L’Empoli è costretto a dividere la posta con il Brescia ma, per come si era messa la gara, può considerarsi un pareggio che vale una vittoria. Le rondinelle scendono al Castellani impostando la partita sul contenimento dell’avversario e le ripartenze, un pò il canovaccio messo in pratica dalla maggior parte delle avversarie degli azzurri quando hanno fatto visita alla squadra di mister Sarri. Gli azzurri dal canto loro orchestrano la solita manovra precisa e ficcante giocando palla a terra su un campo che è sembrato un pò soffrire le conseguenze della temperatura sottozero della serata empolese.

Primo tempo equilibrato, in cui però le migliori occasioni sono di marca bresciana: Sodinha dalla distanza e Caracciolo (prima di testa e poi su assist del brasiliano) impensieriscono Bassi che comunque riesce a mantenere inviolata la propria porta. L’Empoli trova tutti gli spazi chiusi dall’ermetico 5-3-1-1 degli ospiti e crea un’unica nitida palla goal al 30′ con Tavano che, servito magistralmente da Valdifiori, vede la propria conclusione a botta sicura deviata in angolo dal provvidenziale intervento di Arcari.

La ripresa si apre con il forcing azzurro che mette immediatamente alle corde un Brescia che pare rientrato un pò frastornato dall’intervallo. Bastano meno di 10′ all’Empoli per portarsi in vantaggio: la punizione di Valdifiori pesca bene Maccarone che tira verso la porta di Arcari, ne nasce una specie di cross che sfila verso il secondo palo dove irrompe Tavano che deposita in rete una palla tutt’altro che facile da controllare. Azzurri in vantaggio e ospiti che sembrano accusare il colpo, tanto da rischiare il 2-0 quando Tavano lambisce la traversa dopo pochi minuti. Una delle più antiche leggi del calcio recita “Goal sbagliato, goal subìto” ed è quel che accade al Castellani: al 17′ pareggia il Brescia con Caracciolo che di testa raccoglie un cross di Zambelli, depositando la sfera alle spalle di Bassi. I ruoli si invertono: le rondinelle prendono coraggio e costringono gli azzurri sulla difensiva, portandosi addirittura in vantaggio con un tiro dal limite di Grossi (complice una difesa empolese non irreprensibile nell’occasione) che porta il tabellino sull’1-2.

Sarri gioca il tutto per tutto passando a quattro punte con l’inserimento di Mchedlidze che subentra a Croce, una tattica spregiudicata che ripaga il tecnico azzurro in zona Cesarini: lancio di Valdifiori, prolunga Maccarone di testa, triangolo Tavano-Mchedlidze-Tavano e il bomber di Caserta trafigge Arcari per il definitivo 2-2 a meno di 30″ dalla fine dell’incontro. Il Brescia mantiene l’ultradecennale imbattibilità al Castellani, ma per l’Empoli si tratta di un pareggio che ha dato dimostrazione dello spessore tecnico e agonistico di una squadra pronta per fare grandi cose in questo campionato.

 

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La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

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