E’ stata la grande novità di quest’anno, il ritorno al ritiro fuori città. Un ritiro che mancava dalla lontana estate 1998 e non faccia ingannare la parentesi in quel di Montecatini del 2011 resasi necessaria solo per il rifacimento del Sussidiario. L’Empoli ha scelto Sestola, cittadina sita sull’Appennino Emiliano ai piedi del Monte Cimone, località indubbiamente più famosa in inverno che non in estate anche se per molti è stata davvero una piacevole sorpresa. A partire dalla squadra e dallo staff tecnico che proprio a Sestola hanno potuto lavorare per due settimana con una situazione climatica decisamente migliore di quella che avrebbero trovato ad Empoli ed una logistica perfetta con il campo a due passi dall’Hotel dove il gruppo ha soggiornato. Gli stessi protagonista, a partire dal tecnico Martusciello non hanno potuto che lodare la situazione creata ad hoc dalla società.

Due settimane, un periodo sicuramente non breve nel quale si sono anche instaurati rapporti umani, con i dipendenti dell’hotel ma soprattutto con chi ogni giorno lavorava alacremente alla manutenzione del campo, Alberto Torre, un vero factotum. Chi lo ha conosciuto non ha bisogno di altre parole, chi non ha avuto questa fortuna si segni sulla propria agenda che il prossimo anno due parole con il “mitico” Alberto le dovrà scambiare. Un’esperienza importante che sicuramente, nonostante le critiche non risparmiate dal mister sulle cose che non lo hanno soddisfatto, darà i suoi frutti per il lavoro che da domani riprenderà in quel di Empoli. Per Sestola, crediamo, sia un arrivederci al prossimo anno.

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