Come abbiamo scritto qualche giorno fa, una delle componenti importanti di ogni campionato è la fortuna. Che lo si voglia ammettere o no. E per fortuna non si deve intendere solo il tiro che si schianta contro un legno o finisce dentro, ma anche la condizione a cui si arriva ad ogni singola partita. Da questo punto di vista la gara di Genova di domenica offre alcuni spunti interessanti, viste le diverse assenze di rilievo a cui dovrà far fronte Juric. E’ sicuramente il reparto offensivo quello più martoriato dove di fatto sarà assente quella che in partenza di stagione sarebbe dovuta essere la coppia d’attacco titolare, ovvero Pavoletti-Pandev. Il livornese è alle prese con un infortunio dal quale sta uscendo ma molto difficilmente riuscirà ad essere dentro per domenica, mentre il macedone (reduce da una bella prova con la sua nazionale) deve scontare ancora un turno di squalifica.

Altre due assenze importanti sono quelle di Gakpè, infortunatosi in nazionale, e del difensore centrale Santiago Gentiletti. Quattro possibili titolari, quattro giocatori di qualità che verranno meno e che non saranno a rinforzare l’assalto del Grifone. Non c’è però da stare per niente tranquilli, il Genoa ha dimostrato di avere una rosa competitiva e di aver tirato fuori dal cilindro dell belle sorprese, a partire dal figlio d’arte Simeone, arrivato dal River Plate. Il Genoa dovrebbe disporsi in campo con il classico 3-4-3, anche qui dando una continuità precisa ad un progetto che Juric sta portando avanti. In porta ci sarà Perin, mentre la difesa a tre, molto muscolare, dovrebbe essere composta da Izzo, Burdisso e Munoz. In mezzo al campo agirà il ritrovato ex azzurro Laxalt sulla sinistra con il veloce Lazovic a fare da suo dirimpettaio, in mezzo dovremmo trovare Veloso e Rincon. Il tridente, con il già citato Simeone verrà composto poi da Rigoni e Ntcham, due che forse non valgono gli assenti ma che sanno il fatto loro.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

1 commento

  1. Oggi una squadra di serie A,che si chiami squadra ha sempre tra le sue fila almeno 24 giocatori che più o meno si equivalgono.Riconoscendo l’importanza di Pavoletti e di Pandev di sicuro chi li sostituirà sarà di certo all’altezza.Dovremo giocare non una partita,ma “la partita” perché in queste quattro partite dobbiamo tirar fuori dei punti….La prestazione in questo momento conta il giusto….sbagliare poco,ma soprattutto mettere in condizione chi deve servire le punte di farlo…..Il pallone deve passare da Saponara….che i difensori facciano i difensori e gli attaccanti gli attaccant….e questo è riferito soprattutto a Pucciarelli,che deve tenere impegnato il suo controllore….i suoi INUTILI rientri a centrocampo servono solo a sfiancarlo…..Che si metta allora un centrocampista in più e si dia più copertura al centrocampo…..A casa mia è l’attaccante che 8 volte su dieci viene rincorso dal difensore e non all’opposto

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