Il grande ex della partita di venerdi sera ha un nome ed un cognome: Francesco Marianini.

Il centrocampista pisano tornerà al “Castellani” da ex dopo quattro stagioni vissute da protagonista in riva all’Arno. Lo abbiamo contattatto per avere le sue impressioni a due giorni dal match:

 

Francesco ben ritrovato, venerdi ci ritroveremo da avversari, così come capitato all’andata, ma adesso tornerai a calcare un prato che conosci bene. Come stai vivendo questa vigilia?

Con molta emozione non te lo nascondo. Ho sempre creduto che quando un ex di lunga data tornava a far visita alla squadra dove aveva giocato per molti anni, alla vigilia, dicesse molte frasi di circostanza, ed invece adesso che mi ritrovo io in questa situazione, ti posso dire che il carico emotivo c’è tutto ed è reale. Poi si sa, al fischio d’inizio pensi a giocare, pensi a far bene, ma credo che l’arrivo allo stadio e l’ingresso in campo saranno due momenti forti.”

 

Ad Empoli hai vissutto quattro stagioni, una indimenticabie ed altre tre magari meno esaltanti dal punto di vista sportivo, quali sono i ricordi che custodisci maggiormente?

Si arrivare al primo anno in una piazza come quella di Empoli è conquistare la qualificazione Uefa, per me è stato come vincere uno scudetto. Però guarda, io in questi quattro anni mi sono soprattutto innamorato di questi colori e di questa città, ed anche nelle stagioni che te indichi come meno esaltanti io ho sempre trovato grandi soddisfazioni, perchè quando in un ambiente stai bene e per questo lotti dando sempre il tuo massimo, alla fine ti senti appagato e l’affetto che la gente mi ha sempre restituito me lo conferma. Poi aspetto sicuramente non secondario, li ho costruito alcune delle amicizie più belle e solide della mia vita con le quali tutt’ora convivo anche se magari la distanza non mi permette di coltivarle come vorrei.”

 

Dalla scorsa estate, noi ci prendiamo anche il “vanto” di aver dato in assoluta anteprima la notizia, sei passato al Novara. Adesso è facile dire che è stata la scelta giusta, ma so che c’è stata molta sofferenza nel doverla fare quella scelta:

Come ti ricorderai ci siamo parlati poco prima della fine del campionato quando già circolavano insistenti voci di un mio passaggio in Piemonte. Io quello che ti dissi fu che nonostante ci fosse realmente il Novara su di me, in particolare era proprio Tesser ,che avevo già avuto a Trieste, ad insistere sul mio passaggio, avrei aspettatto fino all’ultimo secondo utile per capire se ci fossero i margini per rimanere ad Empoli. Io non voglio convincere nessuno, ma credo che abbiate imparato a conoscermi in questi anni, l’ipocrisia non rientra nel mio modo di essere, e quindi purtroppo, solo nel momento in cui ho realizzato che certe cose non sarebbero accadute, ho fatto la scelta di Novara.”

 

Che come dicevamo alla fine è stata azzeccatissima. Ma avresti mai pensato di lottare da subito per la serie A?

Io ti posso dire che l’ambiente era elettrico. La promozione in B aveva galvanizzato una piazza affamata di calcio e conscia della grande occasione che le stava capitando. Certo, le ambizioni, io ricordo ancora il primo briefing con il mister e la società, erano indubbiamente quelle di mantenere la categoria con il minor affanno possibile, poi però siamo stati bravi noi a mettere un sacco di punti uno dietro l’altro arrivando anche a comandare il campionato. Poi i valori di Siena ed Atalanta era impossibile che non venissero fuori. A questo punto, dopo il campionato che abbiamo fatto è chiaro che tutti vogliono provarci, non sarà comunque facile perchè dietro ci sono squadre molto agguerrito e c’è il ritorno di un Torino che fa paura in ottica playoff. Per questo sarebbe importante arrivare terzi per giocare senza handicap l’appendice finale.”

 

So Francesco che comunque l’Empoli lo segui con molta attenzione, una squadra che ha rinnovato un ciclo e che ad un certo punto sembrava potesse come voi lottare per i playoff. Qual’è il tuo giudizio sugli azzurri?

Intanto non solo mi limito a seguirla, io la tifo, non te lo vengo a dir dietro. Appena entro nello spogliatoio a fine partita il primo pensiero è documentarmi su cosa ha fatto l’Empoli. Mah guarda credo che la differenza l’abbia proprio fatta la giovinezza di questa squadra che in alcuni momenti, dove bisogna più andare di spada che di fioretto non ha saputo magari gestire quelle situazioni. Credo che in prospettiva, se non si sfalderà e recupererà a pieno quei giocatori importanti che sono mancati per molto, potrà far bene. Non voglio dire niente, per non gufare, ma non credo proprio ci possa essere pericolo di retr…., non farmi dire niente (ride, ndr.)”

 

Empoli-Novara che partià sarà?

Tra due squadre che daranno il massimo. Tutte e due devono far punti e tutte e due sanno che per farlo dovranno dare tutto ed anche di più. Noi troveremo una squadra arrabbiata, che dopo quello che è successo sabato, giocherà per la maratona e la sua gente, sarà dura.”

 

Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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