dei ternani. Da molti anni le due squadre non s’incontravano. Nel novembre ’98 molti i tifosi che giunsero da Napoli e trovarono gruppi di ternani pronti ad affrontarli, secondo il ”codice non scritto ultrà”, ma i napoletani durante la partita lanciarono bengala verso la tribuna a persone normali. Finita la partita, da parte umbra si è ripetuto ciò che era stato fatto in mattinata, forse con qualche eccesso in più, dovuto al fatto che i razzi tirati durante la partita avevano fatto girare i cosiddetti ai ternani. Il giorno dopo si viene a conoscenza del fatto che un ragazzo di Napoli aveva perduto un occhio a causa di un lacrimogeno sparato dalla polizia. Alcuni si recarono in ospedale per portare la loro solidarietà al ragazzo. 8 mesi per rissa aggravata ad un tifoso umbro di 23 anni per gli scontri tra tifoserie di Napoli e Terni avvenuti il 2 settembre 2007, nell’area di servizio Roncobilaccio Ovest, sull’A1, durante i quali un 26enne ternano fu ferito e gli venne asportata la milza. Ma chi provocò la lesione, lanciando un estintore che sfondò il finestrino di un pullman e colpì il giovane, non venne identificato. –Arezzo: grossi incidenti in un vecchio Ternana-Arezzo anni ‘80. –Civitanovese: vecchia rivalità, incidenti piuttosto pesanti negli anni ’80, anche sassaiole. Il coro dei civitanovesi “Cita-nò, Cita-nò” e quello dei ternani “Tarzan sì, Tarzan sì”. Da molto tempo le due squadre non s’incontrano. Ancona: Ancona-Ternana in C1, anni ’80, coi ternani messi nella stessa curva degli anconetani. All’arrivo del treno dei Freak, cariche, controcariche e sassaiole, per quasi tutto il primo tempo. –Andria: in passato una volta i ternani (Nord Kaos) arrivano sotto lo stadio di Andria, li stanno aspettando, sono in tanti, forse 150-200, partono i primi sassi, che non prendono i perugini, che a loro volta rispondono, il pullman arriva sotto la gradinata, gli umbri scendono veloci, hanno le aste, gli andriesi sono in fondo dietro la celere, nessuno ci pensa, ma arrivano i “Mods” e, tutti dietro, arrivano in fondo ma gli andriesi scappano. All’uscita li aspettano tutti, saranno mille forse più, lancio di oggetti da ambo le parti, ai pullman ternani vengono spaccati i vetri. –Palermo: rubato dai ragazzi della Nord lo striscione “Gladiatori”, anche se in passato c’è stato un approccio d’amicizia sotto la Est nel 90/91, al grido “chi non salta è catanese” e “chi non salta è perugino”.  Mentre nel 91/92  furono accolti molto male, al grido “Solo la Mafia, c’avete solo la Mafia”, e loro “Solo l’acciaio…”.-Ischia: tifoseria gemellata con Perugia, e questo vuol dir tanto…rubati agli ischitani gli striscioni “Gruppo Storico” e “Viking”, col ferimento di tre tifosi. –Jesi: pessimi rapporti anni ’80, rissa fuori dallo stadio in quegli anni, alla Jesina fu accordato un rigore inesistente. –Taranto: un tempo i Freak esposero lo striscione “Ore 11: la grande fuga!”. –Juve: striscione “Drughi Roma” rubato dai ternani e “prestato” ai fratelli bergamaschi in occasione di un Atalanta-Juve. –Fermana: vecchi Playoff: la prima partita ad Ancona, dove i fermani furono costretti ad emigrare. L’esibizione da parte fermana di uno striscione violentemente offensivo provocò il tentativo di invasione dei ternani nel settore fermano. Furono rispediti indietro a colpi di cinghiate e lanci di fiaccole. Ma i fatti più gravi accaddero nella partita di ritorno quando moltissimi ternani cercarono di assediare gli ospiti nel parcheggio, con lancio di qualsiasi oggetto a disposizione. I fermani reagirono violentemente all’attacco con l’esplosione di una bomba carta e un fitto lancio reciproco di sassi, che provocarono il ferimento di alcuni tifosi umbri che furono ricoverati in ospedale, uno con la testa “spaccata” da un sasso. I fermani se la cavarono con diversi vetri rotti ai pullman, un ragazzo venne colpito dalle schegge di un vetro. La versione ternana parla di una passeggiata degli umbri, che entrarono dentro i pullman dei fermani e si narra che a Fermo, un’altra volta, furono rubati diversi striscioni ai “canarini”. Brescia: in Ternana-Brescia 14/15 cinque ragazzi sono stati denunciati e Daspati . I cinque, all’interno di un gruppo di una 50ina di persone completamente travisate con sciarpe e cappucci, sono stati autori di un fitto lancio di aste di bandiera, fumogeni e altri oggetti contundenti, oltre a diverse bombe carta nel tentativo di entrare in contatto con la tifoseria avversaria. –Ascoli: doppia carica, tanti anni fa, a fine partita nel settore degli ascolani con lanci di bombecarta come fossero coriandoli. A ottobre ’17 su uno dei ponti cittadini compare la scritta “Ascoli merda”.-Genoa: vecchie ruggini datate anni ’70-’80. –Bologna: sassaiola coi bolognesi fuori dalla Nord, prima della partita, dopo che i bolognesi in mattinata avevano pestato i ternani, pare in 20 contro 5, l’anno è il 92/93. In un’altra circostanza i bolognesi rubano lo striscione “Park Kaos”, poi ripreso dalla polizia. –Siena: nel periodo dei “Nord Kaos” erano casini (e che casini…) con tutti, erano guerre fin dalla mattina, quasi tutte le domeniche, ma i senesi erano tra i più bersagliati. –Sambenedettese: vecchie ruggini fine anni ’70, con botte nel fossato del “Liberati”. Poi un’altra volta in trasferta (anni ’80), con quelli di San Benedetto veramente tanti a caricare e i ternani che scappavano, dettero fuoco a un pullman ternano e gli occupanti  dovettero rientrare sparsi su altri pullman, uno aveva il vetro anteriore rotto. –Francavilla: vecchie ruggini, si ricorda una sassaiola in tempi lontani; viaggio di ritorno coi vetri rotti. Rapporti poco buoni anche con –Viterbese, –Bari, –Lanciano (una volta i Freak direttamente lasciati in loco dai pullman e recuperati dopo che stavano distruggendo mezza città), – Pisa, Nocerina (scontri remoti), –Foligno

Nozioni storiche sulla curva ternana: Quando si pensa al movimento ultras a Terni sovviene alla mente subito il nome dei mitici “Freak Brothers”, gruppo tosto, irriverente, ma al contempo rispettoso di norme e valori; un gruppo schietto, deciso, che ha fatto del suo credo politico, dichiaratamente a sinistra, una componente inscindibile della propria identità, sempre impegnati nel corso degli anni contro ogni forma di razzismo. Le radici del tifo organizzato, nella “città di San Valentino” affondano nel 1974, anche se già dalla prima promozione in Serie A delle Fere, cioè nella stagione 1971/72 c’erano le prime bandiere rossoverdi a sventolare nella Est, ma è nel 1974 che nasce il primo gruppo organizzato, gli “Ultras”. Sono anni intensi, vivaci ed è anche il periodo degli incidenti con ascolani e genoani, gli anni in cui la polizia inizia a reprimere il gruppo. Una svolta nel tifo si ha nel 1980, con la nascita dei “Freak Brothers”, nome nato durante una vacanza di una combriccola di ragazzi ternani ad Amsterdam. Leggendo le avventure dei fumetti “Freak Brothers”, questi ragazzi ci si riconoscono, nel modo di vivere dei protagonisti del fumetto, così decisero di far loro il nome “Freak Brothers”. Materialmente lo striscione nasce in occasione dell’arresto di un componente del gruppo durante una trasferta a Parma. I soldi raccolti non furono utilizzati per pagare l’avvocato, in quanto fu amnistiato il tizio, ma la somma di denaro fu usata per pagare lo striscione Freak, scritta gialla su due campi orizzontali rossoverdi e nel mezzo un dito medio, poi sostituito dal “tao”, altro segno distintivo di non omologazione del gruppo. Nella stagione 1981/82 accanto alla dicitura “Freak Brothers” si aggiunge “Lo sballo continua”. In quel periodo era uno dei più lunghi d’Italia, ben 65 metri che occupava l’intera curva Est. Lo striscione fa la sua prima comparsa al “Liberati” in occasione di Ternana-Francavilla, con la squadra in C1/b. Dopo vari pellegrinaggi tra i vari settori dello stadio, i Freak si trasferiscono definitivamente nella Curva Est. Si propongono come gruppo compatto e, nel tempo si formano numerose sezioni e sottosezioni, ad esempio le “Menti Perdute”. Lasciano il segno, tangibile, anche nelle trasferte: 6.000 a Celano, 13.000 a Cesena per lo spareggio promozione in C1, contro il Chieti. Un altro gruppo che a Terni è esistito per parecchi anni è stato lo “Working Class”, con chiaro riferimento ai lavoratori delle acciaierie, nati nel 2002, dalla vecchia guardia F.B. Man mano nascono nuovi gruppi “satellite”, come “Rude Boys”, “Animal House”, “Gang Autonoma”, “Mods”, “Brigate” e “Red Boys”. I Freak sono una realtà consistente e si scontrano con molti gruppi, tra i quali, folignati, salernitani, laziali, aretini, napoletani. Mentre in Nord il tifo nasce nell’89/90. Ci sono diversi gruppi, di età compresa tra i 16 e i 30 anni. I primi a mettere piede in Nord furono i “Mods” di Arrone, i “Park Kaos”, in cui la parola park indicava il parchetto del loro quartiere, la “Brigata Gin Tonic”, ragazzi di età tra i 27 e i 35 anni, gli “Slappers”, i “Cani sciolti” (nel vero senso della parola, non solo per “moda del tempo”), il “Gillette Group”, che aveva un bandierone con un enorme lametta da barba, l’”Irish Clan”, lo “Shining Group” e tanti altri gruppetti satellite. Nel 1990 nascono i “Nord Kaos”, l’altra faccia del tifo ternano: un nutrito gruppo di ultras decide di uscire dalla curva Est, per fondare un gruppo indipendente da tutto e da tutti nella curva opposta a quella che era la curva principale. Occorre dire che la scelta non avviene per motivi politici (o perlomeno non solo), ma da una gestione della curva che porta a dei contrasti interni tra Freak e Mods, decidendo così di fondare un gruppo apolitico, che guardasse solamente alle sorti della squadra. Nord nata come curva di stampo anglosassone, pur conservando per tanto tempo l’influenza dello stampo italiano. Verso il ’93 sono riusciti ad ottenere ciò che avevano considerato: una curva senza striscioni, solo stendardi, tifo all’inglese, goliardico, ironico, spontaneo, senza credere in un “capo” carismatico lanciacori, con tutti che hanno lo stesso potere decisionale. Mai avuti contatti con la società, né soldi per coreografie. Nel corso degli anni ci sono stati momenti di riavvicinamento alla curva Est, dopo la “separazione”, alternati però anche a momenti di forte contrasto, sfociati in qualche rissa. Il motivo è come al solito politico, essendoci come logico in Nord anche gruppi che si collocavano a destra, ma, si noti bene, nella Nord non è mai apparso nessun simbolo politico di nessun genere. I migliori anni furono i primi tre, poi coi Dilettanti, la gente iniziò ad allontanarsi e rimasero in pochi. Intanto nel ’91 erano nati gli “Irish Clan” (prima volta in casa con la Casertana, canto del cigno a Pistoia nel 2001). Il ’96 è il momento più grigio per tutti: venne fregato lo striscione “Freak” e fu un colpo enorme. Il 29 gennaio ’95, rinasce in curva Est, lo striscione “Ultras ’74”, gruppo storico del panorama ultras italiano, che ha deciso di scendere di nuovo in campo per far tornare ad alti livelli la curva Est, ai tempi un po’ in crisi. Gli “Ultras ’74” sono apolitici come la Nord. I “Nord Kaos” non seguivano i gemellaggi della Est (atalantini, casertani, cosentini…), ma sono solo amici dei doriani, cui sono legati da frequenti visite e contatti. Nel dicembre ’94 viene pubblicato dai giornali un volantino circolato per la città, firmato “Nord Kaos”, col quale si rivendica un furto di magliette, si minaccia di bruciare le auto dei giocatori e si chiedono biglietti per le gare interne ed esterne, oltre a dire “basta con la politica filocomunista, non c’è solo la Est, Terni non è solo rossa”. Il volantino suscitò un vespaio clamoroso in città, polemiche a iosa. Il volantino, peraltro firmato con una svastica, era del tutto inventato, un clamoroso imbroglio, una fantomatica messa in scena. Ma dopo sei anni, avendo girato tutti gli stadi, dalla B ai Dilettanti, si decide, con onore e dignità, lo scioglimento dei “Nord Kaos” e  gruppi-satelliti, ultima partita ufficiale del 10 novembre ’96, la trasferta di Pisa, anche per il contraccolpo avuto dalla tifoseria ternana dopo il furto vigliacco dello striscione “Freak Brothers” da trasferta (si voleva rifondare tutto da capo). Quindi gli ultras rossoverdi della Nord, da tempo in crisi organizzativa, si sciolgono definitivamente. In un primo momento fu tolto “Nord Kaos” e tutti i gruppi, furono portati solo stendardini con le zone da cui venivano, poi levarono tutto. Tanti ritornarono nella Est, altri rimasero nella Nord, ma senza nessun elemento distintivo, altri andarono nei Distinti B. La prima decisione presa della Est è stata quella di non esporre più lo striscione “Freak Brothers”, almeno fino a quando il gruppo non avesse riacquistato una certa stabilità. Veniva così adottato il nome “Ultras Ternana ‘74”, non perché i “Freak” fossero da ritenere sciolti, ma solo per poterli riconoscere nei comunicati e nel materiale. Venne creata una nuova sede e un nuovo direttivo, di cui anche doriani e bergamaschi rimasero favorevolmente sorpresi. Tornarono in curva addirittura i ragazzi che nel 1980 formarono i “Freak”, accolti meravigliosamente dai più giovani. Alla rinascita ha contribuito anche lo stupendo campionato 96/97 della Ternana, promossa in C1, ma il merito è da attribuire a gruppi come “Fedayn”, “Animal House”, “Ultras Girls” e “sezione Campitello”, che insieme a coloro che si sono riconosciuti negli “Ultras”, hanno senz’altro ridato lustro ad una curva assopita. In curva Sud si spostarono quelli che non erano in sintonia coi “Freak” per quanto stabilito sullo striscione, i fuoriusciti dalla Est “Freak Forever”, che non hanno voluto abbandonare del tutto la vecchia denominazione. La curva poi si ricompone, rinasce, con a capo “Vecchio Freak” e “F.B.”, due realtà che convivono all’unisono per render grande la curva ternana, coi vecchi militanti che fanno da chioccia ai nuovi arrivati. Tutti gli striscioni al suo

posto, compreso quello per “Zuzza” e “Freak’s Zone”, che si era spostato in Sud. La curva Est, che ha sempre seguito una linea comunista, aveva instaurato, insieme ad altre curve di sinistra, quali Cosenza, Livorno, Caserta, Ancona, Pisa, per seguire una lotta contro la repressione dello stato e all’ideologia di destra di alcune curve, la coalizione “Resistenza Ultras”. La curva Est ha organizzato per tre edizioni il R.A.I. (Raduno Antifascista Internazionale). Nel 2007, anno della retrocessione in C1, si decide di non esporre più lo striscione “Freak Brothers lo sballo continua”, per protestare contro la dichiarazione degli striscioni e delle coreografie dalla questura: così si decide di chiamarsi “Ultras 07”. Nel 2010, la Est si impegna anche nel sociale, tramite una società dilettantistica chiamata “Primidellastrada Terni”. Questa organizzazione è formata dai ragazzi della curva e si occupa con l’aiuto di varie associazioni, organi d’informazione e partiti politici locali, di cercare di migliorare il territorio in tutti i suoi aspetti, aiutare la popolazione dei quartieri più disagiati della città, beneficenza e iniziative di ogni genere. Questa associazione è quindi un vero e proprio gruppo, essendo composta dai “Freak”, dai militanti dei centri sociali. Il 3 agosto 2010, gli “Ultras07” si sciolgono a causa dei rapporti pessimi con la società, capeggiata da Longarini, per le pesanti diffide di alcuni componenti, per le normative antiviolenza e per la tessera del tifoso. E’, per il momento, la fine del tifo organizzato a Terni. Dall’ottobre 2011, il gruppo principale riprende posto in curva Est, senza però tesserarsi e senza esporre striscioni identificativi autorizzati, per il momento. Nel frattempo la Nord si è riorganizzata. Successivamente la Est si schiererà a favore della tessera, andando in trasferta seppure in pochi e spesso in silenzio, mentre la Curva Nord si schiererà inamovibile contro la tessera, rinunciando a tutte le trasferte. Col tempo la Curva Est si spopola e la Nord vede crescere le fila. Dal 2013 al 2017 la squadra regala veramente poche soddisfazioni ai suoi tifosi, con piazzamenti che oscillano tra il 9* e il 18° posto. Ultimamente la Est si è riorganizzata ed è più piena: ha poco da invidiare alla Nord, che comunque è più compatta e un po’ più numerosa.

Curiosità: -In occasione di Ternana-Parma dell’8 dicembre ’17, passando sotto la Est si vede, appeso alla cancellata, lo striscione “Federico ovunque”,  dedicato a Federico Aldrovandi, di solidarietà agli ultras spallini che si son visti vietare l’entrata della bandiera con l’immagine del ragazzo nella trasferta all’Olimpico contro la Roma. Alla Est non passa inosservato il penultimo posto della squadra, frutto di 11 pareggi nello score, per cui verrà esposta la frase “Annacce vicino conta solo a bocce…sveglia”. -Per effetto del Protocollo siglato in agosto tra Figc e governo sugli stadi, che prevede anche la possibilità di andare in trasferta con o senza tessera, sabato 16 settembre 2017 la Curva Nord è tornata ben contenta in trasferta, in quel di Chiavari. -Clamorosa presa di posizione degli ultras perugini che annunciano in un comunicato che non prenderanno parte al derby di Terni del 25 novembre 2017, in quanto, secondo loro, accostare il nome della squadra e della città ad uno sponsor (Unicusano), per favorire gli interessi di marketing della società, è la massima espressione di un calcio moderno a cui niente importa della passione ma che guarda soltanto al business, quello stesso calcio moderno a cui gli ultras hanno sempre dato battaglia. Già a settembre i perugini avevano diramato un comunicato dello stesso tono, a cui i ternani rispondono con lo striscione “La tua assenza non è una novità, con la tessera in tasca parli di mentalità”, in Ternana-Cesena. -Sicuramente da condannare e schifare il comportamento di alcuni tifosi del Perugia che in fase pre-derby, avrebbero chiamato a casa di un noto tifoso ternano, gravemente malato, offendendo lui e la sua famiglia. -Il 18 novembre ’17, in occasione di Foggia-Ternana, è stato esposto lo striscione “Forza Luca lotta da ultras” dedicato a Luca Fanesi, ultrà della Sambenedettese, finito in coma per le botte subite dalla celere a Vicenza. Per fortuna poi Luca s’è risvegliato. -Ad Ascoli, per l’ultima giornata del campionato di B 16/17, la Ternana deve assolutamente vincere per salvarsi, e così da Terni arrivano in oltre mille, che riempiano quasi tutta la Nord, molto colorati, con tantissime bandiere, riescono a fare anche un buon tifo, considerando la mancanza di gran parte della tifoseria non tesserata. -Daspo per un 41enne membro della Nord che ha acceso un fuoco pirotecnico durante la partita Ternana-Brescia del 19 settembre ‘17, poi sospesa per maltempo e recuperata il 3 ottobre. -Alla 4^ giornata di ritorno della Serie B 16/17 va in scena il sentitissimo derby umbro col Perugia, che ha 1300 tifosi al seguito. Le due curve ternane sono belle piene. La Nord si colora di palloncini rossi e verdi con teli a formare la scritta “1925”, il tutto accompagnato da fumogeni rossoverdi; la Est, che espone anche la scritta “12-02-98 – 12-02-17: Zuzza con noi” (vedi sotto), srotola strisce rosse e verdi con al centro un bandierone copricurva con la scritta “Unico amore” e il simbolo delle Fere. L’ennesima sconfitta manda su tutte le furie i padroni di casa, i quali, oltre ad assediare i cancelli si recheranno in hotel per chiedere un confronto con squadra e tecnico. -Il 21 dicembre ’17 una delegazione della Est  si è recata nel reparto pediatria dell’ospedale cittadino per donare alcuni giocattoli ai bambini ospitati. -In Ternana-Bari 16/17, la Nord ricorda Spik con una sua gigantografia su un telone che scende dal terzo al primo anello in basso (vedi sotto). -Bella coreografia della Nord in Ternana-Novara 15/16 con un bellissimo copricurva dove sono fotografati, con tanto di didascalia, tutte le migliori annate della Ternana della storia e alcuni personaggi che l’hanno fatta grande, il tutto accompagnato dalla scritta “La tua storia la nostra leggenda”. -Si è svolta nel 2017, dall’11 al 17 giugno la quarta edizione della kermesse “Le notti della Fera”, grande festa organizzata dalla Curva Nord, parallelamente al torneo di calcio a 7, che gravita intorno alla festa. Nel 2016 si svolse dal 6 al 18 giugno e fu l’occasione per parlare della questione-inceneritore, molto sentita a Terni, e, soprattutto del rafforzamento della sinergia tra la Curva Nord e l’associazione di volontariato “I Pagliacci”. Durante la festa sono stati raccolti fondi per l’acquisto del “Vien Viewer 2”, evidenziato di vene a raggi infrarossi per facilitare il reperimento venoso dei bambini. Tale macchinario verrà poi donato all’azienda ospedaliera di Terni e rappresenterà una vera eccellenza. Un sabato pomeriggio, in occasione della gara Ternana-Pro Vercelli, è stato presentato il libro “Il sogno di Rebecca”, sempre nell’ambito della collaborazione tra Curva Nord, nella quale si poteva leggere lo striscione “Uniti sosteniamo il sogno di Rebecca”, una piccola paziente ternana affetta da una malformazione laterocervicale, e l’associazione “I Pagliacci”. -In seguito al terremoto che sconvolse il centro Italia il 24 agosto 2016 la Curva Nord organizzò una raccolta di beni di prima necessità già dal 25, poi consegnata al centro di raccolta PalaCordoni di Rieti. Per il sisma del 30 ottobre 2016, che ha colpito principalmente Umbria e Marche, sono stati consegnati a Visso e Ussita i beni di prima necessità raccolti la settimana prima. In Ternana-Benevento 16/17 è stato esposto in Nord lo striscione “Il sisma non ci potrà piegare l’Umbria tornerà a brillare”. -La Curva Nord, in occasione di Ternana-Latina di sabato 25 febbraio 2017, è restata fuori dallo stadio, per protestare contro la famiglia Longarini, che, secondo loro, da quando è giunta a Terni non ha combinato niente di buono, evidenziando la situazione ridicola in cui la Ternana s’è cacciata da quando il presidente della società è Simone Longarini, invitato ad andarsene. Unico striscione in Nord: “Per anni avete umiliato un popolo intero, riconosciuto da tutti come baldo e fiero. Società e comune per voi nessuna giustificazione”. A maggio 2017 si leggerà ai cancelli dello stadio “La tua programmazione era la retrocessione, via da Terni buffone!”.  Alla fine della stagione 2016/17 la famiglia Longarini, dopo 13 anni, decide di disimpegnarsi dalla gestione della società: il 21 giugno 2017 viene ufficializzato l’accordo con Stefano Bandecchi, proprietario dell’Università degli Studi “Niccolò Cusano”, il quale

ne assume la gestione quale “patròn”, insedia alla presidenza Stefano Ranucci e affida la squadra a Sandro Pochesci, trasferendoli dall’Unicusano Fondi, portandosi dietro anche alcuni giocatori. A seguito del passaggio di proprietà, il club umbro, dal nome dell’ateneo di Bandecchi si chiamerà ufficialmente Ternana Unicusano. -In merito alla forte repressione che hanno dovuto subire i bergamaschi in questi ultimi anni, nel gennaio ’16 viene esposto all’esterno dello stadio lo striscione “Nascondete i nomi di ladri e assassini, ma per gli ultras nessuna pietà. Vicini alla Bergamo ultras, non mollate!”  -Un gravissimo lutto colpì la curva ternana la notte del 12 febbraio ’98. Un ragazzo di Terni, Maurizio ma per tutti “Zuzza”, uno degli elementi di spicco della Est, è tragicamente scomparso. Era un ragazzo come tanti, a cui piaceva la curva, le cose semplici. A Terni era un personaggio, nella sua città e nella sua curva ha lasciato un vuoto incolmabile e anche in molte altre curve era conosciuto (Bergamo, Genova, Firenze, Cosenza, ecc). Aveva molti amici soprattutto a Cosenza, coi gemellati calabresi aveva uno stretto rapporto, al punto di regalargli un bandierone. In curva Est fu appeso lo striscione “La tua curva non ti può dimenticare…ciao Zuzza” e “Zuzza x sempre!!”. Per moltissimo tempo poi in curva è stato esposto, semplicemente, lo striscione evidentissimo “Zuzza”. -Un’altra scomparsa importante a Terni è stata quella di Spik, all’anagrafe Andrea, nel 2006. Un personaggio di spicco, storico leader carismatico della Est. I cosentini gli dedicarono lo striscione “Che tu possa trovare tra le stelle la tua via…ciao Spik”. Altri lutti hanno poi colpito la tifoseria ternana, basti pensare a Massimo Barbarossa; a Manga, cioè Riccardo Marchetti, scomparso a 23 anni il 1° dicembre 2007in un incidente stradale, al quale è stato dedicato lo striscione “1/12/2007-1/12/2014: Manga il tuo ricordo mai tramonterà”; a Lollo (nella Est sempre esposto “Lollo guerriero sempre con noi”), a Teto, a Cif (“In alto le pinte Cif sempre con noi” in Ternana-Carpi 16/17), Andrea, Giorgio… -Bellissima l’amichevole andata in scena in un clima festoso al “Liberati” il 2 luglio 2011 per l’addio al calcio di Riccardo Zampagna, nativo di Terni e giocatore della Ternana nel 2003/04 e della “Dea” Atalanta dal 2006 al 2008. Una serata bellissima contornata dagli impagabili ultras delle due squadre ed Est vestita a festa. -Lo striscione “Freak” col dito medio fu lasciato al “Vomero” dopo la partita col Campania, nessuno l’ha preso ed è rimasto appeso.

Club principali: La Stirpe del Drago.

 

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