Andrea Innocenti. Si comincia oggi un viaggio con i ragazzi dell’Empoli che vengono da lontano…dall’elenco che  hai dato vedo che vengono da ogni parte del mondo..Europa, Sud America, Africa…Come li trova l’Empoli questi ragazzi?

Ognuno ha una storia diversa. Si passa da ragazzi visti in Tornei internazionali a ragazzi visti quasi casualmente. Va detto che in questo momento ci siamo dotato di una struttura di contatti…di rapporti…con persone di fiducia in diversi paesi del mondo..per cui va detto che molti di questi ragazzi sono il risultato di viaggi nostri, però ognuno ha la sua particolarità.. Si passa, tanto per fare un esempio, da Brugman e Camano visti ad un torno internazionale under 15, inseguiti per un anno e mezzo e poi tesserati..a Paul Thiongo…visto in un Torneo, la “Danone Cup” che si svolge in Francia a Lione…quasi casualmente

 

Come è per l’Empoli avere a che fare con ragazzi stranieri? Ci sono ragazzi senza famiglia qua?

Quasi tutti questi ragazzi sono senza famiglia..ma sono comunque inseriti con persone di nostra fiducia o nella nostra struttura. La difficoltà iniziale è dovuta al fatto che le provenienze sono molto diverse…quindi ci sono problemi di inserimento scolastico…e qui va fatto un plauso al professor La Rocca che è bravissimo a  favorire l’inserimento scolastico..i ragazzi tra l’altro frequentano tutti scuole pubbliche…tra l’altro con buoni risultati. Questo è l’aspetto più impegnativo. I ragazzi sanno che vengono qui a far calcio…a provare di diventare calciatori. Onestamente devo dirti che è un gruppo di ragazzi motivato, oltre che serio, e questo aiuta non poco ..

 

E’ un luogo comune da sfatare o è vero che chi viene da alcuni paesi più poveri, soprattutto africani, ha “più fame” degli altri? Che hanno insomma più grinta, ci mettono maggior impegno degli altri..Insomma esistono queste caratteristiche legate anche al luogo ed alla condizione dalla quale provengono?

Non è un luogo comune. Esiste. E’ un dato oggettivo. Non solo l’Africa, è questo semmai il luogo comune. Ci sono ragazzi che provengono da paesi difficili per vari motivi…e chiaramente il solo fatto di essere qui è già un miglioramento della loro condizione di vita…quindi sicuramente le motivazioni sono determinanti e sono tante

 

Andrea InnocentiQuali sono le difficoltà maggiori che voi incontrate nella gestione di ragazzi stranieri? Che come abbiamo visto  hanno a volte alle spalle situazioni difficili…?

Difficoltà particolari di inserimento non ci sono state. Sì…certo..è ovvio che c’è comunque una fase di ambientamento ad un paese nuovo sotto tutti gli aspetti…ma è tutto abbastanza relativo. Onestamente grandi difficoltà non le abbiamo mai trovate

 

E quali sono invece gli aspetti positivi di avere ragazzi stranieri?

Se ci riferiamo al calcio si parte da una idea: se l’ Empoli, che è una società non di primo piano nel calcio (pensiamo a Inter, Milan. Juve, ecc…) tessera un ragazzo straniero….di qualunque annata ed in qualunque categoria…vuol dire che deve essere un ragazzo che fa la differenza,…di grande prospettiva…per la prima squadra anche…insomma per il calcio “vero”

 

Avere ragazzi di varie etnie, provenienti da varie parti del mondo è anche un bello spot al razzismo. Quello che si nota nei ragazzi è che loro non fanno caso al colore della pelle o al taglio degli occhi del proprio compagno di squadra…Oltre a questo l’Empoli FC fa anche alter cose particolari per promuovere nei ragazzi italiani una cultura non razzista?

No…non ci sono altre cose perché secondo noi lo stesso fatto che da noi ci sono ragazzi di tutti i tipi…sia in prova sia poi tesserati…crea già nei ragazzi italiani l’abitudine all’ “altro”..a quello che viene da fuori,,,allo “straniero”…Qui non si avverte mai alcun tipo di problema legato al razzismo…saranno bravi la Società, gli allenatori,..i ragazzi stessi…non so…ma non c’è la sensazione di fare cose specifiche. Posso dirti che da quando seguo il settore giovanile un episodio uno di razzismo o pseudo tale non si è mai verificato…anche perché nel bagaglio culturale del calciatore c’è anche quello di non essere razzista

 

Mi dicevi prima che diversi di questi ragazzi sono qui senza famiglia. Come vivono questa mancanza…se si pensa al “mammismo” tipico di noi italiani? Questo tipo di problema è forte?  Se sì, fa qualcosa la Società per sopperirvi?

Noi possiamo fare ben poco rispetto a questo…quello che cerchiamo di fare è quello. Se ci sono le condizioni, di portare qua la famiglia due o tre volte l’anno per un periodo sufficientemente lungo per stare vicina al ragazzo o, in alternativa, di mandare a casa il ragazzo…Non sempre è semplice..ma l’unica strada che abbiamo è questa. Va anche detto però che i ragazzi hanno tutti una grande maturità….penso soprattutto ai ragazzi africani…adesso sono due e forse tra qualche mese potrebbero essere anche di più…Vedere un ragazzo al quale diamo un piccolo rimborso spese,…che so anche per fare una ricarica al telefono…che sistematicamente spedisce le metà a casa …beh…fa riflettere…anche perché magari per noi italiani si tratta di cifre modeste ma che per alcune realtà rappresentano un’importante fonte di sostentamento per la famiglia…dimostra una grande maturità ed un grande senso di responsabilità….che spesso hanno anche loro con i ragazzi italiani…e questo dovrebbe farci un po’ pensare. C’è un ragazzo…non voglio dire chi…che ha tutta la famiglia  carico….e ciò con uno stipendio inferiore a quello di un operaio di livello più basso…..

 

C’è differenza tra ragazzi europei e ragazzi di altri continenti? Calcisticamente ma anche e soprattutto come mentalità

Per l’esperienza che ho io posso dirti il sudamericano si adatta meglio…magari si adatta meglio un uruguaiano o un argentino rispetto ad un brasiliano…all’Italia…al suo modo di vivere. Per gli europei va fatta una distinzione..e qui si ritorna al discorso di prima…magari i ragazzi che vengono dall’Est Europa…hanno una grande capacità di adattabilità perché vedono il calcio come una grandissima opportunità…sotto questo aspetto sono molto simili agli africani..Però anche lì poi è soggettivo…non c’è una “geografia dell’adattamento” ma sicuramente i sudamericani…un po’ per lingua..un po’ per l’amore che loro hanno per il calcio…si adattano benissimo

 

E c’è una differenza tecnico-. atletica?

Enorme. Si passa dall’Africa…ci sono stato tre volte…dove il calcio è istintivo…non organizzato.. A livello giovanile però c’è una cosa che di dovrebbe far riflettere: l’Italia è un paese organizzatissimo e questo fa sì che il ragazzo straniero, anche se viene da paesi calcisticamente evoluti, quando viene da noi soffre un po’ l’inserimento…Per certi aspetti siamo i più evoluti, i più bravi di tutti, per altri siamo carenti. Per fare un esempio pratico. Alcuni ragazzi stranieri che sono passati da Empoli erano abituati ad esempio a fare cinque allenamenti e qui ne fai tre…a fare venti ore di allenamento e qui ne fai sette….però tatticamente erano decisamente sprovveduti. Diciamo insomma che non esiste il peggio ed il meglio..ognuno ha le sue qualità

 

Vivere qua con la famiglia aiuta maggiormente i ragazzi? La presenza della famiglia è insomma un elemento decisivo è dipende invece dal tipo di carattere del ragazzo?

A volte può essere importante e positivo a volte no…perché in alcuni casi la famiglia ha aspettative sul ragazzo e questo esercita su di lui una pressione che può essere eccessiva…In qualche caso davvero (e qui Innocenti ride) può essere più negativo che positivo…

 

Verso quali mete estere si dirigerà l’Empoli prossimamente?

In settimana prossima verso l’Est Europa. Qui vanno fatte alcune precisazioni. Fino ad oggi l’Empoli ha avuto la capacità ..o la fortuna se vuoi,…di portare ragazzi non comunitari. Il regolamento FIFA è cambiato e dal 1 ottobre 2009 ci impone regole più ferree…il che ci costringe a rivolgersi prevalentemente a paesi comunitari

 

E quali sono queste regole FIFA?

Fino a 16 anni, di qualunque parte del mondo o d’Europa sia. È impossibile che un ragazzo possa essere trasferito da un paese ad un altro…sia che il paese di provenienza sia comunitario sia che sia extracomunitario. A 16 anni puoi tesserare solo giocatori comunitari…con una serie di garanzie che qui non ti so a dire perché sono un po’ complicate.. Di regola fino a 18 anni non puoi tesserare extracomunitari. A quel punto però entra in ballo un’altra cosa. Essendo l’Empoli in serie B non potresti tesserare extracomunitari mai, nemmeno nel settore giovanile. Ora diventa complicato e difficile anche perché per quanto riguarda l’estero noi andiamo in competizione con i migliori club d’Europa

 

Quindi..ad esempio…il Milan per fare un esempio può tesserare un ragazzo extracomunitario fino a 18 anni…l’Empoli perché è in serie B no..

Magari non lo tessera neppure il Milano perché comunque lascia lo spazio per la prima squadra…perché il numero totale dei tesserati extracomunitari c’è anche lì…quindi…in tutti i modi è complicatissimo….

 

Quindi gli unici ragazzi minorenni che è possibile tesserare oggi sono i comunitari dai 16 anni in poi.. E’ problematica la gestione burocratica di un tesseramento di un ragazzo straniero?

Allora extracomunitario non si pùò…più quindi parliamo di un comunitario…

 

Da un punto di vista tecnico-amministrativo quali le difficoltà maggiori?

Il tesseramento è già complicato di per sé. Per fare un esempio che ci è capitato l’anno scorso abbiamo fatto, grazie alla nostra Segreteria che come sempre ha lavorato benissimo, siamo stati la prima Società in Italia che ha presentato alla Commissione FIFA il caso del tesseramento di un comunitario sedicenne…la legge entrò in vigore il 1° ottobre 2009 e noi il 2 ottobre 2009 presentammo la richiesta di tesseramento. Bene, la pratica fu iniziata a ottobre e il nulla osta fu possibile solo a febbraio 2010. Questo è un problema importante…non solo per l’Empoli ma per tutti. Una volta fatto il tesseramento la gestione successiva è la stessa di un italiano. L’unico problema che poi viene fuori con i ragazzi stranieri e che, essendo di vari paesi, vengono spesso chiamati nelle varie Nazionali in periodi diversi… La cosa ci fa piacere sia chiaro…e questo dimostra anche la qualità dei nostri ragazzi..però bisognerebbe che la FIFA..l’UEFA o la vcerie Federazioni nazionali avessero un calendario concordato in modo che i ragazzi vadano nelle nazionali negli stessi periodi…altrimenti si rischia, ad esempio, che i due ragzzi uruguaiani ci vanno via per 60 giorni a cavallo tra gennaio e febbraio….

 

….quando c’è il Torneo di Viareggio

Esatto. E quando c’è il sudamericano Under 20. Poi subito dopo ci sarà la seconda fase degli Europei Under 17 e anche lì ci sarà magari qualcuno dei nostri ragazzi…per non parlare poi dell’Africa che ha calendari assurdi…ad esempio un ragazzo della Costa d’Avorio è stato convocato per 15 giorni per giocare una partita in Tanzania…

 

E le spese di viaggio chi le paga in questo caso?

Di solito..le Federazioni Nazionali…

 

…che ve le dovrebbero rimborsare…

…di solito le rimborsano…le federazioni organizzate le rimborsano, le altre…non è scontato

 

Di fronte a questa situazione che cambia anche perché cambiano le regole…quale sarà il “mercato” dell’Empoli nel prossimo futuro rispetto al settore giovanile?

L’Empoli deve rimanere in Italia..nel sud ma anche nel nord..cercando anche di smuovere l’ “zoccolo duro” che c’è in Toscana per la fasce di giocatori più piccoli…mentre nel resto d’Italia per quelli più grandi….ma anche avendo l’occhio vigile su mercati europei dove abbiamo ottimi argomenti…non soldi… da spendere rispetto a società più blasonate

 

Quali sono i paesi europei dove adesso c’è più “mercato” per il settore giovanile?

Allora…se si parla di top clubs…tipo Arsenal, Milan, Inter..ecc..direi l’Olanda,  Spagna e la Francia…dove invece possiamo inserirci anche noi, anche se c’è una concorrenza enorme…è la Svizzera, la Slovacchia, la Repubblica Ceca, la Romania…in questo momento sono i più gettonati perché a livello giovanile stanno facendo ottimi risultati sia come club che come nazionali

 

Ci sono paesi in Europa o nel mondo con i quali è più difficile o più facile l’iter per il tesseramento di un giocatore…per la cittadinanza…?

Gli iter burocratici sono gli stessi. E’ più facile avere a che fare con l’Africa…perché è un continente di esportazione calcistica…le difficoltà maggiori..e questo non lo dico solo io ma lo dicono tutti gli operatori…sono con la Svizzera. Da tre anni ha iniziato un percorso ..che va detto ha dato anche ottimi risultati da un punto di vista calcistico….la Svizzera è Campione Mondiale under 17….e cerca in tutti i modi di non far più uscire nessuno..a volte anche anche con metodi discutibili tipo lasciar sottintendere anche la mancata convocazione in nazionale per chi gioca all’estero…In Svizzera di è puntato molto sulle Società e sono molto bravi in questo…Società di Serie A e Serie B hanno r  Però sul tesseramento sono molto duri

 

Allora…in Europa Andremo verso Est…e fuori dall’Europa andremo da qualche parte?

Sicuramente sì..però vediamo…lì si ritorna al discorso delle regole FIFA. Però..ci potrebbe essere un po’ di Sud America e forse ci potrebbe essere un po’ d’Africa. Vediamo!

 

 

Fabrizio Fioravanti

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