…..è quella che è mancata! Sarà forse retorica trita ma quando qualcuno se ne va, dopo che ha dato tanto per una azienda (tanto in termini di qualità e/o di tempo) è buona usanza fare una festa, salutare, consegnare una targa ricordo e lasciarsi magari con gli occhi lucidi per i tanti momenti che uniscono, per le memorie che saranno condivise, per la vita che insieme è stata vissuta. Invece niente. Nessuna cerimonia di addio. Neppure due righe per un “ciao” ed un frettoloso grazie. Peccato! Si poteva (e doveva) far meglio.

La “piazza pulita” è una scelta che si può condividere o no ma che non necessariamente include il silenzio. Molti collaboratori storici dell’Empoli non ci saranno più. Non interessa qui sapere il perché o se ci siano state trattative ed offerte rifiutate. A noi questo silenzio è sembrato inopportuno, qualcosa che stona con lo slogan “We are family” sul quale si sta ricostruendo l’identità dell’Empoli FC. Avremmo avuto piacere di salutare (li cito in ordine alfabetico) gente che ha fatto un pezzo di storia azzurra: Simone Capaccioli, Fabrizio Calattini, Paolo Marrucci, Claudio Selmi. Li ringraziamo da qui, per quello che hanno dato e per come lo hanno dato, per l’attaccamento che hanno sempre dimostrato, per la professionalità messa al servizio della squadra. Insieme a loro anche Andrea Cupi, uno che la storia azzurra l’aveva vissuta per lo più con la maglia da terzino ma che era rimasto legato all’ambiente Empoli già da qualche anno, prima col settore Giovanile e da un biennio con la prima squadra.

Un discorso a parte per Maccarone e Croce. Contratti scaduti e non rinnovati.

Il primo, dopo 100 gol in maglia azzurra e dopo che fino ad un anno fa era dato come sicuro per un ruolo di Dirigente, ha chiuso con una lettera che trasuda di amarezza e delusione. “O Capitano, mio capitano…” … grazie! Per le emozioni che ci hai regalato e per l’amore che con noi hai condiviso per la stessa maglia.

Il secondo, dopo aver trovato ad Empoli la sua giusta dimensione di calciatore tanto da voler piantare qui anche altre radici, se ne va lasciandoci con il rimpianto di non vedere più i suoi colpi da “prestigiatore ” in mezzo al campo e, sopratutto, con il vuoto di una persona dalle qualità e dai valori umani elevatissimi. Andrà a fare magie altrove e noi speriamo con tutto il cuore che trovi i riconoscimenti che merita.

Permetteteci un saluto, anche se lo abbiamo già fatto da queste pagine, a Michele Haimovici che per quattro anni è stato il Responsabile dell’Ufficio Stampa: visto quello che è successo dal 28 maggio ad oggi non deve essere stato un ruolo semplice!

Per questo Empoli FC così povero di parole e di gesti si apre un cammino nuovo che speriamo sia il migliore possibile. Lo seguiremo, come sempre, con attenzione ed amore, sperando di raccontarne i successi ma anche non tirandoci indietro nell’affermare il nostro punto di vista. Tempo fa scrivevamo “Qualcosa è cambiato”, oggi ne abbiamo la conferma. Nella vita tutto cambia, va bene così. L’importante è non perdere di vista il cammino: quello bellissimo e conosciuto di ieri ma sopratutto quello pieno di insidie ma affascinante (come tutte le sfide) di domani. Per questo diamo il benvenuto a tutti i volti nuovi che quest’anno vedremo in casa azzurra, in campo e fuori a partire dal nuovo mister, con un benvenuto particolare ai ragazzi che vengono dalla “Primavera”. A tutti loro buon lavoro.

 Ed ora….andiamo a incominciare!

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24 Commenti

  1. Quel che conta è la maglia, na dentro ci sono gli uomini ed alcuni di loro ci hanno dato grandi soddisfazioni. Auguri a tutti loro

  2. La società ha più volte ripetuto che avevamo perso di vista la nostra realtà, ma a quanto pare sono loro quelli che più lo hanno dato a vedere. Io ora non voglio creare polemica, per nulla, anche perché sono affascinato da questo nuovo ciclo che incomincerà e mi auguro sia anche più vincente di quello che si è appena concluso, però penso che lo società si sia comportata in maniera obbrobriosa. Proprio una piccola società nel profondo, senza tributare un ringraziamento, anche minimo, alle persone che hanno dato tutto per l’Empoli. Trattati come farabutti, sbattuti fuori quasi a calci. Va bene il rinnovamento, va bene cercare di portare una ventata di aria fresca nella società, però c’è modo e modo per farlo. E quello che hanno usato le persone a capo della società, spero di non rivederlo mai più ad Empoli, perché non si addice alla nostra storia ed ai nostri valori. Detto questo, con l’inizio del ritiro di oggi, vorrei fare un in bocca al lupo a tutti i nuovi componenti, a voi l’onore e l’onore di farci divertire e farci amare l’Empoli cacio come non mai! Forza Empoli!!!

    • È vero tutto vero quello che dici, e altrettanto vero, che poca riconoscenza ci fu anche con Ighli Ciccio…questa di adesso fa più spece perché son tante le persone che uscuiranno e mettere tutti sullo stesso pari, chi ha lavorato/sudato per un/due anni con chi si è speso per una vita per questi colori…..anche no!!

      Uscire sbattendo la porta è brutto brutto (e soprattutto dovrebbe essere una sorta di eccezione, una tantum, invece in casa Corsi sembra na costante)

      Gli amori fanno giri immensi e poi chissà un giorno…ci rincontreremo…CIAO!!

  3. Non voglio tornare sui motivi del distacco traumatico con la società.. Ma dal cosiddetto tifo organizzato (se esiste) qualcosa mi sarei aspettato, uno striscione, un saluto ufficiale..boh, immobilismo completo, solo bla bla con la tastiera. Accettiamo passivamente tutto..

  4. Ora ci manca solo di esaltare il presidente….. Poi siamo a posto… La colpa della retrocessione è sua… Soldi soldi soldi….

  5. Condivido le parole di Fioravanti, però di questa disgraziata stagione sarebbe giusto precisare perché. … Perché è successo tutto questo e il capire quali sono le responsabilità. … I chiacchiericci sono troppi, forse sarebbe utile partire dai fatti.

    • La risposta è semplice: al Presidente conveniva retrocedere e ripartire. Per tutta una serie di motivazioni( molte economiche) che sono già state sviscerate parecchie volte. Del testo il morto è sulla bara: Corsi è uno dei presidenti di serie A (forse, secondo solo a Campedelli del Chievo) più competenti e per arrivare alla retrocessione quest’anno bisognava essere o fumati di cervello o pilotarla ad arte. Siccome credo che Corsi sia tutto il contrario del fumato di cervello, tutto è ben chiaro!

  6. Voltiamo pagina e ricominciamo. A pizzi e bocconi è venuto fori che nessuno è stato esente da peccato, in quest’annata maledetta. Nessuno. Compreso noi tifosi. S’è sbagliato tutti. Ma ora guardiamo avanti. Un ci s’ha alternative.

  7. FACCIAMO UN SALUTO COME SÌ DEVE A MACCA E CROCE!!!! @PE CONTATTATE I CAPI ULTRAS E FATECI SAPERE!!!! NOI SAREMO PRESENTI MA NON C’È TEMPO DA PERDERE!!!!!!

  8. Editoriale perfetto, che mette a nudo questa ipocrisia della “family” buona solo per abbindolare chi non vede perchè non vuole vedere. Questo Empoli-azienda, che liquida un uomo come Croce in malo modo, non è l’Empoli per cui faccio il tifo allo stadio. Cerco di pensare che si sostiene la maglia prima di tutto, ma è davvero dura sapendo chi tira i fili.

    • Giusto @el lube menomale c’è chi scrive cose vere e non assurdità come quelle che leggo da quelli che si professano tifosi veri ..ma di cosa??perfavore smettetela

  9. BISOGNA RIPARTIRE DA VIVARINI E DA TUTTO LO STAFF NUOVO AVRANNO TUTTO IL NOSTRO SOSTEGNO…..QUESTI RAPPRESENTANO IL NOSTRO FUTURO CALCISTICO…tutti stasera al sussudiario a salutare vivarini alle 17. Vorrei solamente un ritorno quello di ALESSIO COCCHI come speacker allo stadio e come conduttore a antenna 5.per le trasmissioni su l empoli, con ospite fisso il grande tommaso carmignani vero leader dei giornalisti locali….

  10. Gliè i’Corsi: Che notoriamente, dal lato umano, è proprio una f..a. Ma ci mette i soldi e ci fà stà fra Serie A e Serie B da trent’anni. In mancanza di alternative valide….e bisogna tenercelo.

  11. un’analisi chiara e veritiera di tutto,mi complimento con voi redazione che avete detto la vostra ‘senza peli sulla lingua’
    E’ inconcepibile non tributare due giocatori,due bandiere,due uomini che hanno dato l’anima per questa società.
    Macca e Croce anche se nei vostri confronti hanno agito nella maniera più indegnosa,gli Empolesi non si dimenticheranno mai di voi!

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