Dopo Genova ci siamo interrogati sul valore di quel pareggio, dopo un grande primo tempo ed un secondo (quello in cui l’uomo in più avrebbe dovuto fare la differenza) abbastanza sciapo. Il valore sarebbe stato sicuramente decretato meglio dalla gara di ieri contro il Chievo, perchè se a quel punto ne fossero stati affiancati tre, allora ecco che ogni dubbio sarebbe stato sciolto. Con il Chievo, in quello che era il primo vero crocevia della stagione è arrivato invece un altro pari, un altro 0-0, ma con una prestazione complessiva che non si avvicina mai al primo tempo di Marassi. Il mister prova a scombinare un po’ le carte con Marilungo dentro dal primo minuto a rilevare un Pucciarelli che, parole di Martusciello, aveva dato segnali meno forti rispetto all’ex Lanciano. Poi dentro il capitano ed anche Croce che sembrava non potesse essere ancora pronto per giocare dal primo minuto.

Una gara che di fatto non decolla mai con l’Empoli che invece di ripartire dal primo tempo genovese prosegue dalla fine di quel match, non dando mai la sensazione di poter impensierire Sorrentino e con i pochi sussulti che arrivano da parte clivense, in particolar modo quando Gamberini mette la palla in porta ma Skorupski riesce a tenerla di qualche centimetro in campo (come conferma la tecnologia) evitando cosi il gol avversario. Squadra distante tra i reparti con il centrocampo che fa grande fatica soprattutto in fase di impostazione, dando cosi anche poco supporto agli attaccanti che si fa davvero fatica a nominare in cronaca. Qualcosina in più quando entra Pucciarelli a rilevare un impalpabile Marilungo, con l’Empoli che prova nel finale a spingere trovando il primo vero tiro con Krunic dalla distanza. Poi gli azzurri, a undici dalla fine più recupero, vanno in superiorità numerica per giusta doppia ammonizione a Castro. Succede ancora a distanza di una settimana, il tempo è poco ma quella seconda frazione di gioco in Liguria torna in mente ai nostri ed allora si prova ad osare ma manca la giusta dose di cattiveria e di di idee con due occasioni (Pucciarelli di testa ed il piazzato di Saponara) che non spaventano i pochi tifosi ospiti presenti. Cala il sipario e l’Empoli anche oggi, per la sesta gara consecutiva, non segna. Per fortuna, questo è un dato che va segnalato, è la seconda gara di fila in cui pero’ non prende gol. Di positivo c’è però anche la classifica che, nonostante numeri davvero difficili da commentare, ci vede sempre attaccati al treno della lotta salvezza.

Il Castellani ieri ha rumoreggiato, nonostante a fine gara siano stati molti più gli applausi verso i ragazzi che stanno vivendo il momento più difficile del triennio di serie A. Stavolta il dubbio pero’ non c’è, sono due punti persi, nonostante un avversario coriaceo e sicuramente di spessore, ma oggi l’Empoli non poteva e non doveva “accontentarsi”, soprattutto facendo passare questo come un successo e come se tutto, davvero, andasse bene. Siamo i primi a voler stare accanto alla squadra cercando di dare il supporto di cui ha bisogno ma fare finta di niente, onestamente, lo crediamo peggiore. La gara con il Chievo ha certificato determinate difficoltà, starà al lavoro colmarle, ripartendo (già ancora questa parola) dalle nostre basi, dalle nostre conoscenze e da alcuni giocatori che sono cardini imprescindibili per questa squadra. All’orizzonte, tra soli due giorni, una gara che sulla carta si presenta come proibitiva ed anche se al mister non piace il concetto di “non aver niente da perdere” è una situazione in cui bisognerà osare ed usare spregiudicatezza, perchè in fondo, da perdere mercoledi a Napoli non abbiamo niente.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

12 Commenti

  1. Manca il manico, con questo sistema di gioco non solo non si segna, ma nemmeno si tira. La rosa non è peggiore di chi è nella nostra stessa situazione. La piazza è depressa, e come potrebbe essere diversamente? Non provare a salvarsi quando ci sono squadre anche peggiori, vedi Crotone, Pescara e Palermo, è un errore imperdibile. Spendiamo qualche soldino per un allenatore decente!

    • E poi … Non si rischia un giocatore come Laurini che non è al top, così rischi che non esca più dal tunnel degli infortuni. DILETTANTE!!!

  2. L’analisi è presto fatta:…Punti 6 e penultimo posto in classifica(o se puo’ darci più morale terzultimi a parimerito o se può darcene ancora di più terzultimi con il Pescara a 4 effettivi)attacco che non segna,centrocampisti che non segnano anche perché è difficile farlo se non tiri in porta,gioco confusionario e mai continuo,giochi in casa come se tu giocassi fuori e non certo per colpa del pubblico,squadra,infortuni a parte,mai schierata con un undici titolare,giocatori irriconoscibili se pur esperti e di grande bravura….e le colpe son sempre di Saponara?Che non sia al massimo si può essere d’accordo,ma se nessuno della rosa sta giocando ai livelli che gli competono e non lo supportano,nemmeno Messi può pensare di far goal con la maglia azzurra.Martusciello dice che siamo una squadra che lotterà per non retrocedere…il problema è che lo dice davvero e fa giocare la squadra prima per non prenderle…..Sarri diceva prima la salvezza e poi si vedrà e Giampaolo idem con patatine….con una piccola(grande) differenza….che quando scendavamo in campo lo facevamo prima di tutto per suonarle agli altri e non per non prenderle….Questa è una squadra con buone,anzi ottime individualità,ma sembra ,anzi è in questo momento,una squadra impaurita e senza certezze….quelle certezze che gli deve dare un allenatore(ma anche un gioco).Poi una parola sulle dichiarazioni di Maccarone nel post partita…..Io non mi sento certo uno di quelli e nemmeno lo sono,ma dire che chi mugugna potrebbere starsene anche a casa perché non sono tifosi,forse era cosa che se non usciva dalla sua bocca era meglio,anche perché dalla maratona i mugugni son venuti fuori in maniera maggiore dagli abbonati di lungo corso.D’altronde da una parte vedevi una squadra ordinata(e con l’uomo che riceveva palla sempre ben smarcato) che si scambiava il pallone con passaggi sempre azzeccati,dall’altra una squadra che su dieci passaggi ne sbagliava 8 e con un gioco di squadra INESISTENTE.Che la squadra abbia bisogno di tutti e che vada incoraggiata dal primo all’ultimo minuto e senza che nessuno si permetta di fischiarla MAI,mi trova perfettamente d’accordo,ma se a fine partita,dopo prestazioni del genere esce qualche mugugno mi pare più che logico…..Se poi si vuole che a fine partita(soprattutto dopo una partita come quella di ieri) ci sia sempre l’applauso siamo proprio sicuri di fare il bene della squadra?

  3. Si, dev’essere la squadra a trascinare i tifosi. Non l’inverso. Nonostante giocassimo male, ieri a un certo punto ci son stati dei bellissimi cori d’incitamento “Empoli Empoli” quando pareva che i ragazzi ci stessero provando con + convinzione. E’ una squadra impaurita, al momento la nostra. Dalla conigliesca paura. Per far entrare qualcuno in area bisognerebbe seminarla a carote….

  4. Mi permetto anche una piccola considerazione su alcune parole di questo articolo….Cocchi pur riconoscendoti una bravura immensa e tutta la passione per come gestisci tutto quello che riguarda gli azzurri vorrei capire perché queste parole: “Stavolta il dubbio pero’ non c’è, sono due punti persi, nonostante un avversario coriaceo e sicuramente di spessore, ma oggi l’Empoli non poteva e non doveva “accontentarsi”, soprattutto facendo passare questo come un successo e come se tutto, davvero, andasse bene. Siamo i primi a voler stare accanto alla squadra cercando di dare il supporto di cui ha bisogno ma fare finta di niente, onestamente, lo crediamo peggiore”……..le dici solo ora e non quando a fine partita Martusciello,intervistato da te, ha fatto quelle dichiarazioni inascoltabili e positive sulla prestazione degli azzurri.

    • Ciao Mork. Le interviste post gara sono scandite da tempi abbastanza stretti (anche se noi siamo fortunati da questo punto di vista con il nostro ufficio stampa che non ci mette mai fretta) e tutti devono fare le loro domande, non puo’ diventare una conversazione da bar. Io, come hai visto, ho fatto la mia domanda in apertura e Giovanni ha dato la sua risposta che va presa cosi, passando alla domanda successiva di un altro collega. Le parole del mister sono state poi abbondantemente commentate qua e sui social e gli spazi per poter approfondire sono altri, come questo dell’analisi. Alessio Cocchi

      • Alessio non è necessario che diventi una chiacchera da bar….mi pare che certe risposte da parte dell’allenatore siano una presa in giro per chi ha fatto la domanda e dire “Mister non mi trovi d’accordo su quello che hai detto(dicendolo magari in maniera meno diretta)mi pareva il minimo.Non è che uno debba fare un romanzo per ribattere ad una cavolata del genere argomentata alla meno peggio e che non serve a nessuno se non a confondere le idee dei giocatori in maniera ancora più evidente.Ripeto ha detto “Tutto positivo”?Ci puo’ credere solo lui…il problema è che non è un tifoso qualunque….è l’allenatore.No si fa il bene della squadra difendendola dopo prestazioni del genere….mi auguro che almeno quando si riprenderà a pensare al Napoli le faccia capire che le partite vanno interpretate con ben altra grinta e intensità…..sennò dopo il record della squadra che ha segnato meno in Europa,ci sarà anche il record di goals subiti in trasferta…..perché se gli altri tirano in porta i goals li fanno,se noi non lo facciamo i goals rimangono 2….e non vorrei arrivare a stabilire anche un record…..mondiale!

  5. Il problema è tattico. I terzini non salgono come un tempo perché bloccati sulla famosa linea dei difensori, quindi a centrocampo siamo in inferiorità sulle fasce e a Pasqual tocca crossare da centrocampo. Ma quale volete che sia il risultato? È solo una questione di manico!!!

  6. io comincio a pensare che ci sia un problema di preparazione, sembra che camminano dal centrocampo in su e invece danno di più in difesa, quindi ha curato la parte difensiva e non quella di attacco, poi qundo calciano, sembra che abbiano dei mattoni così pesanti, che non riescono a dare forza, vedi ultimo maccarone, lo stesso vale per saponara e soprattutto gilardino. Non è possibile che tutto in blocco siano diventati dei bidoni, qui c’e veramente un problema atletico di preparazione e allenamento che non sta dando i suoi frutti, attendo conferme o smentite anche da cocchi grazie.

    • ho avuto la stessa sensazione, sia ieri, che domenica scorsa a Genova, sembra che quando calciamo noi il pallone sia pesantissimo e non parta come deve partire.

  7. Io ho l’impressione, come già qualcuno ha scritto, che non stiamo facendo per niente il gioco degli anni passati, in barba alla continuità…
    Gli anni passati si giocava in un fazzoletto, la difesa rimaneva alta, la squadra compatta e corta, e i giocatori si scambiavano il pallone in spazi strettissimi senza (quasi) mai perderlo, tanto che si diceva di essere il piccolo Barcellona.
    Quest’anno invece le distanze fra i reparti, e fra gli stessi giocatori del singolo reparto, sono enormi, quindi i giocatori sono più “soli”, il centrocampo è sempre in inferiorità e in attacco siamo inesistenti.
    Con una disposizione come quella che si mette in campo, se la squadra non è corta si patisce sempre la superiorità numerica dell’avversario. E si fanno le figure barbine di quest’anno. Mai visto sbagliare tanti passaggi banali, mai visto giocatori lontani fra di loro ed immobili ad aspettare il pallone negli anni scorsi. Ed ovviamente ora c’è anche scoramento e nervosismo.
    Non credo che tutti i giocatori dell’anno passato siano diventati dei brocchi, piuttosto non giocano più con lo stesso sistema di prima… E il gioco, e le convinzioni, li dà l’allenatore…

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