Lo schiacciasassi Empoli passa anche sopra al Frosinone, portando a casa una vittoria incredibile, una rimonta spettacolare e mandando in visibilio tutto il pubblico azzurro che adesso è a novanta minuti dal poter gioire per il raggiungimento del traguardo. Una gara di rara bellezza tattica e di grande intelligenza, una gara che si era messa in salita con il gol preso a freddo dopo un solo giro di lancette. Ripetiamo concetti ormai esternati più e più volte in questa seconda metà di stagione, questa squadra ha una lucidità ed una serenità incredibile, una consapevolezza nei propri mezzi che devasta psicologicamente l’avversario e che dall’avversario alla fine non può che ricevere complimenti per la superiorità messa in campo. Rubando una battuta ad un amico, un grande tifoso (Angelo), l’Empoli ha saputo trasferire negli avversari la classica sindrome di Stendhal. Ed ieri a Frosinone è successa la stessa cosa, con la certificazione di un totale predominio nel campionato, rifilando altri quattro gol ad una pretendente alla promozione: film già visti con Parma, Palermo, Bari e Perugia. Un Empoli dicevamo intelligente, si perchè in quel primo tempo, per come si erano messe le cose, ci poteva essere da perdere la testa oppure da farsela scivolare addosso visto che tanto ormai è solo questione di tempo. L’Empoli, come ampiamente dichiarato da Andreazzoli, la voleva vincere e non gestire, e sapeva che per fare cio’ ci sarebbe stato da aver pazienza andando magari anche a snaturare alcune giocate soprattutto nella ricerca del primo pareggio. Il gol del 2-2 ha cambiato poi definitivamente l’inerzia della gara, con gli azzurri a fare totalmente il loro gioco, mettendo in imbarazzo ripetutamente il Frosinone con quel palleggio asfissiante e trovano poi i due colpi (Caputo e Lollo) per mandare agli archivi la gara con la 22a vittoria stagionale. Il successo di Frosinone va virtualmente a chiudere (adesso c’è solo da trovare i punti per la matematica) una cavalcata magnifica che dalla seconda metà di questo campionato ci ha visto piano piano fare il vuoto la dietro, ci ha visto giocare un calcio spettacolare, ci ha visto rimettere a posto quei problemi difensivi iniziali, ci ha visto non perdere più e ci ha visto pieni di gioia e con i lucciconi agli occhi per poter finalmente, e definitivamente, far pace con i fantasmi dello scorso anno. A Frosinone si è chiuso questo cerchio, andando a battere quella che in quel momento era la seconda forza del campionato e facendolo secondo il credo che mister Andreazzoli è riuscito a portare nello spogliatoio mantenendo quelle promesse che ai più (noi tra questi) sembravano parole, soltanto parole…

Come detto la gara si apre come peggio non potrebbe e con il tutto esaurito dello Stirpe a pensare che la festa sia gialloblù. Non passa infatti nemmeno un minuto pieno che Ciano, anche con un pizzico di fortuna per come il Frosinone aveva recuperato palla, lascia partire un rasoterra dal limite dell’area che non lascia scampo a Gabriel. L’Empoli non si fa certo mettere al tappeto dal gol a freddo e prova a riorganizzare la manovra, prendendosi metri su metri e facendo indietreggiare l’avversario che bada a difendersi creando una diga all’altezza della propria trequarti. Si fa fatica a scavalcare il pullman frusinate e ci si affida allora ad alcune conclusioni dalla media distanza che però di fatto non spaventano mai il portiere di casa, con il Frosinone a spaventare con quello che di fatto è il suo secondo tiro in porta: Gabriel deve volare a deviare un siluro di Crivello. Si va quindi al riposo con il Frosinone avanti ma con la consapevolezza di avere in mano la partita, e puntuale dopo tre minuti dall’inizio della ripresa arriva il gol del pareggio con un perfetto colpo di testa di Krunic che va a raccogliere un perfetto servizio di Zajc. Pensi di averla rimessa a posto, pensi che adesso possa anche iniziare la rimonta ma, tre minuti più tardi Ciano (ancora lui) tira fuori il coniglio dal cilindro andando a mettere la palla sotto la traversa con un missile sparato da almeno 25 metri. Ma niente paura, lo abbiamo detto, tra le doti più importanti di questa squadra c’è la consapevolezza di sapere chi è e di sapere cosa fare. Al quarto d’ora della ripresa gli azzurri vanno vicini al pari con Donnarumma, sugli sviluppi dell’angolo nato da quella azione ci pensa però il buon Di Lorenzo ad insaccare con uno stacco impetuoso, lasciando di sasso Vigorito. Raggiunto il secondo pareggio davvero non c’è nè più per i padroni di casa, ed anche i 15mila dello Stirpe annusano quello che di li a poco sarebbe successo, perchè l’Empoli quella gara non la voleva gestire, ma vincere. Prima del gol arriva il campanello d’allarme con Caputo a fare il pelo ad un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in rete ma, un minuto più tardi (siamo al 33′ della ripresa) “The Gol Machine” riceve dal solito Zajc, si presenta in area di rigore e la mette dentro per la ventiquattresima volta. Mister Andreazzoli sistema la squadra passando al 4-4-2, il Frosinone prova ad arruffare qualche ripartenza e con il classico contropiede Lollo si trova davanti al portiere mettendola all’angolino: palo-gol e tutti a casa.

La terza parte dell’analisi è quella che dedichiamo ai singoli, cercando sempre di trovare qui due/tre giocatori da esaltare maggiormente in una sorta di podio virtuale. Ovviamente anche ieri, volendo essere cinici e puntigliosi, alcune differenze le si possono andare a trovare, ma davvero (fatte le pagelle, come sempre contestate) adesso c’è soltanto da esaltare l’insieme del gruppo, un gruppo che ha sempre dato il massimo ed ha sempre visto il totale impegno in chiunque è sceso in campo. Esempio di ieri potrebbe essere Lollo, un giocatore spesso bacchettato da una parte di tifoseria ma che ieri in quella manciata di minuti in cui è andato in campo, avuta la palla per mettere in ghiacciaia il match, lo ha fatto. Non vuole esserne un’esaltazione rispetto ad altri ma permetteteci di essere felici per il gol di Krunic, uno che con ha un conto aperto con quella situazione a volte mancata in maniera beffarda; sappiamo quanto ci tiene a questo come completamento della sua crescita ed ieri, vederlo esultare per una sua palla finita in fondo al sacco, ci ha fatto enormemente piacere. Bravi tutti, e per tutti intendiamo davvero tutti quelli che nei propri ruoli hanno dato il loro contributo attivo per arrivare all’oggi, così, col sole in faccia. Per il mister non ci sono più parole, da tempo. Ieri nel dopo gara ci è venuto spontaneo chiamarlo “sua maestà”, si perchè (e lo diciamo con una battuta che siamo sicuri gli strapperà un sorriso) se non è un gran colpo di culo ha fatto un lavoro da annotare giorno per giorno da tramandare a chi domani, ma anche oggi, vuol fare il mestiere di allenatore…lui che dai tifosi è chiamato simpaticamente nonno ma che dimostra di essere avanti anni luce a tanti colleghi giovani ed affermati, lui che sa perfettamente che il suo ruolo non è solo quello di mettere in campo i giocatori come pedine di uno scacchiere, e potremo andare avanti…

In una stagione “normale” la gara di ieri sarebbe stata etichettata come l’impresa dell’anno, ma l’Empoli ci ha abituato a questo e pur restando un’impresa, in qualche modo anche addosso a noi è entrata quella consapevolezza, quella quasi certezza, che alla fine in un modo o in un’altro le cose debbano finire cosi. Nei complimenti fatti sopra, soprattutto agli uomini di campo, c’è da fare quelli verso la dirigenza, dal Presidente Corsi al DS Accardi, al DG Butti. Avevano in mente una strada, chiara e nitida, l’hanno perseguita giorno dopo giorno, hanno visto che si poteva fare ma non così con certezza, hanno avuto le palle di cambiare in corsa, hanno avuto ragione e giù il cappello. Adesso manca l’ultimo miglio, l’ultimo tratto per poter arrivare a fatto compiuto e questo capiterà in casa, dentro al nostro stadio. Ogni appello è superfluo, ci auguriamo di vedere finalmente uno stadio all’altezza di questa squadra (da questo esentati tutti quelli che dal primo giorno ci sono stati) ma alla fine ci sarà chi ci vorrà essere, chi davvero ha a cuore questa maglia e questi colori, chi al di la della categoria è orgoglioso di essere empolese…

 

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

36 Commenti

    • Giusto, ma io spero di vedere anche Imperiale, un po’ più Piu, Traoré, Polvani, magari qualche altro giocatore della primavera un po’ più pronto (tipo Canestrelli che era stato aggregato alla prima squadra per un paio di partite), giusto per metterli alla prova e dare anche a loro una (piccola) soddisfazione, se non altro per ripagarli della dedizione che c’hanno messo in questa stagione nonostante il ruolo di comprimari.

        • mi sembra fuori forma,faceva la panca al fratello di Donnarumma e mi sembra anche cge abbia delle lacune sia in uscita che tra i pali.Sul gol di Ciano inspiegabilmente fuori porta ed anche sul primo non è brillato x reattività..insomma…Terracciano è tanto peggio?

          • Gabriel è un ottimo portiere, una vera manna dal cielo per l’Empoli (senza nulla togliere al buon Provedel), che però negli ultimi due anni e mezzo non è arrivato a giocare nemmeno dieci partite ufficiali, ma certamente non per demeriti suoi: la gestione del Milan di questo ragazzo è stata semplicemente scandalosa, finalizzata al non creare beghe interne e proteggere Donnarumma (c’è un motivo se è stato acquistato il fratello, e non certo sportivo).
            Io credo che se iniziasse una stagione con la prospettiva di essere titolare farebbe benissimo in Serie A, e spero di confermartelo tra un anno esatto, quando l’Empoli sarà (si spera) ad un passo dalla salvezza matematica. 🙂

        • Su Crivello bellissima parata d’istinto,ma non basta a giudicare la bravura di un portiere.
          Il portiere si valuta nell’ordinaria amministrazione(vecchio detto della scuola portieristica italiana,non mio)

          • Nick, forse esageri. Guarda che Gabriel è bravo. Arrivare da fuori in un contesto del tutto nuovo, con giocatori “strani” come i nostri, che praticano un calcio veloce ma che ogni tanto – diciamo la verità – fanno anche qualche cacchi ata in difesa, non è facile. E’ bravo. Se non parava il tiro di Crivello la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega (ma avremmo vinto lo stesso). Ganzi siamo!

      • No, giochiamole tutte al massimo!! E’ un campionato storico, le dobbiamo vincere tutte o perlomeno non perdere mai fino alla fine!!

      • no invece a questo punto è d’obbligo fare il record di punti abbiamo la rosa per farlo , a 86 c’è il palermo , altro record da fare il numero di gol fatti nel campionato cadetto ci siamo quasi….
        ADESSO SABATO DOBBIAMO ESSERE IN 15.000 COME CONTRO IL PESCARA E VESTIRSI TUTTI D’AZZURRO , MI AUGURO IN UNA BELLA COREOGRAFIA

  1. Per sabato occorre una mobilitazione, forza Athos è il tuo momento chiediamo a tutti gli esercizi commerciali di esporre in vetrina qualcosa di azzurro, una bandiera, una sciarpa, una maglia, un gagliardetto. Inoltre un appello per tutti allo stadio, questa squadra fantastica merita un tributo.

    • Andrebbe fatto il lavaggio del cervello alla gente…più che altro….e speriamo che tanta gente rimasta indifferente adesso si innamori giustamente di questa squadra…Se lo merita.
      Io quest’anno ho dato fiducia all’ambiente,nonostante la delusione dello scorso anno,mi sono abbonato e sono stato pienamente ripagato…
      Questa squadra,con questo gioco è motivo d’orgoglio per la comunità,quasi al pari di un monumento od un bene paesaggistico…
      A Firenze dicono:”Tu all’estero quando ti chiedono da dove vieni,come rispondi?”.
      Beh ormai da un bel po’ di tempo possiamo rispondere :”da una città che rappresenta la bellezza del calcio toscano in Europa”.
      O venitemi a dire se esagero!!!

  2. Volevo fare una domanda……….se non sbaglio ad Andreazzoli era stato fatto un contratto fino a fine stagione??. Se si ,nessuno domanda a Mister e società che intenzioni hanno??.
    Non mi sembra che si sia proposto al mister un allungamento di contratto o qualcosa di simile. Se cosi’ fosse ,io mi muoverei ………non si sa’ mai!!!

    • Il contratto è a 1 anno, ma c’è una clausola che in caso di “promozione”, il contratto prosegue. Tranquillo …. spero solo che il giocattolo, questo giocattolo, non venga smembrato per meri obiettivi economici. Questa squadra con qualche accorgimento e 3/4 innesti da A può fare benissimo anche nella categoria superiore!!!!

  3. Indosserò l’abito delle grandi occasioni. La maglia azzurra anno 2000 con colletto e laccetti. La più bella della storia 🙂

    • Si, bel pezzo di alessio cocchi. ..ma tu per l’ ennesima volta dimostri di essere un presuntuoso! …sei sempre alla ricerca dell’ errore altrui per poter fare la maestrina presuntuosa e arrogante! …..auguri

  4. Ragazzi posso essere d’accordo che sui gol ed in altre circostanze ieri Gabriel sia rimasto immobile… resta il fatto che ha fatto una parata incredibile sull’1-0, salvando di fatto la partita (se si va 2-0 è parecchio più dura… anche se alla nostra grandissima squadra non sarebbe stata comunque preclusa la possibilità di recuperare, siamo troppo forti e superiori)

  5. GrazIe per l’emozioni che ci state regalando..Grazie ai giocatori tutti ..allenatore e societa’.
    Orgogliosi di essere Empolesi…

  6. E poi qualcuno pensa che l’allenatore conti poco se hai giocatori all’altezza…..Nella partita di andata solo un grandissimo Caputo ci salvò da una sonora sconfitta che aveva visto il Frosinone giocare come il gatto con il topo…..squadra che si dimostrò più matura,esperta e messa meglio in campo.Insomma quel giorno il Frosinone dimostrò di essere la squadra super favorita per vincere il campionato.Anche il tanto vituperato Vivarini,continuava partita dopo partita a dire che la squadra azzurra aveva grandi margini di miglioramento,grandi margini che purtroppo per lui si son visti solo con l’arrivo di Andreazzoli….un Andreazzoli che cambiando modulo(cosa che si auguravano da tempo anche diversi tifosi)e dando spazio a giocatori come Zajc(e rimettendo Krunic nel ruolo dove davvero fa la differenza)ha motivato la squadra a tal punto che da quel giorno sono arrivate prestazioni e risultati che son davanti agli occhi di tutti……Certo alcune vittorie e alcune giornate di imbattibilità vanno condivise con il vecchio allenatore…..ma quello che abbiamo visto con Nonno Aurelio è cosa davvero irripetibile in un campionato di B…..una media altissima e 4 goal a testa segnate contro le squadre che sono ai primi posti in classifica…..solo il Cittadella è stato la nostra bestia nera…..Sabato mi piacerebbe vedere uno stadio strapieno di gente perché questi ragazzi lo meritano…..Stanno battendo record su record…e non è ancora finita…

  7. Alessio Cocchi aggiornateci sulla vendita dei biglietti e man mano quanto ne stanno vendendo dobbiamo essere i 17000 di 4 anni fa con il pescara

  8. O co cchi: non si dice “non c’è né più” ma si dice…indovini lei.
    non si dice “si perché” ma “sì perché”. Si scrive “ciò” e non “cio’ “; “là dietro” e non “la dietro”. Si scrive “un altro” e non “un’altro” e così via. Le espressioni contorte le risparmio. Comunque siamo tutti contenti lostesso, per questo ho voglia di scherzare con la lingua (moglie dove sei?).

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