I colleghi de “l’informazione di Modena” hanno intervistato l’ex calciatore azzurro, Lino Marzoratti, che sabato prossimo tornerà da avversario al Castellani con il suo Sassuolo, partito molto bene, sopra ogni previsione.

 

Queste le sue battute:

 

Marzoratti, sabato al “Castellani” che accoglienza si aspetta?
«Nulla in particolare . Più che altro hanno diversi problemi a cui pensare, e non credo avranno modo e tempo per applaudirmi o per salutarmi. Sono già tesi per la loro situazione e immagino concentrati per cercare di batterci».
Una gara diversa da tutte le altre, o è il solito luogo comune?
«Senza dubbio Empoli è stata una parte della mia carriera. Fa strano andare là a giocare nel mio vecchio stadio: diciamo che prima del fischio d’inizio inevitabilmente un po’ di emozione ci sarà».
L ’ emozione che state provando voi a stare lassù. Un mese e mezzo fa quando arrivò a Sassuolo pensava di vivere tutto questo?
«Appena arrivato l’ho detto che serve sempre puntare in alto. Lo dicevo allora che non conoscevo i miei compagni: mi hanno sorpreso tutti quanti. Se continuiamo su questa strada, potremmo essere il Novara o il Padova o il Varese della scorsa stagione; partite non accreditate, tutte e tre alla fine hanno centrato i playoff».
Sei gol subiti in dieci partite. Per lei che è difensore, un dato niente male.
«Un dato che premia tutta la squadra e va conservato».
Lo stop di Bianchi e l’inaspettato infortunio occorso a Laribi creano emergenza in mezzo al campo dove già Cinelli e Troiano sono fuori.
«Sì, siamo contati. Purtroppo può capitare, ci dispiace per Laribi e per tutti».
Già detto dell ’ aspetto personale, al “Castellani ” che ambiente troverete?
«Con il Bari hanno recriminato e sono certo avranno mille motivazioni. Ma anche noi avremmo le nostre».
Venti punti dopo d ieci gare rispecchiano quelli che siete stati sino ad oggi?
«Direi di sì. Magari per il gioco espresso con la Sampdoria poteva mancarci qualcosina, poi però con l’Albinoleffe abbiamo vinto una gara dove forse non meritavamo del tutto. Aggiungo anche non abbiamo ancora espresso il nostro potenziale: possiamo crescere tanto».

 

 

 

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

3 Commenti

  1. Che assurdità averlo ceduto…..se ci penso….mi domando dove sia la vecchia dirigenza azzurra che mai avrebbe commesso un errore simile?

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