E il Gallipoli è matematicamente retrocesso in LegaPro

 

Il Padova ha superato l’Ascoli per 3-1 e si rimette in corsa per la salvezza che adesso è diventata davvero una bagarre con moltissime squadre coinvolte. Per un gioco di scontri diretti e classifica avulsa i salentini del Gallipoli sono matematicamente retrocessi in Prima Divisione Lega Pro.

 

PADOVA-ASCOLI    3-1

Un minuto di silenzio per ricordare i due alpini italiani morti in Afghanistan, poi Brighi dà inizio alle ostilità. Il Padova parte subito bene in avanti rendendosi pericoloso con Cuffa e Bonaventura, ma sbaglia in difesa con Faìsca concedendo gran spazio agli avversari. Intanto dalla Fattori si alza in coro “Maurizio Coppola, Maurizio Coppola facci un gol”, per onorare la presenza in curva dell’eroe biancoscudato della serie A. L’occasione più clamorosa arriva al 18′ quando Soncin dalla linea di fondo la mette centrale per Bonaventura.

La palla va in rete ma il guardalinee segnala che la palla era in out al momento del cross. Un minuto dopo altra ghiotta occasione per i biancoscudati: incursione sulla destra di Darmian che serve ancora una volta Bonaventura, ma Guarna ci arriva. Non c’è due senza tre, ed è buona la terza. Vantaggiato pennella un buon assist per Soncin (l’ex di turno) che poi fa tutto da solo, avanza, si accentra e tira un bolide che passa sotto le braccia del portiere. Il Padova non cede il passo e con Bonaventura prima e con Vantaggiato poi, va vicinissimo al raddoppio. Sostenuto a gran voce dalla curva (che in settimana nel corso di una riunione ha deciso di non contestare più la squadra ma di supportarla fino alla fine) il Padova cala un po’ il ritmo ma non molla la presa. L’Ascoli gioca rilassato ma non arrendevole, offrendo spunti di gioco e corridoi liberi ai biancoscudati, ma portandosi comunque a sprazzi in area avversaria seppur senza troppa convinzione.

La formazione di Sabatini appare più determinata e propositiva del solito, ma sbaglia anche molto in fase d’attacco. Non sbaglia però Vantaggiato al 46′ a siglare di testa il 2-0, imbeccato da un Soncin in grande spolvero. Nella ripresa ancora forcing del Padova e qualche timida comparsa dell’Ascoli che, già salvo e senza più nulla da chiedere al campionato, non ha certo messo in campo grinta ed energia. Lo dimostra anche al 15’quando Bernacci, imbeccato da Sommese, bruciando Cesar (colpevolissimo) si porta a tu per tu con Agliardi, ma calcia piano e Agliardi lo devia in angolo di piede. Al 28′ ripartenza del Padova, Cuffa appoggia per Italiano che dai venti metri sgancia una delle sue bombe, che mancavano da troppo tempo e mette in rete il 3-0, e regala il pallone alla tribuna. Pochi minuti dopo, al 33′ Bernacci di testa accorcia le distanze. La Remuntada del Padova ha avuto inizio.

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