Da oggetto misterioso, bersaglio dell’ironia e della sfiducia del popolo giallorosso, a Re Mida del gol in appena due mesi. Sorprende la parabola di Edin Dzeko, capocannoniere del torneo e autore di 10 reti in altrettante gare disputate. Il centravanti bosniaco della Roma, da solo, ha praticamente segnato il quintuplo dei gol realizzati dall’intera formazione empolese in stagione e spallettiha già migliorato lo score dello scorso campionato, quando chiuse la sua controversa prima avventura romanista a quota 8. Un exploit pazzesco, figlio delle caratteristiche spiccatamente offensive della squadra di Luciano Spalletti. Il team giallorosso, con 26 reti all’attivo, detiene infatti il miglior attacco del torneo. Senza contare che anche in Euro League, seppur in un girone tutt’altro che trascendentale, la Roma ha violato la rete avversaria ben 8 volte in 3 gare. La qualità del reparto d’attacco giallorosso è elevatissima. La Roma può contare sulla tecnica di Perotti, sulla velocità di El Sharaawy e Salah, sulla classe sopraffina part-time del 40enne Francesco Totti, eterna come la città in cui si è sviluppata l’intera sua irraggiungibile carriera. Senza dimenticare le sortite offensive di cui è capace l’incursore NainggolanAnche la linea mediana è di alto livello. Il De Rossi dell’ultimo periodo sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori. L’olandese Strootman, dopo essersi messo alle spalle l’autentico calvario vissuto per i plurimi interventi chirurgici al ginocchio sinistro, sembra sulla via di un completo recupero fisico e psicologico. Mentre l’ex azzurro Leandro Paredes, oltre a rappresentare il più grande rimpianto dell’Empoli, che ha coccolato per tutta l’estate l’idea di poterlo trattenere in Toscana per un’altra stagione, si è subito impossessato, con grande personalità, di un ruolo importante nel fulcro del gioco giallorosso. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla difesa, falcidiata da continui problemi di carattere fisico. L’ex difensore centrale del Barcellona Vermaelen, dopo le prime apparizioni estive in giallorosso, è tuttora out causa pubalgia. Il laterale ex Torino Bruno Peres, dopo un incoraggiante paredes-253x142avvio di campionato, si è dovuto bloccare per un problema agli adduttori. Il tedesco Rudiger, infortunatosi alla vigilia dell’Europeo di Francia, ha riassaporato il campo per alcuni minuti soltanto pochi giorni fa nella vittoriosa trasferta di Sassuolo. Ironia della sorte, il rientro di Rudiger ha coinciso con il più grave degli infortuni capitati in stagione alla squadra giallorossa: il crack al ginocchio sinistro di Florenzi, con rottura del crociato anteriore, rappresenta una perdita gravissima per la Roma vista l’enorme importanza tattica e la duttilità dell’esterno romano. Lo stesso beffardo destino che aveva arginato, sul nascere, l’esperienza romanista dell’ex azzurro Mario Rui. Se l’infortunio di Florenzi ha scosso Trigoria togliendo il sorriso a Luciano Spalletti, il tecnico di Certaldo può comunque vantarsi di aver restituito una precisa identità e fisionomia di gioco a una squadra che, orfana di Pjanic, può tentare di accorciare il gap che ancora la separa dalla Juventus. Lo scudetto resta probabilmente un miraggio, vista la forza e la compattezza dei bianconeri, ma la società capitolina, dopo aver superato a pieni voti l’esame di maturità Napoli un paio di settimane fa al San Paolo, sembra in grado di intraprendere un percorso di crescita ponendo le basi per un progetto tecnico in grado di aprire scenari interessanti in futuro.

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