Parliamo dei Più e Meno della sfida Empoli-Inter, partendo come sempre dai Meno.

1) IL MORALE DELL’INTER

La bella (e sorprendente) vittoria contro la Juventus ha rivitalizzato un ambiente – quello interista – che sembrava a un passo dalla “depressione calcistica” dopo il pessimo esordio in Europa League. Il morale dei nerazzurri è alle stelle e ciò potrebbe rappresentare un ulteriore problema per l’Empoli.

2) L’ATTACCO DELL’INTER

Icardi decise già la partita dello scorso anno al Castellani. Lui è il leader di un reparto ben assortito, sempre pericolosissimo dal primo all’ultimo minuto. De Boer non conta però solo sull’argentino: ha un parco attaccanti di rilievo, uno dei più forti della A.

3) L’ABULICITÁ DEL REPARTO OFFENSIVO AZZURRO

Nelle prime gare di campionato l’Empoli ha collezionato una vittoria e un pareggio. Ma le reti azzurre sono venute attraverso calcio piazzato e realizzate da due difensori, Bellusci e Costa. L’attacco ancora deve ingranare, tant’è che tutti gli interpreti sono ancora a secco di reti.

Passiamo invece ai Più.

1) UNA DIFESA RITROVATA

Contro il Torino la retroguardia azzurra ha retto bene l’urto, ha saputo soffrire e ricompattarsi quando necessario. I quattro della linea difensiva hanno giocato una partita accorta e anche il subentrante Barba ha giocato come ai suoi livelli migliori. Un buon viatico per affrontare un attacco devastante come quello azzurro.

2) L’INTER POTREBBE SOFFRIRE LA NOSTRA FRESCHEZZA

Sulla carta non c’è essere partita, ma se l’Empoli vorrà far sua la posta in palio dovrà mettere in campo la grinta e la freschezza giusta. Contro un’Inter forte fisicamente e tecnicamente l’aspetto atletico potrebbe essere decisivo per domare gli avversari.

3) LA DIFESA DELL’INTER CONTRO LE “PICCOLE”

L’Inter ha sempre preso gol nelle prime partite di campionato. Con il ChievoVerona, in Pescara e il Palermo (senza considerare l’Hapoel Be’er Sheva in Europa League) la difesa nerazzurra è stata perforata in ben 4 circostanze, ed è riuscita a portare a casa solo una vittoria e un pareggio. Un bottino assai magro con avversari sulla carta superabili per gli uomini di De Boer.

 

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

6 Commenti

  1. L’Inter soffre di concentrazione contro le piccole, preparare la partita contro la Juventus è facile, farlo contro squadre sconosciute o di scarso valore, molto meno. Per me mostreranno la loro vera natura! …. E poi a detta dei tifosi hanno già vinto lo scudetto

    • Manca Banega, 3 partite in 1 settimana per loro sono troppe, dovranno fare turnover. ..
      Crederci un obbligo, non provarci un delitto!

  2. Ci vorrà una grande prova di tutti ma soprattutto sarà fondamentale una prestazione maiuscola da parte dei nostri terzini e dei nostri centrocampisti.

    I pericoli dell’Inter spesso arrivano da li, dove Candreva e Perisic sono decisamente degli ottimi esterni per il campionato italiano.

    Le nostre mezzali dovranno aiutare spesso i terzini nel ripiegare sugli esterni che fortunatamente non avranno lo sfogo per l’ottimo tiratore Banega e quindi insisteranno per vie laterali o andranno di possesso estremo. Dunque ci vorrà pazienza ed estrema attenzione sugli esterni.

    Joao Mario è un giocatore di per se non pericoloso perché non rischia quasi mai la giocata ma è un ottimo gestore di palloni per cui non andrà pressato molto. Medel e Kondogbia invece hanno sempre l’errore in canna.

    Non so chi giocherà di noi in mezzo al campo ma se dovesse giocare Dioussè, sarà per lui la prova del 9, contro gli incontristi e abili pressatori quali Joao Mario, Medel e Kondogbia. E sappiamo che quando Assane è pressato ogni tanto la combina.

    E poi speriamo nel risveglio di Saponara auspicandoci che contro una grande (ricordo che ancora non abbiamo giocato contro una big) ritrovi la motivazione e di conseguenza le prestazioni del campione del quale ci siamo innamorati.

    E’ chiaro che abbiamo pochissime possibilità, ma saremo al vostro fianco perché fondamentalmente ci crediamo.
    Forza ragazzi!

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