Di Gabriele Guastella

 

Claudia Schiffer in una recente pubblicità per una nota casa costruttrice di automobili ha preso in “giro” (tra virgolette si intende, ndr) il popolo tedesco definendolo di poco humour (magari come sono gli italiani visto che lo spot era proprio per il mercato italico, ndr) ma serissimo nella costruzione di auto… beh, potremmo e dovremmo aggiungere che in campo automotive noi italiani, oltre ad esser “barzellettari”, abbiamo fatto scuola a tutti; poi, certo, sappiamo cosa i nostri manager hanno pastrocchiato negli ultimi anni, regalando i geni del settore a mezzo mondo e a case costruttrici non italiane; e soprattutto valorizzando gli altri e non le nostre cose. Regalando anni di ricerche e scoperte innovative… ma questo è un altro discorso, o forse è lo stesso chissà…

 

Joaquim Low Ct della Germania Campione del Mondo L’ho presa larga questa volta per arrivare a far capire che il calcio spesso di questi tempi è lo specchio fedele di quello che facciamo fuori dal calcio, cioè se si copiano gli esempi sbagliati alla fine i risultati sono gli stessi medesimi… cioè scadenti. Arrivo al punto.

 

Quando nel 2009 l’Italia Under 21 di Pierluigi Casiraghi in semifinale dominava la Germania schiacciandola nella propria area di rigore per quasi una partita intera, in quella Germania c’erano sette (dico sette!) attuali Campioni del Mondo, quelli che ieri, domenica 13 luglio, hanno scritto una pagina storica del calcio tedesco vincendo la quarta Coppa del Mondo (anche se a me personalmente piace ricordare e sottolineare che è il primo successo da Germania unita dopo i tre successi della Germania Ovest, ndr). Per maggiore informazione, e per cercare di rendere più partecipato questo pezzo, anche magari a chi non fosse a conoscenza di quel match, vado ad estrapolare la formazione tedesca ed in grassetto a mettere in risalto i campioni del mondo di oggi: Neuer; Beck, BoatengHowedes, Boenisch; Johnson, CastroAogo, Marin; Ozil, Dejagah; A disposizione: Fromlowitz Sippel, Ebert, Khedira, Wagner, Hummels, Schwabb, Grote, Adlung, Ben Hatira, Schmelzer ed Ede. Era il gruppo dei classe 1987-’88, allenato dal CT Hrubesch. A questo gruppo d’oro vanno aggiunti gli altri giovani che sono arrivati dopo e che la Germania ha avuto il coraggio di inserire in squadra, e ai quali ha dato fiducia per costruire il trionfo di oggi; parlo dei classe ’89 Zieler, Muller e Reus, dei ’90 Kroos e Schurrle, del classe ’91 Kramer, dei ’92 Durm e Goetze, del ’93 Draxler e di un ’94 Ginter (vedi ultima foto in basso, ndr). Cioè capiamoci: in Italia ci stropicciamo gli occhi perchè Rugani (secondo molti, ma non secondo gli sportivi empolesi, ndr) ha fatto bene in Serie B, e lo farà anche in Serie A, ed un suo pari età tedesco è Campione del Mondo con la propria nazionale (e mi dicono i ben informati che ci sono altri tedeschi della stessa età già pronti per il calcio di altissimo livello, ndr). Poi se guardiamo bene è un classe ’92, Goetze (foto sotto a destra, ndr), a regalare alla propria nazione la Coppa del Mondo, quella coppa che i tedeschi aspettavano di vincere da 24 anni, e che svariate volte hanno sfiorato tra semifinali (una con noi nel 2006!) e finali perse.Mario Goetze, suo il gol che ha dato la Coppa del Mondo ai tedeschi

 

Se dal 1954 ad oggi la Germania nel calcio è sempre stata nei Mondiali tra le migliori otto del mondo (vincendo quattro volte la coppa e raggiungendo otto volte la finale, ndr) significa che la loro è programmazione vincente. Quella che abbiamo saputo fare anche noi nella nostra storia, mancando però in continuità, perdendoci clamorosamente in questi ultimi dieci anni; e il successo del 2006 non inganni, è frutto del lavoro precedente, degli anni ’90; in quella nazionale c’erano i risultati di un ottimo lavoro, di un’altra epoca però: c’erano i Totti, i Pirlo, i Del Piero, i Toni e i Gilardino, tanto per fare dei nomi, c’erano gli anni ’70 come anni di nascita, le scuole calcio degli anni ’80 e le esperienze sul campo degli anni ’90.

Torniamo a quella semifinale stradominata contro i tedeschi e persa con tanta sfortuna e senza merito. E prendiamo come esempio la nostra formazione. La ricordo bene, e ricordo che, seduto davanti alla tv, pensavo che avremmo potuto bissare presto la Coppa del Mondo, salire ancora sul tetto del pianeta calcistico di lì a qualche anno, magari dopo la Spagna che già aveva un ciclo aperto e che già faceva faville (avevamo perso proprio l’anno prima l’Europeo ma eravamo sempre noi i Campioni del Mondo in carica, ndr). Ecco quell’Italia con il CT Casiraghi. Sempre in neretto gli attuali giocatori in Nazionale A. Consigli; Andreolli, Motta, Bocchetti, Criscito; il compianto Morosini, Cigarini, Candreva; Balotelli, Acquafresca, Giovinco; A disposizione: Sirigu, Seculin, Marzoratti (che era in forza nel nostro Empoli, ndr), Ranocchia, Pisano, Dessena, Poli, Cerci, Abate, Paloschi. Sono cinque, ma mentre nel caso dei tedeschi sono sempre rimasti tutti sulla cresta dell’onda, i nostri ad eccezione di Balotelli e Abate (rilanciato in Serie A proprio dall’Empoli e preso maturato dal Milan, ndr), sono scivolati in basso e riemersi tra mille difficoltà; Candreva girovagando tra Livorno, Parma e Cesena, con anche una parentesi alla Juventus che non gli ha mai dato piena fiducia, Cerci che a Roma ha visto il campo con il binocolo per poi esplodere a Firenze ma soprattutto in questi ultimi due campionati con la maglia del Torino; l’estremo difensore Sirigu è esploso definitivamente solo in Francia… al Paris Saint Germain, cioè l’attuale massimo del calcio transalpino. Nel frattempo i tedeschi hanno maturato esperienze infinite in Bundesliga e in ambito internazionale tutti o quasi con i club teutonici, mentre molti dei nostri si sono ritrovati neanche titolari in Serie B, preferiti dai loro presidenti spesso a nomi esotici provenienti dall’estero ma che poi sul campo hanno finito per bruciare i soldi dei club e le carriere dei nostri talenti.

 

Matias Ginter, un classe '94 campione del mondo con la GermaniaQuando i tedeschi nel 2000 hanno toccato il loro punto più basso uscendo con tre sconfitte su tre dagli europei (e perdendo con tre gol di scarto anche dalle “riserve” del Portogallo, tra l’altro già qualificato ai turni successivi, ndr) in Germania scattò il periodo di ricostruzione. Con coraggio si rivide tutta l’organizzazione, con coraggio si fecero scelte dolorose e lì per lì anche molto forti e dure. Con coraggio si riavviò un nuovo programma di ricostruzione dando fiducia al nuovo che avanzava, o che poteva avanzare. Nuove strutture, quali stadi e centri sportivi. L’obbligo per i club di prima e seconda divisione nazionale (le nostre Serie A e Serie B, ndr) della realizzazione di strutture ricettive atte alla crescita dei ragazzi dal punto di vista intellettuale (centri scuola, ndr) e sportivo (calcistico si intende, ndr). Ad Empoli almeno in questo non restiamo sbalorditi, lo facciamo da decenni… ma nel resto d’Italia, tolte poche eccezioni “gemelle”, ci sono molte bocche aperte per lo stupore. Ecco quel coraggio che ha avuto la Germania, che ha permesso loro di riempire gli stadi tutte le domeniche di famiglie intere, e le sedi dei club di trofei dei grandi e dei baby,  quello stesso coraggio lo deve dimostrare adesso l’Italia… per il proprio futuro calcistico, e per la propria storia. Perchè se la Germania con la programmazione tipica tedesca ha vinto quattro titoli mondiali, e l’Italia, con la nostra tipica fantasia ed in particolari momenti anche con la programmazione, ha saputo vincere lo stesso numero di titoli… beh, allora significa che abbiamo un potenziale importante e che è nostro dovere fare di più, molto di più…

 

Intanto chapeau alla Germania del CT Low…

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11 Commenti

  1. Finalmente sono finiti i ruzzini. Germania Argentina Isole Tonga, chi se ne ….. Oggi comincia la storia che conta

  2. Cosa hanno i tedeschi più di noi? innanzitutto sono atleti e ho detto tutto, i nostri vivono a 1 metro da terra e stanno troppo sulle copertine patinate delle riviste e non per meriti sportivi!!! La Germania ha si vinto il mondiale, ma solo perchè l’Argentina non ha avuto la forza di segnare!!!! Non s’illuda nessuno e guardatevi la partita della Germania con il Ghana e Algeria, quelle sono lo specchio di un mondiale mediocre, dove anche i panzer sono apparsi quel che sono!!!!

    • hanno una cultura del lavoro e dell’impegno mentre noi italiani prima divertimento e,se avanza tempo,il lavoro ….ma meglio ancora,se lo fà qualcun’altro.

  3. germania campione del mondo perché palacio ha sbagliato un gol davanti alla porta a pochi minuti dalla fine.

    altrimenti Low sarebbe stato il solito perdente e la germania la solita germania che non sa vincere.

  4. Sicuramente la Germania sta attraversando un bel momento….ma quest’anno il Mondiale è stato abbastanza mediocre e per fare bene all’Italia bastava davvero poco in più….ma il calcio Italiano è allo sbando, nessuno prende una iniziativa,nessuno crede nei giovani ed i risultati sono questi….
    In molti dovrebbero prendere spunto dall’Empoli!!

  5. Tante parole, ma poi in fondo la differenza è che loro hanno delle leggi e delle regole che rispettano e sono un grande paese, noi invece abbiamo leggi e regole che non vengono rispettate, e chi le rispetta è considerato un coglione, e soprattutto facciamo tante chiacchere e pochi fatti.

  6. Tutto vero,magari l’Argentina meritava di più ma è il movimento tedesco che in questi anni sta avendo grande successo con la nazionale e il Bayern(e non dimentichiamoci che 2 anni fa la finale di Champions è stata Bayern-Borussia).Anche io sono per il rinnovamento con la costruzione di stadi e strutture per la crescita dei giovani,ma i soldi sono pochi e quei pochi si preferiscono spendere per calciatori stranieri(Napoli 7 milioni per Koulibaly e non riscatta Izzo dell’Avellino che ha fatto un grande campionato in B,punta su Rafael e Andujar mentre Sepe(miglior portiere della scorsa serie B) lo manda ancora a giocare),Inter 10mln per Mvila quando poteva puntare su Crisetig prodotto nerazzurro e anch’egli protagonista l’anno scorso nel Crotone,Juve 20 milioni per Morata e lascia sfuggire Immobile capocannoniere dello scorso campionato per 10mln…Poi se ne vengono i giovani non vengono fatti giocare e bisogna formare le squadre B…ma andate a zappare,sempre pronti a favorire le grandi squadre che per marketing e incompetenza non puntano sui proprio giovani e così si penalizzano piccole società che invece si fanno un mazzo tanto con poche possibilità economiche per stare a certi livelli.Perciò io sono sempre più orgoglioso di tifare Empoli,15 GIOCATORI DELLA ROSA CHE HA CONQUISTATO LA SERIE A SONO CRESCIUTI NEL NOSTRO SETTORE GIOVANILE,EMPOLI ISOLA FELICE IN UN CALCIO MALATO!

  7. Anche se avesse vinto l’Argentina sarebbe stato comunque l’ennesimo piazzamento fra le prime quattro di una competizione, cosa che le accade da 8 anni, Europei compresi… Io ci farei la firma ad arrivare sempre fra le prime 4, prima o poi vinci. Ha vinto la squadra che ha lavora meglio con i giovani, c’è poco da dire. Anche l’Olanda ha fatto un lavoro simile. Se non cambia qualcosa a livello federale da noi la vedo dura. L’altro giorno leggevo un’intervista a Donati, fino all’anno scorso un Under 21 dell’Inter, che è andato a giocare nel Bayer Leverkusen. Si meravigliava che, nonostante l’età, avesse giocato molte partite e da titolare, in una squadra che ha lottato anche per la Champions… All’Inter non aveva spazio, giocava Nagatomo, pensa te…

  8. Per caso girovagando su internet mi sono imbattuta in questo articolo (a parte complimenti per il sito) il pezzo che avete scritto bisognerebbe farlo leggere ai governanti del calcio. Sacrosante parole, sacrosante verità… bravi!

  9. Empoli,15 GIOCATORI DELLA ROSA CHE HA CONQUISTATO LA SERIE A e SONO CRESCIUTI NEL NOSTRO SETTORE GIOVANILE,EMPOLI ISOLA FELICE IN UN CALCIO MALATO!

    Francesco da Napoli ….

    Concordo …. avrei scritto le stesse parole !

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