Avanti a testa bassa consapevoli che la prossima gara sarà un crocevia importante del campionato. Dopo il pareggio di Genova gli azzurri si troveranno di fronte un Chievo sconfitto sì nell’ultima gara casalinga contro il Milan, ma rinfrancato dalla bella posizione di classifica maturata sin qui. Sarà una gara dall’alto coefficiente di difficoltà, non solo per le oggettive incertezze palesate dell’Empoli fino a questo momento, ma anche per la pericolosità dei clivensi. È una squadra complicata, quella di Maran: non solo esperta e fisica, ma anche dotata di buona tecnica. Soprattutto tra centrocampo e trequarti, dove agiscono due dai piedi buoni come Castro e Birsa. La compattezza e la solidità rendono il Chievo una squadra ostica per tutti, anche in trasferta. Non a caso, lontano dal Bentegodi, i gialloblù hanno perso solo a Napoli e Firenze, riuscendo invece a trionfare a Pescara e Udine.

Ma l’Empoli non ha scelta. Dovrà fare la sua gara puntando dritto al risultato grosso. Senza fare calcoli, senza paura. Rispettando il Chievo ma senza farsi intimorire. Ripartendo dal primo tempo con il Genoa e mettendo in campo una grande carica agonistica. La difesa ha comunque tenuto botta, in queste prime giornate, tappando talvolta le falle di un attacco che non ha reso come nelle aspettative. Il pacchetto arretrato si è mostrato lucido e ha permesso all’Empoli di portare a casa due punti preziosi in due trasferte insidiose. Anche Saponara ha mostrato segni di risveglio e si spera che possa progredire il suo stato di forma. Da lui ci si aspetta sempre il dribbling, la giocata importante, l’asso da calare anche quando la squadra non riesce a sfondare. Il tutto in attesa che, finalmente, l’attacco torni a essere un’arma e non un cruccio.

 

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

2 Commenti

  1. E’ una difesa che in effetti non ha subito moltissimi goals ma nemmeno poi pochissimi….perché se si tolgono i due 0 a 0 con Torino e 1 goal subito sia con Samp e Crotone….ne abbiamo presi 3 con la Juve,2 con l’Udinese,2 con l’Inter,2 con la Lazio.Il problema è che spesso son stati fatti errori non di poco conto da parte della difesa in occasione dei goals avversari.Quindi non pensiamo che dietro va tutto bene e che i problemi ad oggi ci siano stati solo per centrocampo(in parte)e attacco(parecchi).Bisogna che questa squadra diventi più armonica in tutti gli elementi che la compongono….in 11 si vince,in 11 si perde,in 11 ci si difende.Domani non è la partita che ci puo’ dare i 3 punti sicuri solo perché si pensa che il Chievo sia squadra arrendevole e/o comunque di sicuro alla nostra portata.Oggi la classifica dice 5 punti e ci trova in piena zona retrocessione e questo vuol dire una cosa sola….che per ora siamo stati meno bravi degli altri e che se si vuole uscire da questa posizione bisogna cercare di vincere con tutte le squadre che si incontrano anche se si chiamano Roma,Napoli o chi volete.Ogni partita va giocata alla morte perché i punti si deve cercare di farli su qualsiasi campo.E’la filosofia che ci ha accompagnato negli ultimi anni e così deve continuare ad accadere fino a che ci saranno allenatori che i punti li vogliono fare in primis attraverso il gioco.

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