Serata sicuramente importante per Marcel Buchel che questa sera a Vaduz, con la maglia del suo Liechtenstein sfiderà l’Italia in una gara valida per le qualificazioni ai prossimi mondiali. Buchel ha parlato ieri in conferenza stampa essendo di fatto l’unico “italiano” nella nazionale del piccolo regno incastonato tra la Svizzera e l’Austria, le sue parole non sono certo quelle di uno che si sente sconfitto in partenza.

Potevo giocare anche per la nazionale austriaca ma i miei nonni sono del Liechtenstein  e quando mi hanno chiamato non potevo dire di no. Siamo abituati a giocare contro le grandi nazionali e si scende in campo sempre con l’obbiettivo di vincere, l’Italia non si deve fare illusioni, non sarà cosi facile per loro e si parte sempre da 0-0. Non credo la Spagna sia più forte dell’Italia, forse hanno più tecnica ma gli azzurri non mollano mai. L’obbiettivo sarebbe quello di fare un gol ma è chiaro che prima di tutto dobbiamo cercare di tenere botta. Il mito calcistico assoluto nella nostra nazione è Mario Frick, oggi in squadra c’è suo figlio che ha 18 anni, purtroppo professionisti siamo cinque o sei. Lo stadio di Vaduz contiene sei mila posti, in genere è sempre pieno.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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