Intervista di Fabrizio Fioravanti

 

Fabrizio FioravantiQuando incontro Andrea Innocenti nella sua stanza di “capo” del Settore Giovanile azzurro mi accoglie come sempre con estrema disponibilità. Il suo nuovo incarico non gli ha fatto perdere il buonumore e la gentilezza di sempre. Parlare con Andrea di calcio giovanile è piacevole perché si capisce che è uno che ama il suo lavoro e lo fa con grande passione, oltre che con riconosciuta competenza.

 

Andrea, da questa stagione sportiva sei tu il nuovo responsabile del “Settore Giovanile” azzurro al posto di Marcello Carli, passato alla squadra “maggiore”. Come stai vivendo il tuo nuovo incarico?

X Serenamente, ringraziando la società, perché è un attestato di stima enorme per questi anni di lavoro… e poi mi sento dell’ambiente… sono 8 anni che sto qui, quindi lo vivo con entusiasmo perché a me piace fare il settore giovanile. Fare il responsabile di tutto il settore giovanile o il responsabile degli osservatori come sono stato fino ad ora per me cambia pochissimo.

 

Quali sono gli  obiettivi per la prossima stagione sportiva 2010/2011 per le varie squadre del settore giovanile che partecipano ai vari campionati di categoria?

X C’è un obiettivo fondamentale che è quello di formare i calciatori. Senza farsi condizionare dalla ricerca estrema del risultato… poi è chiaro, siamo consapevoli di avere gruppi di valore importante, dalla Primavera ai più piccolini, per cui l’obiettivo per tutti è quello di ben figurare nei rispettivi campionati. Il responsabile del settore giovanile dell'Empoli Andrea Innocenti

 

C’è una squadra tra le tre “nazionali” del settore giovanile (Primavera, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali) che parte come favorita nel suo campionato di competenza?

X Nessuna delle tre parte come favorita, ma se dobbiamo dire di una squadra con delle caratteristiche che negli anni si sono palesate anche con la partecipazione alle fasi finali dei rispettivi campionati dobbiamo sottolineare il gruppo del ’92 che quest’anno costituisce l’ossatura della “Primavera” che ha fatto le fasi finale a livello allievi… e pure il gruppo del ’93 (anche questo nella “Primavera”) che due anni fa ha fatto le fasi finali dei campionato  giovanissimi. Il gruppo ’94 che fa gli “Allievi Nazionalii” ha fatto lo scorso anno la finalissima dei “Giovanissimi Nazionali”. Abbiamo gruppi di valore sì; poi però molto dipende dall’annata, dalla composizione dei gironi, da quello che succede durante la stagione calcistica. Dire tuttavia che sono gruppi che partono come favoriti sarebbe sbagliato e non è corretto anche perché tra l’altro le squadre sono tutte in  gironi, forse qualcosina meno gli allievi, di livello qualitativo molto alto. Ad esempio i giovanissimi dove per la prima volta siamo in un girone in cui ci troveremo a sfidare Fiorentina, Roma, Lazio e quindi altamente competitivo e anche se la cosa non ci spaventa minimamente non possiamo parlare di favoriti. Insomma, sono tre squadre di valori eguali che possono far bene e che hanno valori importanti. Come pure di valore importanti sono le fasce così dette “B” degli “Allievi” (composta dai nati nel ‘95) e dei “Giovanissimi” (’96). Il gruppo dei ’95 ha fatto le finali tre mesi fa e il gruppo dei ’97 anche… e non è detto che in questi gruppi di fascia B ci siano ragazzi che non possano andare nei gruppi nazionali, perché questo poi è l’obiettivo finale.

 

In Italia in quali zone l’Empoli FC va a cercare i suoi giovani?

X Va fatta innanzi tutto una premessa. Fino a 5 anni fa… più o meno da quando abbiamo cominciato un lavoro più capillare io e Marcello Carli… la tradizione diceva Napoli e la Campania in generale. In questo momento, grazie al lavoro fatto in questi anni, abbiamo puntato alla costruzione di una rete in tutta Italia… abbiamo ragazzi dal Friuli, dalla Lombardia… la Campania rimane comunque un bacino importante avendo una scuola calcio tutta “nostra”.

 

E all’estero? Ci sono nazioni preferite?

X Anche qui c’è un lavoro di anni. Abbiamo contatti con una decina di paesi, dalla Slovenia alla Costa d’Avorio. Abbiamo fatto una scelta significativa: l’eliminazione dei procuratori, preferendo un rapporto diretto con le Società e di amicizia con i nostri partners stranieri… con collaboratori che non sono solo intermediari ma amici… e sono i paesi dove andiamo più spesso. Va detto che ora, cambiando le regole FIFA  che limitano il tesseramento, l’estero sarà guardato con meno attenzione.

 

L’Empoli FC è famosa non solo per i valori tecnici che propone ai suoi giovani ma anche per i valori morali che trasmette. Su cosa lavorate di più per la formazione dei ragazzi da un punto di vista umano?

X Sulle regole. Iniziamo già da piccolini. Ieri ad esempio si sono radunati i ragazzi del 2001: a tutti abbiamo dato un regolamentino su quello che si può fare e su quello che non si può fare. Su questo insistiamo tanto anche a costo di perdere qualche volta un pò di talento.  Da noi esiste una continuità su questo, ovvero cercare di costruire sempre prima l’uomo del calciatore. Melis e Giampieretti sono un esempio di quanto vado dicendo e loro trasmettono ai ragazzi che allenano (Melis gli “Allievi Nazionali” e Giampieretti gli “Allievi Professionisti” n.d.r.) questi valori importanti perché loro stessi hanno fatto il percorso che adesso stanno facendo i loro giocatori.

 

C’è un messaggio che tu, quale Responsabile del Settore Giovanile dell’Empoli FC, vorresti dare ai tifosi dell’Empoli in generale ed in particolare ai tifosi della prima squadra?

X Vorrei che i tifosi ritrovassero l’entusiasmo che hanno avuto di recente quando alcuni nostri giovani sono approdati in prima squadra… sapendo che l’Empoli deve (su questo verbo Innocenti pone l’accento n.d.r.) fare una politica sul settore giovanile. Quindi stiamo vicini a quei giocatori che dal “Settore giovanile” adesso sono in prima squadra e che rappresentano, oltre al presente prestigioso della serie B, anche il futuro dell’Empoli… il futuro di tutti. Oltretutto i tifosi dell’Empoli sono tifosi maturi perché sanno quello che succede nel settore giovanile. Sono  maturi nel sapere che si può e si deve rischiare l’inserimento dei giovani nella squadra maggiore. D’altra parte la storia ci dice che è questa la strada che dobbiamo seguire e semmai intensificare. Scordiamoci magari la Coppa UEFA e pensiamo a tutti i ragazzi che fino a sei mesi fa giocavano nelle giovanili e che ora rappresentano l’ennesima scommessa che l’Empoli FC vuole vincere.

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