sassuolo_empoli (5)Messo da parte il prezioso pareggio di Cagliari ottenuto in “zona Cesarini”, l’Empoli si rifionda sul campionato attendendo il Sassuolo al Castellani. I neroverdi sono reduci dalla sonante vittoria nel derby emiliano contro il Parma e hanno distanziato gli azzurri di due punti in classifica. Non sarà una partita semplice, perché il Sassuolo ha già dimostrato di essere una squadra quadrata e bella da vedere, con tutte le carte in regola per metterci in difficoltà. All’andata l’Empoli perse 3-1 e non bastò il gol segnato da Croce.

 

Ecco i Più e i Meno di questa prossima sfida. Partiamo con i Meno:

 

1) TRADIZIONE SFAVOREVOLE CONTRO IL SASSUOLO

Il bilancio contro il Sassuolo è storicamente negativo: solo una vittoria ottenuta dagli azzurri al Castellani (il 3-2 della stagione 2008/2009), poi due pareggi e due sconfitte. L’ultimo scontro risale a due stagioni fa in B, quando l’Empoli del neo allenatore Sarri fu battuto a domicilio per 3-0. Si tratta comunque del primo incrocio in A nel nostro stadio.

 

2) L’ATTACCO DEL SASSUOLO

Berardi, Zaza e Sansone: tre giocatori molto pericolosi e, non a caso, nel giro della Nazionale. Il tridente di Di Francesco è mobile, svaria molto sul fronte offensivo e non dà punti di riferimento alle difese avversarie. La nostra dovrà fare molta attenzione, perché ben 21 dei 33 gol totali realizzati dal Sassuolo sono arrivati dai piedi dei tre attaccanti.

 

3) SASSUOLO, SQUADRA CON UNA SUA PRECISA IDENTITÁ

Sistema di gioco a parte, Empoli e Sassuolo sono due squadre per certi versi simili: anche i neroverdi, come gli azzurri, hanno una loro identità ben precisa, che riflette le idee di società e allenatore. Nell’ultima partita contro il Parma l’unico titolare straniero era Taider, e molti dei giocatori in campo giocano assieme da molto tempo, un po’ come l’Empoli di Sarri. Una squadra collaudata che gioca a occhi chiusi.

 

Parliamo ora dei Più:

 

1) LA CAPACITÁ DI SAPER SOFFRIRE

Le ultime due partite non sono state sicuramente le migliori di quest’anno: ma è arrivato comunque un risultato positivo, riacciuffato (come nel caso di Cagliari) quando tutto sembrava perduto. L’Empoli ha dimostrato di saper soffrire e di riuscire a trovare quel gol che, in altre circostanze, è mancato. Segnale forte di una squadra che ci crede sempre e non perde mai la speranza di portare a casa un risultato positivo.

 

2) EMPOLI QUASI SEMPRE A SEGNO NEL GIRONE DI RITORNO

Nelle otto partite del girone di ritorno solo a Palermo l’Empoli non è riuscito a bucare la porta avversaria. Che se ne dica del nostro attacco e della sua prolificità, gli azzurri hanno praticamente sempre segnato, riuscendo così a portare a casa una striscia di sette risultati utili consecutivi. Maccarone è il re di questa mini-statistica e chissà che, dopo tre turni di astinenza, non torni a realizzare un gol dei suoi.

 

3) L’OCCASIONE GIUSTA PER METTERE UNA SERIA IPOTECA SULLA SALVEZZA

Quota 30 punti è stata raggiunta e il divario con Cagliari e Cesena è rimasto immutato. L’Empoli ha l’occasione giusta per mettere altri punti in cascina in vista dell’obiettivo stagionale della salvezza e per arrivare alla sosta col morale alle stelle. Senza contare che un pareggio o una vittoria determinerebbero l’ottavo risultato utile consecutivo, record in Serie A. Incrociando le dita e confidando in noi stessi..

 

Simone Galli

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

2 Commenti

  1. Cavolo come sono cambiate le cose dall’ultimo precedente in casa con il Sassuolo, allora ci demolirono e vinsero meritatamente 3-0 contro un Empoli in piena ricostruzione. Ora invece parliamo di due belle realtà del nostro calcio che hanno due ottimi allenatori appetiti dai migliori club italiani. Sarà un’altra partita spettacolare domenica e speriamo di vendicare la sconfitta dell’andata che ci vide sconfitti per i 15 minuti di autentica follia.

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