Si puo’ dare di più, si deve dare di più. Purtroppo il momento in casa azzurra non è dei migliori, almeno sotto il profilo dei numeri che al momento non sono rassicuranti nonostante la classifica ci veda davanti a tre squadre, rappresentando quindi ad oggi una virtuale salvezza, ma dormire sereni sarebbe il più grande errore. Domenica a Bologna gli azzurri sono chiamati ad una prova importante, cinica e concreta, dove il risultato finale (un po’ i discorsi fatti prima di Pescara) sarà l’unico argomento di discussione al netto di quella che potrà essere la prestazione. Una prestazione che non è quasi mai mancata, si momenti di amnesie ce ne sono stati ma nel complesso si fa fatica a ricordare gare dove l’avversario possa dire di averci asfaltato. Pero’ questo non basta, almeno adesso, non basta.

Il Bologna è squadra tutt’altro che da prendere con le molle ma rappresenta l’avversario giusto al momento giusto per poter capire ancora meglio di che pasta sia fatta la nostra squadra. I felsinei, dopo una discreta partenza in questa stagione sono praticamente in discesa libera, complice anche lo sfortunato infortunio all’ex Verdi. Numeri rossoblù che certo non sono nettamente migliori dei nostri se non per i sei punti che ci dividono in classifica ma, come detto, l’ultimo periodo è stata fortemente negativo e l’ultima gara giocata ad Udine non ha fatto eccezione con poi l’episodio nel finale che gli ha condannati alla sconfitta. Bologna squadra difficile ma battibile, Bologna squadra quadrata ma per caratteristiche idonea al gioco azzurro che si sviluppa palla a terra sfruttando le verticalizzazioni. Un’altra gara da sei punti in palio, vincere significherebbe non soltanto prendere quella medicina miracolosa che potrebbe mentalmente dare una nuova svolta, ma andrebbe anche a mettere seriamente lo stesso Bologna nella lotta salvezza. Al contrario, perdere vorrebbe dire mandare a più nove da noi gli emiliani creando sempre più quel mini-torneo a quattro e dando ragione a chi dice che le ultime quattro non meritano questa serie A…almeno per quanto riguarda gli azzurri la vogliamo ancora pensare in maniera diversa.

Sarà paradossale parlare di questo a più di metà campionato da giocare ma il prossimo turno sarà uno di quelli in cui i risultati delle altre potrebbero condizionare. Sabato si gioca infatti lo scontro diretto tra Crotone e Pescara (il pareggio potrebbe essere per noi il risultato migliore) dove almeno una della due muoverà la classifica ed il Palermo ha il Chievo in casa in una gara non già scritta ma la cura Corini a Firenze si è intravista e potrebbe essere pronosticabile un risultato positivo per i rosanero. Sarà difficile quindi poter contare ancora sui risultati negativi della altre e proprio per questo, quanto sarà nelle nostre mani e nelle nostre possibilità dovrà essere fatto e sfruttato al meglio. Domenica servirà quindi davvero dare qualcosa in più, dimostrando fin dal primo pallone una fame ed una carica importante, mandando dentro dal primo minuto (al netto degli infortuni) chi in settimana dimostrerà proprio queste caratteristiche. Si puo’ dare di più, ma tutto dipende ancora da noi e se ha ragione il mister quando dice che i paragoni con lo scorso anno non sono giusti, la gara dello scorso anno a Bologna dovrà essere il modello da seguire… non solo per la prossima sfida.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

7 Commenti

    • Ormai il Cocchi parla solo per frasi fatte e sono sempre quelle, sia che si vinca 4 a zero a Pescara che si perda 4 a zero in casa con le nane. Obiettività e capacità critica zero. Come i punti che fa l’Empoli ultimamente. Purtroppo.

  1. Se facciamo quegli errori a centrocampo è difficile solo pensare di pareggiare, peggio ancora vincere. Peggio di ora in A abbiamo fatto solo con Daniele Baldini in panca. A Empoli possiamo assumere mister da rilanciare, ma non da lanciare. Purtroppo sono pessimista fin tanto che la proprietà non decida di staccare la spina a questo esperimento …. il tempo c’è ancora, ma forse siamo al limite; se non interveniamo sarà difficile solo pensare alla salvezza, le partite passano e …. i punti pure!!!

  2. Sopratutto manca quella intensità agonistica, quella cattiveria come avevamo l’anno scorso che è necessaria per una squadra come la nostra. Ma nessuno ha visto mai con quale spirito scendono in campo quelli della Samp? Se avessimo Giampaolo avremmo sicuramente qualche punto in più anche con questi giocatori.

  3. Giampaolo è un grandissimo! Avevamo l’allenatore pè stà tranquilli 5 o 6 anni: Su questo, amici, siam tutti d’accordo. Ma ora c’è Martusciello e dobbiam sostenere Martusciello e i ragazzi. Inutile guardarsi indietro. Gnamoooooo!!!!! Uniti ci si risalva.

  4. Martusciello non verrà cambiato … E questa è una certezza …. per tanti motivi … Uno su tutti la testardaggine del Corsi nel dire “comando io”. Io avrei gradito vedere come questa squadra si muove con altro mister. … Secondo me, e lo ripeto alla noia, non è così male come molti dipingono.

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