La seconda rievocazione moderna del Volo del Ciuco, che sarebbe giunto alla 530° edizione, ha ricalcato nel suo successo quello che era stato il gran ritorno dello scorso anno, il debutto nel nuovo millennio.
Il corteo del Volo del Ciuco 2009 in Via Roma ad EmpoliLa Compagnia di Sant’Andrea ha migliorato l’organizzazione, facendo tesoro dell’esperienza dello scorso anno.
Il corollario di iniziative, dal convegno di venerdì sera alla mostra fino alla cena medievale, è stato tutto azzeccato. Ma la grande attesa, al di là del vero e proprio ‘volo’, era il corteo storico.
I popoli hanno fatto bella mostra di sé per le vie del paese, del centro storico. Fra loro anche l’ormai ex vicesindaco Filippo Sani, l’ex assessore all’urbanistica Massimo Matteoli, Claudio Del  Rosso, direttore della Compagnia di Sant’Andrea, ovviamente Paolo Lunghi, presidente della Compagnia.  Applauditi anche loro e gli altri figuranti dalle centinaia di persone presenti lungo il percorso che poi al termine si sono accomodate tutta in una piazza Farinata degli Uberti già gremita.
Nonostante il clima estivo e l’esodo quasi vacanziero in oltre 4.000, secondo le stime dell’organizzazione, erano presenti sotto al Campanile della Colleggiata, con gli occhi puntati alle campane.
Il ciuchino – che quest’anno è stato ribattezzato Massimo (l’anno scorso si chiamava Fabrizio), ogni commento è lasciato al lettore – è volato alle 19.01.
Era un ‘esemplare’ in fibra di vetro arrivato direttamente da Viareggio nell’impatto con la balla di paglia di fronte a palazzo Ghibellino si è rotto le zampe. Poco importa, il volo è stato impeccabile. Tutto bene anche per la sicurezza e l’ordine pubblico affidato a Unione clubs Azzurri, Rangers e Desperados.

Una rievocazione che piace sempre di più.
Per chi non sapesse dove trova le radici il Volo del Ciuco ci ha pensato il popolo di Monterappoli a farlo ricordare facendo sfilare Cantino Cantini, scortato dagli armigeri, col chiavistello del castello di San Miniato.
Nel 1397 per i sanminatesi era più facile vedere un ciuco volare che veder la loro città cadere in mano agli empolesi. Così almeno dievano.
Peccato che di lì a qualche giorno, San Miniato fu effettivamente conquistata da Empoli, grazie ad uno stratagemma, e senza spargimenti di sangue. fu proprio il Capitano empolese Cantino Cantini a presentarsi di notte, con 2000 fanti, “aiutati” da altrettante pecore e capre che se ne stavano nel buio in lontananza, ma con appesi al collo ed alle corna tanti lumini, in modo da sembrare un esercito. Alle porte di San Miniato, Cantino intimò:
 
“Son Cantino della Valle
con mill’omini alle spalle,
e se questi un son bastanti,
laggiù ce n’è altrettanti”

 
alla vista di quello sterminato “esercito”, San Miniato si arrese senza colpo ferire.
E così, a città conquistata, i senatori empolesi invitarono in città il feudatario di San Miniato, “dove avrebbe visto gli empolesi far volare anche lo ciuco per il cielo di Empoli”: un povero asinello venne appeso ad una carrucola legata al campanile sovrastante Piazza Farinata degli Uberti e fatto scendere velocemente fino al loggiato del Palazzo Ghibellino, nella parte opposta della piazza.
E così per tutti i Corpus Domini fino al 1861, quando tale tradizione fu abolita.
Riprese con un asino di pezza nel 1981 per essere interrotta nuovamente dopo pochi anni. Fino al ritorno del 2008 e alla seconda edizione moderna del 13 giugno 2009.

 

Fonte: gonews.it (Giacomo Cioni)


FUOCHI D’ARTIFICIO 2009

 

Dalle 23.30 di domenica 14 giugno sono poi stati sparati sopra il cielo di Empoli, e più precisamente dal Laghetto di Serravalle, i fuochi d’artificio per i festeggiamenti del Corpus Domini.

 

Empoli, fuochi d'artificio visti da Via Limitese a SpicchioOvviamente numeroso il pubblico presente favorito anche dalla presenza del Luna Park estivo che come sempre richiama grandi e piccini.

 

I fuochi sono durati venti minuti esatti e gli ultimi botti sono stati fatti deflagare intorno alle ore 23.50. L’appuntamento è rimandato al 2010, e per ieri sera peccato solo che l’Empoli calcio non sia andato in finale Play Off… pensate contro il Livorno che serata magica sarebbe stata: match dalle 21 e fuochi d’artificio mezzora dopo il triplice fischio finale. Invece i tifosi azzurri al massimo si sono dovuti accontentare di ascoltare l’andata della finale tra Brescia e Livorno attraverso i microfoni di RadioRai.

 

G. G.

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