Ha parlato quest’oggi il portiere Alberto Pelagotti, rientrato alla casa madre dopo un anno di prestito al Pisa. Avevamo già sentito Alberto prima che iniziasse la stagione ma queste sono le sue prime parole ad avventura iniziata.

 

pelagotti Sono davvero contento di essere tornato“, attacca il portiere, “è una soddisfazione davvero particolare soprattutto perchè sono di Empoli e quindi per me questo è davvero un grande onore. Torno dopo l’esperienza di Pisa che mi ha lasciato buoni ricordi e dove ho potuto giocare con continuità riprendendo il ritmo partita che un po’ mi mancava e questo ovviamente mi ha dato anche grande sicurezza. Mi fa enormemente piacere che la società abbia creduto in me ed anche io ho accettato questa sfida che sicuramente è più difficile che non avere acettatto una B dove sicuramente avrei potuto fare il titolare.”

 

Non si guarda più al passato ma al presente con una nuova avventura e soprattutto con un nuovo mister.

Non conoscevo Giampaolo, è la prima volta che lavoro con lui. Mi sembra che abbia delle idee importanti e noi dovremo cercare di seguirlo in quello che ci chiede cosi facendo potremmo toglierci sicuramente delle grandi soddisfazioni. Il mister sa che puo’ contare su di me, sono qui pronto per fare il titolare e non per essere già etichettato come secondo, anche se il mio compagno di reparto è uno bravo, uno che arriva dalla Roma e che ha giocato in Europa, ma questo per me è uno solo stimolo. Posso aggiungere che in questi primi giorni c’è molta complicità.”

 

Alberto chiude poi con il legame, forte, che anche lo scorso anno c’era con lo spogliatoio azzurro nonostante la sua assenza in squadra.

Un legame forte, in parte è come se non fossi mai uscito da questo spogliatoio. Ho creato per gioco anche un gruppo su whats up con il resto dei ragazzi ed ogni volta che ero libero venivo qua a vedere le partite qua ad Empoli ed fine partita non perdevo l’occasione per scendere nello spogliatoio e stare un po’ con i ragazzi. Sono tornato a casa.”

 

Alessio Cocchi

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

9 Commenti

  1. Grande Pela! È veramente difficile da trovare oggi una simile appartenenza ad una maglia a una squadra a una città.

  2. Che un po’ tutti siamo affezionati al Pela è cosa risaputa,ma non ci dobbiamo dimenticare che pur avendo giocato anche delle buone partite in B(ma purtroppo anche partite piuttosto disastrose nell’era Aglietti)è un portiere che quest’ultimo campionato l’ha disputato in lega pro.Per quanto possa aver fatto bene,credete che pur mettendoci tutto l’impegno del mondo,Giampaolo si affidi a lui per partire titolare?Scordatevelo e scordiamocelo…..di Balli ne nasce uno ogni 1000 anni!E’ vero che è un ragazzo determinato,è vero che nell’era Aglietti aveva solo 22 anni,ma secondo me c’era bisogno di un portiere di riserva alla Bassi che fa poco casino anche se non gioca mai…..Se il polacco non sarà all’altezza,l’Empoli non si affiderà mai a Pelagotti,non almeno quest’anno e tornerà sul mercato per prenderne un altro e Pelagotti a gennaio va a fare esperienza in b.Sono troppo cattivo?Credo di essere più che altro realista.

  3. Io ricordo un ottimo Pelagotti all’inizio quando giocava titolare perché aveva entusiasmo e tanta voglia di dimostrare il suo valore. Poi quando doveva fare il salto di qualità non ci e’ riuscito e ha sentito quella leggera pressione che non gli ha permesso di giocare con spensieratezza e tranquillità. Allora era importante per lui trovare una squadra che credesse nelle sue qualità e che lo facesse giocare pure in Lega Pro per dimostrare le sue capacità e ha fatto una stagione da vero protagonista. Ora sarà il campo a dire se Alberto e’ veramente pronto o se era meglio che faceva un’altra stagione in prestito in un club di B, però sono certo che la società ha visto in lui quel salto di qualità mentale che prima non aveva fatto e sta a lui dimostrare anche all’Empoli il suo vero valore.

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