Prossima avversaria dell’Empoli sarà l’Ascoli, la gara si giocgerà in tasferta, e come tradizione del nostro sito, ci soffermeremo dunque non sulla squadra ma sulla città che ci andrà ad ospitare.

stemma città di Ascoli

La città ha veramente molto da offrire ai suoi visitatori: è una della più belle città italiane caratterizzata dall’armoniosità delle forme architettoniche.

 

Costruita quasi del tutto in travertino, questo materiale venne impiegato per la costruzione delle abitazioni, dei palazzi e delle chiese.

Una delle prime cose che si notano appena si arriva ad Ascoli Piceno è sicuramente la Piazza del Popolo, costruita in stile rinascimentale, costituisce il centro culturale della città.

Sulla piazza si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo e la Chiesa di San Francesco. Quest’ultima venne iniziata nel 1258 in stile gotico e fu completata tra il XV e XVI secolo con il coronamento a cupola. Da notare lo splendido portale gotico in travertino decorato da colonnine e nodi.

Il Palazzo dei Capitani, fu nel corso dei secoli residenza storica del Capitano del Popolo, del Podestà, degli Anziani e dei Governatori Pontefici.

Nicola Filotesio, nel 1520 realizzò questo palazzo che si presenta agli occhi del visitatore come un edificio compatto dominato da una torre gentilizia che oggi funge da campanile.

In seguito all’incendio del 1535 il palazzo venne totalmente ristrutturato: nel corso dei lavori sono stati scoperti resti di edifici di epoca romana e medievale.

Si prosegue per la splendida Piazza Arringo sulla quale si affacciano la Cattedrale di S. Emidio, costruita nell’XI sec.; il Palazzo Comunale detto dell’Arrigo, che oggi è sede comunale e ospita la Pinacoteca Civica; il notevole Battistero ottagonale del XIII sec.; il Palazzo Episcopio costruito da due corpi distinti, il primo costruito nel XV sec. e il secondo nel ‘700. Nella stessa piazza da notare anche il Palazzo Roverella.

In Piazza Ventidio Basso possiamo ammirare: la Chiesa dedicata ai Ss. Vincenzo e Anastasio, in stile romanico completata nel XIV secolo, e la Chiesa di S. Pietro Martire eretta secondo i dettami stilistici del Gotico tra il XIII e XIV secolo.

Ascoli Piceno è anche conosciuta come la città delle “cento torri”: delle originali oggi ne rimangono alcune di pregevole fattura come la torre Ercolani eretta nel XII secolo.

Ad Ascoli sono presenti diverse opere del Barocco italiano, tra quelle da non perdere c’è sicuramente la chiesa di S. Pietro Martire, che fu realizzata su disegni di Giuseppe Giosafatti che nel progetto originale aveva previsto otto altari. Oggi è visibile quello dedicato alla Madonna del Rosario decorato interamente in marmi policromi.

 

Tappa obbligatoria una volta nella città Picena è Piazza del Popolo, costruita in stile rinascimentale, costituisce il centro culturale della città.

Sulla piazza si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo e la Chiesa di San Francesco. Quest’ultima venne iniziata nel 1258 in stile gotico e fu completata tra il XV e XVI secolo con il coronamento a cupola. Da notare lo splendido portale gotico in travertino decorato da colonnine e nodi.

 

Una volta finito il consueto giro turistico, come sempre, consigliamo un buon ristorante tipico. Ad Ascoli, indubbiamente, si deve andare in Piazza del Popolo al ristorante “TORNASSACCO“, li si puo gustare il tipico fritto ascolano, fra cui, su tutto spiccano le classiche olive.

E’ adesso tempo di stadio, e quindi ci soffermiamo a parlare dell’impianto che ci andrà ad ospitare, lo stadio ” Cino e Lillo DEl Duca”.

La costruzione dello stadio Del Duca, su progetto di Costantino Rozzi, iniziò nel 1955 per conto dell’amministrazione comunale di Ascoli Piceno. L’impianto fu inaugurato nel 1962 con un incontro fra le rappresentative dilettantistiche di Italia e Inghilterra.

Nel 1974, con la promozione dell’Ascoli in Seri A, lo stadio fu sottoposto a lavori di ampliamento che portarono la capienza a 40.000 posti, risultando tra i primi impianti dell’intero panorama nazionale.  Nel corso degli anni tale capienza è stata ridotta prima a 28.000 (anni ’90), poi a 24.058 (agosto 2005) e infine a 20.550 posti.

L’impianto ascolano ha ospitato partite di rilievo, come Italia-Portogallo (2-0, 3 aprile 1985), e vari spareggi di campionato, come quello della stagione 1991-92 fra il Taranto e la Casertana per evitare la retrocessione in C1. Il più recente, Chieti-Catanzaro, ha decretato il ritorno in B dei calabresi.

La stagione 2005-06 ha visto il ritorno dell’Ascoli in Serie A, il rifacimento del manto erboso, e l’applicazione dello stemma della società sul fondo dell’ex pista di atletica che circonda il campo di gioco.

Dopo gli scontri di Catania del 2 febbraio 2007 anche il Del Duca è stato interessato da modifiche strutturali volte a migliorarne il livello di sicurezza. Sono stati posizionati tornelli all’entrata e una rete di telecamer. I lavori hanno anche offerto l’occasione per rinnovare la verniciatura dei gradoni e delle ringhiere. Tali modifiche hanno lasciato inalterata la struttura complessiva, ma hanno contribuito al ringiovanimento anche estetico dell’impianto.

 

Questi tutti i precedenti al “DEl Duca” tra Ascoli ed Empoli:

 

61-62     C     1-0     80′ Barchiesi

68-69     C     1-1     86′ Zeli, 88′ Pezzato

69-70     C     1-0     7′ Scichillone

70-71     C     1-0     25′ Pagani

71-72     C     1-1     57′ Bonetti, 73′ Pagani

85-86     B     0-0

86-87     A     0-1     54′ Zennaro

87-88     A     2-0     61′ Scarafoni, 84′ Casagrande

04-05     B     1-1     4′ Almiron, 50′ Capparella

05-06     A     3-1     37′ Ferrante, 45′ Almiron, 70′ Bjelanovic, 77′ Domizzi

06-07     A     0-1     7′ Busce’

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