Sbandierata tifosi in occasione di Varese-Padova

A cura di ClAlf

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Gruppo principale: Blood Honour ‘98

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Altri Gruppi: Sette Laghi, Calcinate Group, Ispra Alcoolica, Fulkitt Caidate ‘85, Stirati delle Bettole, Orgoglio Varesino, Front Varese 1910, Arditi Varese 2012 (il gruppo segue anche e soprattutto il basket), Barely Legal, Gruppo Ansia 2010, Marty C’è Varese, Lonate C’è 1998, Nel nome di Varese, Il Coca C’è Angera Biancorossa, Demenza C’è, Bizzozero presente.

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Politica: Dichiaratamente di estrema destra

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Settore: Curva Nord “Peo Maroso”

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Sito Internet: http://orgogliovaresino.blogspot.com

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Amicizie: Inter: forte legame, soprattutto coi Viking; in Cossatese-Varese 2005/06 esposta la scritta “Interisti condannati, dove sono prove e filmati?”, in riferimento alle diffide inflitte a ultras interisti per gli ululati razzisti a Zoro del Messina, in un Messina-Inter del novembre 2005. Numerosi scambi di visite e aiuti reciproci negli ultimi anni. Striscione “C.N. 69” interista presente in Varese-Samp, ritorno Finale Playoff di B 11/12; a Genova, solita Finale; in Varese-Verona, andata Semifinale Playoff per la A 2011/12 e al ritorno a Verona. Visita interista in Varese-Nocerina 11/12, con le pezze “La Milano da Bere” e “F.C. Inter Antisocial Crew”. Saronno: forte legame con quelli del Fronte Ribelle Saronno. Pezza “Saronno Estrema” presente in Varese-Sampdoria Finale Playoff per la A 2011/12. Pro Vercelli: più che altro in chiave anti-Novara. In Varese-Verona di quest’anno esposta la pezza “Old Style” dei vercellesi. Prima c’era una solida base, comunque, per far durare l’amicizia.

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Ex-gemellaggi: Spezia: un tempo c’era un vero e proprio gemellaggio, nonostante le diverse vedute politiche, rotto alcuni anni fa. Lecco: c’era un gemellaggio, nato per la rivalità comune coi comaschi.

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Buoni rapporti: Paganese, Arezzo: vecchio feeling.

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Sbandierata tifosi in occasione di Varese-PadovaRivalità: Verona: da sempre tra i due gruppi non corre non sangue, ma la rivalità si è accentuata piuttosto di recente, ed è alquanto sentita, specie dopo gli ultimi episodi. In Varese-Verona, Semifinale d’andata Playoff per la A dell’anno scorso, la presenza degli interisti tra le fila varesine surriscalda gli animi e si sprecano i cori ostili tra i due gruppi. Como: rivalità sentitissima, un odio che va oltre il calcio, potrebbe sfociare ovunque e durerà per sempre; nell’ottobre ’98, fuori dal “F.Ossola” ci furono diversi scontri tra le due tifoserie e la polizia, con le vie intorno allo stadio che vennero messe a ferro e fuoco per circa un’ora, danni ingenti, anche alle auto parcheggiate. Bilancio: 20 i feriti tra cui 8 agenti, tutti finiti al pronto soccorso. Una 15ina di persone furono portate in Questura in serata, arresti e diffide da entrambe le parti. Nel 90/91 le due tifoserie si affrontarono a bastonate in campo a Varese. In passato rubati ai comaschi gli striscioni “Fossa Lariana sez. Liguria”, esposto in Varese-Fano 90/91, e “Ultras”, esposto in Varese-Como 80/81; significativo lo striscione dei lariani in Como-Varese 98/99: “Varese: una tifoseria senza gloria per una città senza storia”. Mentre in Varese-Como, Coppa Italia 08/09, i locali esposero lo striscione “Pur di evitare il varesino sei fuggito a Piombino!!”. Casale: in Piemonte i Boys Varese si impossessarono dello striscione “F.L. Liguria” ai danni dei casalesi che l’avevano preso a loro volta ai comaschi, esposto la domenica dopo col Fano, come sopra detto. Pro Sesto: nel 90/91 a Sesto San Giovanni esposto lo striscione rubato “Viking” dei sestesi. Pro Patria: rivalità di campanile; scontri a Busto Arsizio nel pregara nel 2002/03. Livorno: nasce da ideologie politiche diametralmente opposte; ai livornesi rubarono lo striscione “Genova”, esposto in Varese-Como 98/99; in un Varese-Livorno 2001/02 i varesini esposero lo striscione “Odio e disprezzo la vostra fede, di sangue e onore la nostra sete”; per contro i livornesi, nella stessa gara, esposero la scritta “9-9-01, Varese: molto Blood, poco Honour”. Milan: in chiave pro-Inter; nel 1982 i milanisti, nel loro secondo anno di Serie B, occuparono la Nord varesina e fuori dallo stadio scoppiarono incidenti furibondi. Mantova: vari scontri, come nel 97/98, stagione in cui, in Mantova-Varese, venne esposto lo striscione di un club mantovano. Alessandria: vecchia rivalità, politica e di campanile; i piemontesi, in Alessandria-Varese, Serie D 05/06, esposero lo striscione “Noi Che Guevara voi che merde”. Cremonese: rivalità vecchia, scontri violenti in campo, botte da orbi nel giugno 2010 a Varese, nella Finale di ritorno dei Playoff per la B. Atalanta: nel gennaio del 2011, nel post-partita di Atalanta-Varese, due tifosi varesini sono stati colpiti con calci e pugni da 4 ultras dell’Atalanta, per fortuna senza gravi conseguenze, mentre stavano andando verso la loro macchina. Novara: rivalità perlopiù di campanile, ma molto sentita, che va oltre il calcio. Modena: in passato a livello politico, ma non solo. Legnano: nel ’90, anno della promozione dalla C2 alla C1, i Boys a Legnano occuparono letteralmente la curva locale. Pisa: più che altro per idee politiche contrapposte. Carrarese: rubato in passato il bandierone “CUIT” (Commando Ultrà Indian Trips), esposto in Pro Sesto-Varese 96/97. Genoa: non corre buon sangue per le diverse idee politiche e per amicizie e gemellaggi contrapposti, anche se non s’incontrano da tantissimo tempo. Empoli: diverse idee politiche; negli anni 80-primi anni 90 il gemellaggio coi comaschi era anche in ottica anti-Varese. All’ultima giornata della stagione 90/91 (C1/A) gravi incidenti a Empoli, coi varesini che approfittarono del luna-park per agire quasi indisturbati. Vicenza: in Varese-Vicenza 90/91 esposto lo striscione “Vicentini ebrei”. Ticino: rubato ai vicini svizzeri lo striscione “Orda Balorda”, esposto in Varese-Pisa 2003/04. Sampdoria: rivalità derivante quasi esclusivamente dalla Finale Playoff per la A persa dell’anno scorso, in cui i doriani, a Genova, esposero lo striscione “L’Armata Blucerchiata ti fa paura A.S. Varese hai pianto in questura”. Brescia: rivalità vecchissima; striscione “Ultras” dei bresciani, molto probabilmente rubato, esposto in Varese-Brescia 80/81.

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Gruppi scomparsi: Commando Ultrà, Gioventù Biancorossa (gruppo scioltosi nel marzo 2012 che seguiva il basket, solo alcune volte il calcio), Fighters, Boys Varese, Irriducibili, Viking, Varese Front, Bulldog, Girls Ultrà, Campari Group, Panthers, Scossi, Ultras, Bolis Group, Front ’91, Vecchia Guardia, Prealpi Biancorosse, Seve Group, Erotik Group, Armata Biancorossa, B.H. Ragazze, Skins, Giovani Biancorossi Gazzada, Centro, Gruppo Comodo, Bots, Ragazzi della Galleria, Gruppo Besano.

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Cenni storici: Il primo vero gruppo ultras, i Boys, nasce nel ’74, da una scissione dei Giovani Biancorossi Gazzada; resteranno alla guida della curva per 27 anni, accompagnando la squadra dal quasi fallimento dell’88 alla caduta nei dilettanti nel ’93, fino al ritorno in C1 nel 97/98. Intanto, nel 1990, nascono i Viking, gruppo in ottimi rapporti coi Boys: hanno una cassa comune, fanno gli stessi cori, anche se i Viking hanno una sua autonomia decisionale. L’inizio del nuovo millennio vede l’uscita di scena dei Boys. Dopo qualche mese di forzata convivenza in curva, il gruppo schierato dei “Blood & Honour” (letteralmente, in inglese, “sangue e onore”), nato nel 1998, ha la meglio dopo un duro scontro interno. I Boys lasciano così il timone e la curva si ritrova semideserta e senza una vera guida. I Blood & Honour si danno da fare ma, numericamente ridotti a poche decine e isolati dal resto della tifoseria a causa del loro estremismo, possono contribuire ben poco alla rinascita del tifo varesino. Nel 2001/02 il gruppo mette in atto una forte contestazione contro l’ingaggio del franco-marocchino Mohamed Benhassen, che sfocia nell’aggressione allo stesso, al fratello minore e poi, al ritorno da una trasferta, al portiere camerunese Joel Eboue. Nella stessa stagione, nell’intento di favorire l’afflusso del pubblico al ”Franco Ossola”, viene introdotta dalla società una formula di abbonamento a prezzi popolarissimi in ogni settore; per la curva bastano 15.000 £. per tutta la stagione, ma non si riesce a riportare entusiasmo e tifosi. Esperimento che verrà riproposto anche nelle stagioni a venire. Così sarà infatti nel 2003/04, quando la società mette gli abbonamenti per la curva a 35 €., ma le presenze difficilmente superano quota mille, con solo 176 paganti nell’ultima gara contro la Reggiana. All’inizio del campionato 2002/03, una 15ina di ragazzi si posizionano, in curva, a debita distanza dal gruppo guida, dietro lo striscione “Irriducibili”, facendo nascere subito tensioni, smorzate poi da successivi chiarimenti, che spingono i due gruppi, dopo alcune trasferte non effettuate, a trovare un accordo e un certo equilibrio, cercando di unire gli intenti per un rilancio della tifoseria, certo non favorito  dall’andamento della squadra. La stagione è caratterizzata da diversi incidenti. Il fallimento del 2004 spedisce il Varese in Eccellenza, contraccolpo pesante per ciò che è rimasto della tifoseria. Nel 2005, col ripescaggio in Serie D, dopo il 2° posto in Eccellenza e la sconfitta nei Playoff con la Tritium, la tifoseria prende nuova linfa grazie anche al buon campionato della squadra guidata da Mangia, ora tecnico dell’Under 21 italiana, che si porta in testa da subito riaccendendo sopiti entusiasmi. Nell’aprile 2006 la tifoseria “invade” Sesto Calende per festeggiare la seconda promozione nel giro di un anno. Sulla scia di questi risultati positivi nasce un nuovo club, fondato da vecchi esponenti “Boys” navigati: il “Gruppo Comodo”, una via di mezzo tra un club e un gruppo ultrà; tifo non violento ma intimidatorio, qualora servisse si scomodano in un attimo. Il resto è storia recente, col Varese che, con Sannino alla guida, nel giro di due anni, fra il 2008 e il 2010, passa dalla 2^ Divisione (la vecchia C2) alla B, e che, sull’onda dell’entusiasmo, sfiora la Serie A, battuto nella Semifinale Playoff da Padova (1-0, 3-3), sospinto anche da un pubblico finalmente numeroso. Meno entusiasmo lo scorso anno, almeno all’inizio, poi al temine dell’annata arriva il 5° posto e il diritto a partecipare ai secondi Playoff per la A consecutivi, con il sogno che si infrange proprio sul più bello, nella finale di ritorno all’Ossola, lo scorso giugno con la Sampdoria. Quest’anno ha tutta l’aria di essere il terzo consecutivo a terminare coi Playoff, salvo sorprese. L’ambiente comunque è su di giri.Una inquadratura della curva del Varese

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Curiosità: -In merito alla decisione del Tribunale di Verona di assolvere tutti i poliziotti autori del folle pestaggio nei confronti del bresciano Paolo Scaroni, avvenuto nel 2005 alla stazione di Verona, per tutta la durata del primo tempo, nel recupero di martedì 22 gennaio scorso in Varese-Brescia, è stata lasciata la curva vuota, come annunciato in un comunicato, con la scritta “18-1-13 giustizia per Paolo”. -La curva varesina è sempre stata apertamente di destra. Quest’anno, all’inizio della stagione, ha suscitato grande scalpore la vicenda di Giulio Ebagua, giocatore nigeriano del Varese, di sicuro talento, che durante il match di Coppa Italia coi dilettanti del Pontisola, è stato vittima di insulti ripetuti e ululati da parte dei suoi stessi tifosi. Quando ha realizzato il gol del pari il nigeriano è corso sotto la curva, si è sfilato la maglia e ha risposto ai suoi tifosi alzando il dito medio. Neanche l’intervento di un compagno è riuscito a placarlo. Mentre una parte dello stadio lo applaudiva, gli ultras hanno ripiegato gli striscioni, abbandonando la curva e, usciti dallo stadio, l’hanno aspettato. Un episodio incredibile che ha costretto Ebagua a uscire da una porta di sicurezza. Comunque, poi, da parte sua l’attaccante ha riconosciuto l’errore e si è scusato con tutti, in primis coi tifosi della Nord, che, dopo le scuse pubbliche del giocatore, hanno firmato una specie di pace “armata” con esso. La Nord però, nonostante la tregua col giocatore, si comportava con indifferenza verso il giocatore quando questi esultava facendo il suo caratteristico verso del toro con le corna, come successo a Modena il 9 settembre e in altre occasioni. Gli ultrà hanno comunque negato lo sfondo razziale della contestazione e hanno promesso la tregua nei confronti del nigeriano per amore del Varese, dicendo che hanno reagito stupidamente, in malomodo, a un gestaccio di un giocatore che recentemente aveva deluso, dalle inopportune parole dette dopo Varese-Benevento, alle dichiarazioni durante il suo periodo a Torino, dove affermava di aver chiuso definitivamente la sua parentesi a Varese. -Come già accennato, si è acuita tantissimo in questi ultimi tempi la rivalità coi veronesi, che lo scorso anno all’”Ossola” furono accolti da striscioni quali “A Verona tiri sassi a club e bambini, a Varese ti nascondi dietro i celerini e da Tosi ti fai togliere dai casini” (riferito al Sindaco della città di Verona, Flavio Tosi, e ai 94 diffidati veronesi a Varese l’anno scorso), e “Benvenuti in Italia”. Nel dicembre ’12 un gruppo di veronesi, circa dieci persone, di ritorno dalla trasferta di Vercelli, è stato aggredito in un pub del centro di Varese, dove si era fermato per incontrare degli amici, per scambiare due chiacchiere e bere una birra con persone che non si vedevano da qualche mese. Una 15ina di varesini, coi volti coperti da sciarpe del Varese, si sono presentati al pub in centro, complice sicuramente una “soffiata”, intorno alla mezzanotte tra il sabato e la domenica. In mano agli aggressori degli oggetti atti ad offendere, tra cinture e uno sfollagente. A quel punto è scoppiata la bagarre, tra bicchieri che si infrangevano a terra e botte, è partita la chiamata alla questura, e le volanti sono arrivate dopo pochi minuti. Un tifoso veneto è finito all’ospedale a causa delle percosse, guaribile in sette giorni. Per gli aggressori, riconosciuti, è scattato poi il Daspo. Lo scorso anno al “Bentegodi” di Verona, durante la regular season, i pullman varesini erano stati fatti oggetto di una sassaiola. Durante Varese-Juve Stabia del 16 febbraio scorso, esposta la scritta “23-2 Tutti a Verona”, trasferta risultata assai numerosa, a dimostrazione che Varese sente questa rivalità. -La curva Nord varesina, dall’introduzione della famigerata Tessera nel 2009, è sempre stata contraria alla sua sottoscrizione, almeno fino all’anno scorso, ribadendolo in striscioni come “No alla Tessera” (Varese-Empoli 11/12) e “Ideali e passioni non si tesserano”, in Varese-Albinoleffe 11/12, salvo poi decidere di sottoscriverla in massa all’inizio della stagione in corso, denotando sicuramente poca coerenza e serietà. Inoltre, in una partita di Lega Pro 09/10, avevano lasciato vuota la curva, entrando solo nell’ultimo quarto d’ora organizzando un presidio in Via Crispi, passaggio privilegiato per raggiungere lo stadio, esponendo drappi come “Niente di più vergognoso, la tessera del tifoso” e “Per Spaccarotella la libertà, divieti e tessere per gli ultrà”. -In occasione del ritorno della Finale Playoff per la A Varese-Sampdoria 11/12, bellissima coreografia a tutto stadio (esaurito), con cartoncini bianchi e rossi, più bandierone copricurva (uno anche nei Distinti), con le scritte “Varese impera” e “Curva Nord”, e, lungo la rete di recinzione “A volte i sogni si possono realizzare con 11 leoni pronti a lottare…avanti Varese”, con strisce bianche e rosse a coprire tutta la pista sottostante e, appena sopra, lo striscione “Vinci per noi” e la bandiera italiana. Il pullman dei giocatori, al suo arrivo allo stadio, è stato accolto dall’entusiasmo e dagli slogan di centinaia di tifosi varesini. Esposto durante la partita lo striscione “Rosati, Montemurro e Milanese orgoglio di Varese”, verso i massimi dirigenti della società. -La Nord, nel gennaio 2012, ha conosciuto un gravissimo lutto. Infatti, dopo una lunga e crudele malattia al cervello, il quale era stato sottoposto, col suo permesso, a un’operazione rischiosissima, è deceduto Cristiano Sole, 40 anni, ragazzo della curva e tifoso vero, uno di quelli che c’è sempre stato, anche negli anni più bui del Varese. La partita tra Varese e Bari, del 14 gennaio ’12, è stata teatro del grande saluto a Cristiano. L’hanno salutato tutti alla mattina, al suo funerale nella chiesa di Sant’Ambrogio, tra abbracci e lacrime, e nel pomeriggio allo stadio, con 4mila persone presenti, perché uno stadio, una curva, una tifoseria hanno la forza di combattere il dolore con un coro, uno striscione, un sorriso. E di cori, di striscioni, tra cui alcuni tormentoni suoi come “Mi vedi dimagrito?” e “Su le mani anche chi non le ha”, e di sorrisi, perché Cristiano sorrideva sempre, splendente come il Sole, era pieno il “F.Ossola” quel pomeriggio, con quella bellissima coreografia che aveva organizzato la sua curva: un sole grandissimo e colorato disegnato su un telone, con le scritte “Noi abbiamo il Sole nel cuore” e “Ciao Cristiano”, oltre a “Cristiano nostro sole” (sempre esposto ancora oggi nei Distinti), “Su le mani tutti anche chi non le ha, ricordiamo un grande uomo, salutiamo un vero ultrà” e, dedicato alla famiglia, “Luisa, Francesca e Valentina Varese vi è vicina” (madre e sorelle di Cristiano). Ai piedi della minicoreografia, mazzi di fiori lasciati dai giocatori del Varese, con sciarpa e maglia n° 10 con la scritta “Sole”. In balaustra anche una bandiera col suo volto dipinto. In Varese-Grosseto del gennaio scorso, ad un anno dalla sua scomparsa, esposto lo striscione “Auguri Sole sempre con noi”, oltre a “Soffrire sempre mollare mai, Oceano la Nord è con te”, “14-12-10: resterai indelebile nei nostri cuori, ciao Stella” e “09-12-12-Genova: Mattia orgoglio di Varese”. -Da quest’anno la curva Nord è intitolata a Pietro Maroso, detto “Peo”, scomparso il 16 settembre 2012, all’età di 78 anni, fratello di Virgilio Maroso, terzino del Grande Torino. Pietro è stato una bandiera del Varese, in quanto, varesino di nascita, ci ha giocato dal 1965 al ’70 e l’ha allenato dal ’72 al ’78, nell’86/87 e dall’88 al ’90. In Varese-Bari, immediatamente dopo la sua morte, esposti gli striscioni “Eri, sei e resterai sempre il Varese ciao Peo” e “Nel cuore e nella mente mamma Nella sempre presente”. Con la Pro Vercelli, nel novembre scors
o, i giocatori varesini sono scesi in campo tenendo in mano lo striscione “Ciao nonno Peo” e la curva gli è stata ufficialmente intitolata, come si può leggere dalla targa affissa all’entrata centrale della stessa, mentre in cima si stagliava lo striscione “Curva Nord Peo Maroso”. -Saluti romani di alcuni ultras varesini al “Picchi” di Livorno per Livorno-Varese del novembre ’12, dove erano presenti oltre cento varesini, con alcuni di loro che, con una lettera a maglietta, hanno simpaticamente formato la scritta “Diego con noi”. -I gruppi ultras della Nord si riconoscono in trasferta dietro lo striscioncino “C.N. 98” (Curva Nord), così come fanno i gemellati dell’Inter con “C.N. 69”. -La città di Varese è conosciuta soprattutto per due cose: i calzaturifici e la forte squadra di pallacanestro ed è una delle poche città che eccelle in due discipline diverse, seguite senza fratture interne alla tifoseria.

Fumogeni in curva del VareseE’ facilmente intuibile che, in passato, sia stato molto più seguito il basket, sempre giocato su buoni livelli, rispetto al calcio che, dopo i fasti della A, fra il ’64 e il ’75, con nel mezzo qualche anno in B, ha conosciuto parecchi anni di anonimato, fra Eccellenza, D, C2 e C1. Il tifo calcistico è sempre stato un po’ grigio e freddo, al contrario di quello del palazzetto, dove comandava il gruppo “Gioventù Biancorossa”, scioltosi nel marzo 2012, anche se gruppi come Boys e Viking in passato hanno cercato di seguire tutt’e due gli sport cercando di tifare senza preferenze. -Nel ’79 in Emerson Varese-Maccabi Tel Aviv si verificarono incidenti al palazzotto, che bollarono la curva varesina come “razzista e antisemita. I Viking erano tutti iscritti al “Fronte della Gioventù” e prendevano le distanze anche da “Alleanza Nazionale”. -In Varese-Modena del 2 febbraio scorso, i modenesi del club “Belli Carichi” hanno ringraziato, con lo striscione “29-5-12: dall’evento tragico alla vostra amicizia grazie Cremenaga”, chi, di Varese e dintorni, ha voluto aiutarli nell’emergenza per il terremoto che ha colpito Modena e tutta l’Emilia nel maggio ’12. -Il “club Amici del Varese” ha molti iscritti che facevano parte della vecchia guardia dei Boys, un po’ come li aveva anche il “Gruppo Comodo”, che però nell’estate 2011 si è sciolto, tra lo stupore della gente varesina, per motivi interni al gruppo. -Fino a tre anni fa gli ultras erano sistemati nei Distinti lato Nord, vicino al Gruppo Comodo. -Pressoché sempre esposte le pezze “Memento Audere Sempre”, “Varesott pianta casott!!”, “Uno x tutti, tutti x uno”, “Ciao Cristiano”. -Una delle più massicce trasferte che si ricordi è stata quella di Genova, per la Finale d’andata dei Playoff del giugno 2012, con circa 1800 varesini al seguito. Molto numerose anche le trasferte di Verona, sia quest’anno che l’anno scorso e la trasferta della vicina Novara di quest’anno, con circa 600 tifosi al seguito. Entusiasmo alle stelle alla presentazione della squadra 12/13, nel luglio scorso all’Ossola, con 400 persone presenti.

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Clubs principali: Club Amici del Varese, Cuore Biancorosso, Globuli Biancorossi, Bar Roxi sezione Cadrezzate, Varese Club Cantello “Carletto Nozza”, Maccagno, Bobbiate presente, Valle Olona presente.

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Liberi pensieri: “Romanista: i Blood Honour siamo noi!!!”, “Noi vogliamo 11 leoni” (Va-Triestina 01/02);

“Turri vattene”, “Credere obbedire combattere” (Pro Patria-Va 02/03); “Il Varese la nostra fede la curva il nostro tempio” (Va-Reggiana 03/04), “Coni, Figc e governo: ora diffidate loro”, “Questo calcio ci fa skyfo” (Pisa-Va 03/04); “Di Canio uno di noi…”, stendardo, “Libertà per gli ultrà” (Cossatese-Varese 05/06), “Oltre la morte Ambrogio vive” (Va-Pavia 07/08), “Giustizia per Gabriele” (Alghero-Varese e altre gare 08/09), “Il tuo ricordo vivrà sempre con noi…ciao Luca” (Alessandria-Va 08/09), “Silvio Papini uomo vero in società, orgoglio degli ultrà” (Va-Sampdoria 11/12), “Pettinari non mollare ti aspettiamo in campo a giocare” (Va-Reggina 11/12), “Ciao Franco”, “La Nord ti rende onore Delfo libero” (Va-Ascoli 12/13); “Varese provincia la nostra realtà…con Como solo rivalità”, contro la ventilata cancellazione della provincia di Varese e il passaggio sotto quella di Como (Va-Empoli 12/13); “La repressione non cancellerà la tua mentalità. Dede sempre con noi”, “Chicco non ci abbandonare con te la Nord continua a sognare” (Varese-Spezia 12/13).

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