Ha parlato in conferenza stampa anche il tecnico neroverde, De Zerbi, presentando dalla sua la sfida che si giocherà domani allo stadio di Reggio Emilia:

“Il vero esame è domani, è una partita ancora più difficile rispetto a quella di domenica con la Juventus sotto tanti aspetti. Quella coi bianconeri è stata molto buona da tanti punti di vista, ma gli esami non finiscono mai e quella con l’Empoli è una gara molto importante sia per la classifica, sia per capire la nostra professionalità e le nostre motivazioni. La partita di Torino l’abbiamo già archiviata lasciando alle spalle tutte le cose belle e lavorando su quelle che potevamo fare meglio. Il margine di crescita deve essere riconosciuto subito per migliorare più velocemente. L’Empoli è una squadra che gioca e ha giocatori importanti, non prenderemo questa gara sottogamba perché è molto difficile. Solo la gente che non conosce il calcio si aspetta che sia un po’ meno difficile, mentre il rischio è quello di faticare di più rispetto a Torino. Sarà una prova di testa per la squadra, dobbiamo farci trovare pronti con la voglia di lavorare sempre col pallone e con la voglia di conquistare risultato pieno. Fisicamente la squadra sta bene. Qualche acciacco, ma tutti coloro che sono usciti dalla partita di Torino sono arruolabili. Non tutti hanno lo stato di forma migliore, ma le scelte le faccio pensando solo all’Empoli, né alla partita precedente né a quella successiva. A Torino, se avessimo trasformato tutte le potenziali occasioni in occasioni reali, avremmo tirato in porta molto di più rispetto a quanto fatto. Dopo l’1-0 abbiamo avuto tante mezze occasioni che non sono state trasformate in tiri in porta. Di Francesco è un ragazzo esemplare e l’ho visto turbato in questi giorni. Dà fastidio che gli vengano messe in bocca cose che non ha detto, anche perché lui me l’ha assicurato e io gli credo. Noi abbiamo cercato di stemperare subito, io nel post-gara ho cercato di passare oltre perché queste sono cose che devono vedersi i calciatori. Però non ci sto a far passare un mio calciatore come provocatore non va bene. Lui è un esempio e vorrei vedere quanti calciatori non avrebbero reagito in quella situazione. Io probabilmente non sarei stato bravo come lui e avrei reagito. Non è giusto far passare una vittima per provocatore, gli altri devono portarci rispetto

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5 Commenti

  1. Piu verde, meno cemento e mattonelle e cosi, se dio vole, i piastrellai tornano a fare il derby col Formigine perché questi che cacchio ci combinano nel mondo del calcio un lo sanno manco loro!!!!

  2. RESPECT è la prima parola. Verso tutti. Anche a me i’Sassuolo sta antipatico, ma riconosco che la loro società ha fatto un gran lavoro, in questi anni. De Zerbi poi, è un bravissimo tecnico.

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