Gruppi esistenti: Curva Sud Crotone (gruppo principale), Ultras Crotone Curva Nord, Kroton710 a.C., Roma

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Politica: Apolitici     

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Settore: Curva Sud “Giorgio Manzulli”, tranne gi Ultras Crotone, in Curva Nord.              

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Gruppi scomparsi, più o meno importanti, in ordine sparso: Commando Ultrà, Teddy Boys, C.U.T.B., Fighters, Nuova Guardia, Fossa Ionica, Tribuni sez. C.u.t.b., U.Capper, Fedelissimi American Bar, Nucleo Skonvolti, Gioventù Pitagorica, Sharks Crotone, Membrosi Clan, Roma Klan, Scintilla Group, Mods, Settore Rigido, Figlie di Hera, Drunk Boyz, Ultras S.Anna, Gladiatori, Nasty Boys, Vecchio Stampo, I Crotoniati, Ultras Liberi, Assenze Arbitrarie.

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Curva Crotone - Coreografia con coriandoliAmicizie: Catania: buon rapporto soprattutto con la curva Sud etnea, in particolare con gli Irriducibili ’91, ma anche con il resto della tifoseria siciliana, rafforzatosi nel 2001, quando, dopo la morte dell’ultrà catanese Fabrizio Lo Presti, avvenuta in un incidente stradale durante una trasferta a L’Aquila, mostrarono sincero affetto verso i catanesi e la famiglia del ragazzo. Tante le amicizie tra esponenti delle due tifoserie, rimaste nel tempo, anche se il gemellaggio è andato scemando negli anni, soprattutto per i radicali cambiamenti all’interno della tifoseria catanese. Rimane comunque un forte rispetto. In Catania-Crotone 05/06 esposto dagli ospiti lo striscione “Onore ai nostri e ai vostri diffidati” e, l’anno prima, “In Sicilia solo il Catania!”. Pezza della “Opposta Drunks” Catania presente in Paternò-Crotone 01/02. Anni fa lo striscione dei “Nasty Boys” fu ospite della Sud catanese. Empoli: nella stagione 04/05, un buon numero di empolesi giunse nella cittadina calabrese, con l’intento di rinnovare l’amicizia, così come era sempre avvenuto prima. Vi furono giri di campo coi bandieroni, come del resto c’erano stati all’andata, grandi mangiate e quant’altro, e venne eseguita anche una minicoreografia (“Empoli saluta Crotone e i suoi ultras”) da parte empolese, ma qualcosa andò storto. Il rapporto, che aveva tutti i crismi del gemellaggio, era stato stretto in particolare tra Desperados e Gioventù Pitagorica, al torneo per Spagnolo di Torbellamonaca-Roma, all’alba degli anni 2000. Dopo la morte di Emiliano, leader empolese molto stimato a Crotone, i rapporti si erano un po’ raffreddati, ma quest’anno, lo scorso novembre, a Crotone, l’amicizia è stata rinnovata alla grande, con belle mangiate insieme, scambio di sciarpe e di opinioni. Cosenza: amicizia non particolarmente sentita, perlopiù, vista da fuori, in ottica anticatanzarese.               

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Buoni rapporti/Reciproco rispetto: Ancona: fino ad alcuni anni fa c’era un forte rispetto, con allegre cene in compagnia, ora meno sentito, perché le due squadre da tempo non s’incontrano, ma c’è sempre una buona stima. Rende: in passato c’era un solido decennale gemellaggio, un forte rapporto d’amicizia, poi i rapporti si sono sensibilmente allontanati, soprattutto perché le due squadre non si sono più incontrate, disputando campionati in categorie sempre diverse. Bologna: in passato visite reciproche tra i crotonesi e i capi dei Forever Ultras Bo. Alcuni di loro erano presenti a Crotone nel 2007, giorni prima la partita. Messina: vecchio buon rapporto d’amicizia, risalente a metà anni ’90 circa, visto anche il comune odio verso i reggini. Ragusa: vecchia amicizia risalente a circa metà anni ’90. In quegli anni, giro di campo con bandieroni e scambi di sciarpe, in un Crotone-Ragusa. Cavese: amicizia, simpatia datata. Sambenedettese: vecchia amicizia tra Gioventù Pitagorica e Onda d’Urto Samb, con visite reciproche.

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Rivalità: Catanzaro: forte antica rivalità regionale, soprattutto campanilistica. Scontri importanti in un Crotone-Catanzaro del ’98. Crotone è stata sottomessa amministrativamente per oltre 50 anni a Catanzaro, che è il capoluogo regionale. Diciamo che Crotone è la parente povera, basti pensare che la cittadina ionica, che conta 62mila abitanti, detiene il 18% dell’estrazione del metano italiano, ma il metano lo pagano più caro che in altre città. Benevento: odio piuttosto vecchio, in passato ci sono stati duri scontri. Rivalità alimentata soprattutto nel 2008/09 in C1, quando, nella regular season, i crotonesi disertarono la trasferta a Benevento e, nella finale Playoff di ritorno per la B, non si presentarono al “Santa Colomba” in numero adeguato per una finale (400 circa); da qui, nell’occasione, lo striscione sannita: “A Bn perché è una finale: siete una tifoseria ‘occasionale’”. Le due squadre si erano già incontrate nell’infuocata finale Playoff 97/98 per la C1 a Lecce. Reggina: forte rivalità campanilistica, teatro di diversi scontri in passato. Nel 2001/02 i reggini gli fecero contro lo striscione “Kr: un passato senza storia un futuro senza gloria”. Esposti dai reggini quest’anno a Reggio Calabria gli striscioni “Voi non siete degni rivali…ntdt” (no tessera del tifoso) e “Crotonese tesserato tu non sei considerato…”. Avellino: rivalità in passato piuttosto sentita. Palermo: vecchia, sentita rivalità. Il furto dello striscione “Mods” da parte siciliana risale a Palermo-Crotone 99/00, coi crotonesi sistemati nell’anello superiore della tribuna: 7 ragazzi di Palermo riuscirono a sottrarlo, nonostante l’inferiorità numerica, scavalcando dalla curva Nord. Verona: quando le due squadre si incontrano spesso avvengono scontri. Salernitana: la curva Sud di Salerno è gemellata coi reggini e questo basta affinchè ci sia rivalità. Lecce: duri scontri nell’Area di servizio di San Pelagio nel maggio 2010; i crotonesi erano diretti a Cittadella, i leccesi a Vicenza. Una 40ina per parte dettero luogo a incidenti con cinghie e pugni. Gli ultras del Lecce avrebbero lanciato sassi e bottiglie contro il pullman crotonese, mandando in frantumi un paio di vetri, e anche tirato fumogeni. Foggia: vecchio odio, forte sassaiola subita a Foggia nel 2003, dove, si dice, anche le vecchie tiravano vasi dai balconi. Pescara: scontri nell’Area di servizio di Foglia Sud nel 2010. Lamezia: antico odio regionale. I lametini si presentarono alcuni anni fa a Crotone a fianco dei genoani, loro amici. A metà anni ’90 erano la tifoseria con cui avevano i rapporti peggiori. Juve Stabia: rivalità sentita più che altro dai crotonesi, scontri nel ’98 fuori lo stadio specie con la polizia. Nei primi anni 2000 andava in voga un coro contro gli stabiesi, che faceva “Abbiamo un grande sogno in fondo al nostro cuore, vedere il Vesuvio un giorno eruttare, e quando il Vesuvio un giorno erutterà, tutta la Stabia brucerà, brucerà lallalalalala…”. Taranto, Brescia, Bari, Cagliari, Savoia, Siena, Torino, TrapaniCurva Crotone - Coreografia con Cuore rossoblu

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Cenni storici: Il tifo a Crotone ha origini lontane. Infatti, già negli anni ‘50-‘60, il pubblico si distingueva per passione, calore e attaccamento alla squadra. Sentitissimi erano i derby col Catanzaro e con altre squadre rivali. Negli anni ’70, pur non essendoci veri gruppi organizzati, esisteva già una tifoseria compatta e genuina, che si faceva rispettare, sia in casa che fuori dalle mura amiche. Eccezionale il tifo nel 76/77, come del resto la squadra, che sfioròla B. Nel febbraio 1978 nascono i “Teddy Boys”, mentre nell’82 è la volta del “Commando Ultrà”. Questi due gruppi nell’84 si fondano tra loro, dando vita al “C.U.T.B.” (Commando Ultrà Teddy Boys), che diventa il gruppo trainante. Nel campionato 83/84, che vede il Crotone tornare in C2, il tifo tocca uno dei momenti più importanti della sua storia, con lo stadio sempre gremito e punte di 12mila spettatori, cifre record per queste categorie, grandi coreografie e passione alle stelle. Esistevano anche altri gruppi minori, ma non per questo meno passionali di quelli sopracitati, come i “Fighters” e i “Fedelissimi dell’American Bar”. Nell’87 sorgela “Fossa Ionica”, che per anni porta avanti la baracca insieme al “C.u.t.b.” Le divergenze politiche, conla Fossa, che seguiva la tendenza destroide della città, e i C.u.t.b., che avevano ideologie di sinistra, non impediscono che i due gruppi vadano d’accordo: l’unica politica in curva era il Crotone. Le delusioni e le amarezze sportive subite negli anni ’80, oltre ad alcune divergenze e conflitti interni, causati da diverse vedute tra vecchia e nuova generazione, sono tali da provocare, nel giugno ’91, lo scioglimento temporaneo del C.u.t.b. In 1^ Categoria, alcuni tenaci e volenterosi ragazzi, tra cui qualche membro del C.u.t.b., danno vita ad un nuovo gruppo:la “Nuova Guardia”, che si scioglierà dopo qualche anno. Sono anni veramente bui, dal punto di vista sportivo. Non è facile, in questo periodo, mantenere vivo l’interesse e l’entusiasmo del movimento ultras a Crotone, dato che la squadra non è mai stata così in basso. Uno dei pochi raggi di sole è rappresentato dal grande campionato 87/88, con la squadra che si piazza al 4° posto nel girone D della C2. Nel 95/96, mentre la squadra arranca nel Campionato Nazionale Dilettanti,la “Nuova Guardia” cambia denominazione in “Fossa Jonica”, mentre torna definitivamente allo stadio il C.u.t.b., che, spinto da un’incrollabile fede, mette da parte i problemi creatisi all’interno del gruppo. Nonostante le divergenze politiche di cui sopra, i due gruppi vanno sempre più avvicinandosi, fino a costituire, praticamente, un unico forte gruppo. Nel ’96 nascono i “Nasty Boys”, gruppo sovversivo e turbolento, dalla divisione in più parti della “Fossa Ionica” e, sempre in quegli anni, i “Tribuni sez. C.u.t.b.”, elementi della vecchia guardia, che si posizionano in tribuna, rendendola più viva che mai. Lo striscione dei “Nasty Boys” esordisce in un Gravina-Crotone del Campionato Dilettanti. Il gruppo in pochi anni acquista importanza e simpatie, riuscendo a mettersi all’attenzione del tifo crotonese, sia in città che in provincia; tantissime sono infatti le sezioni di paese. La sede ufficiale si trova nel quartiere di San Francesco, rione storico del tifo rossoblù fin dagli anni ’70. Almeno fino alla metà degli anni ’90, non si seguono canoni rigidi di organizzazione, si tifa solo per la squadra, senza badare ad interessi di vario genere, come da altre parti accadeva negli anni ’70. Quindi a Crotone non si segue un modello di tifo ben preciso: si potrebbe definire “modello crotonese”, molto simile a quello greco, normale se si pensa alle radici elleniche di Crotone. Nell’agosto ’97, da una costola della “Fossa Ionica”, nascela “Gioventù Pitagorica”, che fa il suo esordio in Chieti-Crotone. Chiari i riferimenti, nel nome e nel simbolo, alla Magna Grecia e al periodo d’oro della città. Il gruppo, il cui unico credo è il Crotone, assume negli anni una forte importanza all’interno della curva, potendo contare su numerosi iscritti. Nel 2003 viene fondato il “Vecchio Stampo”, in cui confluiscono gli “Sharks” e i “Membrosi Clan”, gruppi di una certa importanza sorti nel ’97-98, più il gruppetto “U.Capper”. Sempre nel ’98 nascono le “Figlie di Hera”, gruppo formato da sole donne e ragazze, che contribuiscono attivamente all’organizzazione della curva e godono di pieno rispetto. Nel 2006 si ha la nascita di un nuovo gruppo: “I Crotoniati”, membri dell’ex “Club Campanaro”, riscopertisi ultras. Nel 2005 avviene lo scioglimento temporaneo, poi definitivo nel 2007, dopo i famosi fatti di Catania del 2 febbraio, della Gioventù Pitagorica. Negli ultimi anni, specie in trasferta, i crotonesi si sono riconosciuti dietro lo striscione “Crotone1923”, ancora oggi esposto allo “Scida”, stadio civettuolo che ha una capienza di quasi 10mila posti. Nella stagione 2010-11 la curva “Manzulli” era formata dai “Nasty Boys”, da “I Crotoniati” e dal “Vecchio Stampo”, schierati controla Tessera del tifoso, i cui striscioni erano presenti in curva insieme a “Crotone1923”. Il resto è storia recente, con la nuova avventura targata “Curva Sud Crotone” e la migrazione, in Nord, dei volenterosi ragazzi dell’ex Gioventù Pitagorica (vedi sezione “Curiosità”).

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Curva Crotone - Coreografia settore ManzulliCuriosità: -I Nasty Boys, che erano il gruppo portante della Sud, dopo 15 anni di intensa attività, nell’agosto 2011 hanno annunciato con sofferta decisione il proprio scioglimento. I gruppi organizzati della Sud di Crotone, i “Nasty Boys”, i “Vecchio Stampo” e “I Crotoniati” hanno deciso poi, all’inizio della stagione 2011/12, di riunirsi in un nuovo ed unico gruppo: “Curva Sud Crotone”. Il gruppo vuole dimostrare a tutti, istituzioni governative comprese, che l’unione fa la forza e che solo la coesione e l’armonia possono cambiare i destini della curva e della città. -Sempre nell’agosto 2011 è nato anche il gruppo “Kroton710 a.C.”, formato da tifosi crotonesi che, per motivi di lavoro, studio o famiglia, vivono lontano da Crotone. I membri del gruppo seguono il Crotone, come è facile immaginare, soprattutto in trasferta. L’idea di far nascere un “gruppo del Nord” è nata durante l’ultima vincente gara della stagione 2010/11, a Portogruaro, anche se si erano riuniti dietro lo striscione, per la prima volta, già al “Manuzzi” di Cesena nel febbraio ’11. Il gruppo, apolitico e non violento, è presente in tutte le trasferte, si è dato una seria organizzazione e regole da rispettare, ha stampato del materiale e sta mettendo in contatto persone di tutto il settentrione, crotonesi emigrati al Centro e al Nord. Il “Kroton710 a.C.” si ripromesso, all’inizio della sua avventura, di attuare una politica di solidarietà gratuita, che in concreto consiste nell’aiutare ragazzi che studiano e che non hanno lavoro, economicamente in difficoltà, pagando loro i viaggi e il biglietto dello stadio, rendendosi disponibili l’uno verso l’altro per qualsiasi problematica, calcistica e non. Il nome deriva dalla gloriosa storia di Crotone, fondata appunto da colonizzatori greci nel710 a.C., divenuta nel tempo non solo la città di Pitagora e Milone ma fiorente città dell’antica Magna Graecia. -Nell’anno della prima, storica promozione in Serie B del Crotone (1999/00), l’amministrazione comunale d’allora, decise di dedicare un’intera piazza del nuovo lungomare cittadino, agli ultras rossoblu. La targa, tempo fa, era stata accidentalmente abbattuta, e non era stata più sostituita, ripristinata. Gli ultras crotonesi si sono quindi mobilitati e, a proprie spese, hanno rifatto fare la targa, inaugurando nuovamente la piazza, nel maggio 2012, con una cerimonia simbolica, alla quale hanno partecipato alcuni calciatori del Crotone, tra i quali lo storico capitano, crotonese di nascita, Antonio Galardo, e una rappresentanza della società del Crotone Calcio. -Organizzato dai ragazzi della Curva Sud Crotone, si è tenuto, il 10 agosto 2012 nel “Piazzale Ultras”, l’evento “Raduno Curva Sud”, manifestazione di musica, spettacolo e intrattenimento, all’insegna della passione per i colori rossoblu. Il raduno è culminato poi con la presentazione ufficiale dei giocatori della rosa del Crotone 2012/13, al suo nono campionato di Serie B. -Il gruppo “Ultras Crotone Curva Nord”, ha emesso un comunicato, ai primi di gennaio, dopo la pesante sconfitta per 5-0 subita a Brescia il 30 dicembre scorso, dove redarguiscono i giocatori, lo staff tecnico e la società per l’atteggiamento remissivo e arrendevole manifestato in terra lombarda, evidenziando i 4 goal presi nel giro di 10 minuti, pretendendo più rispetto e impegno, tirando fuori orgoglio, grinta, spirito di squadra, senza mai perdere l’onore e la dignità, finendo col dire che chi non garantisce tutto questo è bene e meglio che se ne vada, oltre a rimarcare l’estraneità del gruppo ad ogni forma di propaganda, di pubblicità e di protagonismo; la raccolta di fondi che hanno fatto per le popolazioni terremotate, che li ha visti impegnati in tutta la provincia pitagorica, nella totale indifferenza degli organi di informazione; ed i tanti gravi problemi che affliggono la città di Crotone. -Bella iniziativa dei ragazzi della Sud di Crotone, che, nei giorni precedenti la sfida interna col Brescia, dell’agosto scorso, hanno donato a una famiglia disagiata tre abbonamenti per assistere alle gare interne del Crotone. Prima del fischio d’inizio di tale gara, il Sindaco della cittadina calabrese ha voluto premiare il capitano Antonio Galardo, per i buoni risultati ottenuti dalla squadra in questi anni. Inoltre, è stata ricordata dalla curva Sud la scomparsa di Giancarlo Gennarini, grande tifoso del Crotone, morto in un incidente sul lavoro, con lo striscione “Giancarlo vive nei nostri cuori”, mentre il capitano, in suo onore, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della curva, alla presenza di alcuni rappresentanti della curva. Non sono mancati, durante la gara, cori offensivi da ambedue le parti, ma non si sono registrati contatti. -Buona presenza della tifoseria crotonese sugli spalti del San Nicola di Bari, nel febbraio scorso, dove era presente, come raramente succede in trasferta, anche il gruppo “Curva Sud”, oltre ai soliti gruppi, presenti in tutte le trasferte, “Kroton710 a.C.” e “Ultras Crotone Curva Nord”, con il solito drappo con su scritto “Superiorità indiscussa” e la data di nascita della Gioventù Pitagorica, “31-8-1997”, scritta in lettere. -A Livorno, nella trasferta successiva, sempre a febbraio, erano presenti i due gruppi sopraindicati, compreso una rappresentanza da Roma, per un totale di una quindicina di supporters, fatti accomodare sul lato Sud della Tribuna, circondati da uno stuolo di stewards. -In discreto numero i tifosi crotonesi presenti a Modena contro i canarini, nel dicembre scorso, coi soliti drappi da trasferta. Srotolano un bandierone all’ingresso delle squadre e sventolano diverse bandiere e bandierine durante l’arco dei 90 minuti, colorando il settore. -L’anno scorso, contro il Verona, una curva Sud abbastanza piena accoglie, all’ingresso delle squadre, l’allenatore veronese Mandolini con fischi e cori ostili, e ricorda la morte, avvenuta il 14 aprile scorso sul campo di Pescara per problemi cardiaci, del giocatore del Livorno Piermario Morosini, con lo striscione “Addio Moro non sarai dimenticato” e tanti stendardi col numero “25”, quello della sua maglia, mentre il gruppo di ultras crotonesi in Nord espone “Moro vive25”. Dopo, botta e risposta coi tifosi veronesi, con cori ostili reciproci. Alle offese venete sull’ubicazione meridionale di Crotone, i pitagorici rispondono, come spesso fanno, con “Salutatela Magna Grecia”. Anche dopo la gara tensione tra le due tifoserie, culminata in un lancio di sassi contro due mezzi con a bordo tifosi veronesi, lungo la statale 106, già ad una decina di chilometri dallo stadio. -Il nucleo base delle “Assenze Arbitrarie”, rifattosi vivo e compatto la scorsa stagione in curva Nord, con bandiere e pezze, dandosi il nome “Ultras Crotone Curva Nord”, che si riconoscono dietro il drappo “Superiorità Indiscussa”, è rimasto lo stesso della “Gioventù Pitagorica”, anche se ci sono stati dei naturali cambiamenti alla guida del gruppo. Qualche vecchio elemento è uscito dal gruppo, qualcuno nuovo è entrato.La “Gioventù Pitagorica” scioltasi come già detto all’inizio del 2005, dette poi vita, nei Distinti, all’esperienza “Assenze Arbitrarie”, anche se tale striscione era già stato esposto per la prima volta in Crotone-Pro Patria di Coppa Italia 03/04. Il progetto “Assenze Arbitrarie” era stato messo in soffitta dopo le leggi antiviolenza conseguenti alla morte dell’ispe
ttore Raciti di Catania. Uno degli slogan del gruppo era “W.h.a.c.”, acronimo di We hate all cops”, riprodotto anche in una loro pezza, che faceva compagnia ad altre pezze-slogan tipo “Scomode presenze” e “Identità calabrese”. -Dalla sua nascita, nella stagione 96/97, il gruppo “Nasty Boys” era assai cresciuto, anche se il numero dei tesserati è sempre rimasto limitato: 120, al massimo 130 persone. Fino almeno al 2004 il gruppo ha rappresentato la Crotone ultras, il fulcro del movimento ultrà a Crotone. Il capo indiscusso era “Sebino”, apprezzato lanciatori, un altro personaggio di rilievo era Scipione, presente fin dall’inizio con indistruttibile passione. Essere “Nasty” voleva dire sposare uno stile di vita, un’ideologia, partecipare alle trasferte, essere disposti a fare sacrifici pur di seguire la squadra, qualunque posizione in classifica essa occupasse. Per questo, ottenere la tessera dei “Nasty Boys” non era impresa facile: ci volevano almeno due anni di militanza e, allo scadere dei due anni, un altro passo importante era il tatuaggio raffigurante il re dei Nasty, inconfondibile segno d’appartenenza. L’organizzazione interna del gruppo era ben definita: il presidente e il vicepresidente erano affiancati dai consiglieri; una volta al mese tutti si riunivano per stabilire in che modo muoversi. Altrettanto precisa era la distribuzione dei compiti: chi si occupava delle trasferte, chi del tesseramento, chi della sistemazione di striscioni e stendardi, chi degli impianti e chi delle coreografie. I “Nasty Boys” avevano alcune regole ben precise, come quelle di non perdere il controllo e di non utilizzare coltelli, anche se, nel corso degli anni, non sono mancati gli incidenti, accompagnati da un certo numero di diffide. Avevano il merito innegabile di accettare tutti e di aver tolto dalla strada diversi ragazzi che rischiavano di rimanere allo sbando, senza dimenticare che, fino a una ventina di anni fa, il calcio a Crotone non esisteva. Adesso si sa dove andare, lo stadio è un modo per passare il tempo. -L’inno ufficiale del Crotone e dei suoi tifosi è “Ma il cielo è sempre più blu”, famosa hit dell’indimenticato cantautore crotonese Rino Gaetano, scomparso per un incidente stradale nell’81. -Crotone è una città con molti problemi, che, tranne che nei mesi estivi, non dà molto: vive una triste condizione sociale, che ha condizionato anche le recenti scelte del movimento ultras. Molti sono costretti a emigrare al Nord perché c’è poco lavoro, il calcio rappresenta il passatempo preferito,la B un patrimonio, il 60-70% della città vive per il football. La gente durante la settimana deve far fronte a molti problemi, ma il calcio, lo stadio, rappresentano un diversivo ed una valvola di sfogo. -A Crotone è difficile organizzare le trasferte, vuoi per i costi delle trasferte stesse, vuoi soprattutto perché Crotone non è il massimo per quanto riguarda i collegamenti, sia statali che ferroviari. Ma, nonostante questo, si cerca di non far mancare la presenza nelle varie trasferte, anche se il gruppo principale “Curva Sud” spesso latita. La vittoriosa trasferta di Lecce del 1997/98, perla finale Playoff per la C1, contro il Benevento, è sicuramente la più numerosa, con oltre 5.000 rossoblù al seguito. Da ricordare anche le “invasioni” di Castrovillari e Vibo Valentia nell’84, di Potenza nell’87, di Latina nell’88, la trasferta di Bologna in occasione della finale di ritorno di Coppa Italia di Eccellenza, persa 3-1 contro l’Iperzola, e quella di Bari nel 2001/02. -Sempre esposto, sia fuori che in casa, lo striscione “Giorgio vive”, che ricorda l’ultrà crotonese, facente parte della “Gioventù Pitagorica”, Giorgio Manzulli”, scomparso nel 2001 dopo una lunga malattia, a cui è intitolatala curva Sud. -Al centro del vecchio striscione dei “Teddy Boys” c’era la bandiera italiana, che sulla zona centrale bianca aveva l’effigie del Che Guevara.

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Liberi pensieri: “Pellizza sei sempre con noi” (Crotone-Grottaglie 83/84), “Noi con la voce voi con il cuore” (Cr-Nardò 83/84 e altre gare), “Crotone 1996 – Soverato 2000: stragi annunciate in terre dimenticate” (Cosenza-Crotone 00/01), “Oggi per l’amore di Crotone” (Reggina-Cr 01/02), “Un amore infinito!” (coreografia Cr-Vicenza 01/02), “Partono incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri”, parafrasando una canzone di Rino Gaetano (04/05); “Crotone-Empoli uniti nel dolore: ciao Emi”, dedicato alla scomparsa del leader empolese Emiliano Del Rosso (Cr-Treviso 04/05); “Date il massimo!” (Torino-Cr 04/05), “Meglio poveri che drogati” (Verona-Cr 04/05), “Abuso di potere non è reato, per legittima difesa…arrestato!”, per gli scontri con la celere avvenuti a Viterbo all’andata (Crotone-Viterbese, ritorno finale Playoff per la B, 04/05); “Dal 1996 uno stile di vita”, coregrafia per il decennale dei Nasty Boys, “E’ arrivato il momento che tutti aspettavamo, lottiamo insieme per il futuro di Crotone”, “Ultras non è delinquenza ma senso di appartenenza” (Cr-Bologna 05/06); “Stile, coerenza e mentalità da sempre nel nostro Dna” (Cr-Pescara 05/06), “Biglietti nominativi, Pay-tv…di questo calcio non ne possiamo più” (Bologna-Cr 05/06), “Ipocriti, falsi, corrotti e imbroglioni, per voi non è un derby ma una finale di Coppa dei Campioni” (Cr-Catanzaro 05/06), “La storia di Catanzaro il ripescaggio di Franco Carraro”, “Sopra la timpa la capra canta, sotto la timpa la capra tira le pietre e scappa via…con le mani quando volete!!” (Catanzaro-Cr 05/06); “Ciao professore”, in ricordo del noto allenatore Franco Scoglio, scomparso in quei giorni (Modena-Cr 05/06); “Daspo…nun te regghe più” (Cr-Catania 05/06), “Condannato senza essere processato, mass-media vergogna. Mario libero” (Cr-Modena 05/06), “Crotone: sole, mare e…3000 anni di storia”, coreografia, “Mai sottomessi né scesi a compromessi” (Cr-Juve 06/07); “Prima Paolo, ora Gianluca…troppe falsità non cancellano la verità”, “No al sabato” (Cr-Piacenza 06/07); “10 anni di reclusione a chi ha fatto solo aggregazione: vergognatevi” (Cr-Verona 06/07), “S.S. 106 altre 2 vite spezzate, ciao ragazzi”, ricordate l’ennesime vittime della Statale 106 (Cr-Salernitana 09/10); “Oggi più di ieri vi vogliamo guerrieri!!” (Gallipoli-Crotone 09/10), “Rino Gaetano orgoglio di noi crotonesi” (Sampdoria-Cr 11/12), “Fedeli alla nostra bandiera, noi non molleremo mai!”, coreografia (Cr-Sampdoria 11/12). 

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“Freccia”

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