empoli - inter (10)Eccoci arrivati al consueto appuntamento con “I Più e i Meno”: stavolta l’Empoli andrà a far visita all’Inter in quella che sarà la partita di chiusura del nostro campionato e quindi, anche con la presente rubrica, ci ritroveremo nella prossima stagione. Dicvevamo, l’avversario degli azzurri saranno i nerazzurri milanesi, reduci dalla sconfitta a Marassi con il Genoa, che ha scalfito le possibilità di ottenere il pass europeo. Alla formazione guidata da Mancini servirà battere l’Empoli e sperare che la Sampdoria perda in casa: impresa davvero quasi da “mission impossible”. Vediamo più da vicino fattori negativi e positivi di questa prossima sfida:

 

1) LA VOGLIA DELL’INTER DI CHIUDERE BENE DAVANTI AL PROPRIO PUBBLICO

Il campionato affrontato dai nerazzurri è stato caratterizzato da alti e bassi, nei quali rientra a pieno titolo il cambio di allenatore. Mancini ha portato una ventata di freschezza all’ambiente ma non è riuscito a risollevarlo come sperava la dirigenza nerazzurra. La partita di domenica può essere l’occasione, per l’Inter, di chiudere con una vittoria la propria stagione.

 

2) L’ATTACCO DELL’INTER

L’Inter è naturalmente una squadra forte, ostica, costruita per lottare per la Champions: l’attacco guidato da Icardi è uno dei punti di forza dei nerazzurri e in zona offensiva ci sono tanti calciatori che possono far male a qualunque difesa. Se il reparto avanzato è in forma, sarà dura respingerlo al mittente.

 

3) AZZURRI SEMPRE SCONFITTI ALL’ULTIMA GIORNATA CON LA SALVEZZA GIÁ IN TASCA

Quella di Milano non sarà una scampagnata, ma l’Empoli potrebbe arrivare all’ultimo appuntamento un po’ scarico, soprattutto dal punto di vista mentale e nervoso. Inoltre, in passato le ultime giornate giocate con la salvezza già acquisita hanno regalato solo sconfitte agli azzurri: in un caso (stagione 97-98 proprio contro l’Inter, 4-1 il punteggio).

 

E passiamo ora ai Più:

 

1) LA DIFESA DELL’INTER

Se da una parte abbiamo tessuto le lodi dell’attacco interista, dall’altra va sottolineato la fragilità di un reparto arretrato che spesso è andato in difficoltà. I nerazzurri hanno subìto ben 45 reti (solo tre in meno degli azzurri) e Ranocchia e compagni hanno spesso dimostrato grossi limiti, soprattutto contro avversari veloci.

 

2) IL “NON C’È NIENTE DA PERDERE” DELL’EMPOLI

Abbiamo detto che gli stimoli potrebbero fare la differenza anche domenica: allo stesso modo, però, l’Empoli è scaricato da ogni tipo di pressione e spesso chi gioca senza pressioni riesce a dare il meglio di sè. Molti giocatori si vorranno mettere in mostra, soprattutto gli attaccanti che giocheranno vista l’assenza sicura di Maccarone.

 

3) LO SGAMBETTO ALL’INTER È GIÁ STATO FATTO

18 gennaio 2004: sono passati ben 11 anni ma il ricordo è indelebile nella mente dei tifosi azzurri. Grazie a una rete di Rocchi al 91′ l’Empoli riuscì nell’impresa di battere l’Inter a domicilio. Una delle perle storiche della nostra squadra, senza dimenticare che l’assist per il gol decisivo fu fatto da un certo Ciccio Tavano. Sperando che il nostro bomber possa essere decisivo anche domenica…

 

Simone Galli

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

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