Frosinone

è una città del Lazio di 48.285 abitanti, capuologo dell’omonima provincia.

La distanza da Empoli è di circa 365 km, colmabili in 3 ore e 30′ con l’auto.

La città di origine volsca, nonostante sorgesse nel territorio degli Ernici.
Ribellatasi a Roma nel 306 a.C. perdette per punizione un terzo del territorio.

Fù distrutta più volte durante le invasioni barbariche, subendo numerose calamità fino al XVIII sec. Il nucleo antico sorge sulla sommità del colle dominante la valle del Cosa, e conserva una struttura medioevale, anche se la città oggi ha un aspetto prevalentemente moderno.
Il territorio è montuoso e collinoso, limitato a nord dai monti Simbruini, Ernici e della Meta; a sud dagli Aurunci ed Ausoni.

Al posto del Palazzo Pontificio, nel dopoguerra è stato costruito il Palazzo della Prefettura su piazzale Vittorio Veneto, dal quale è possibile ammirare lo splendido panorama sottostante.
Al periodo post bellico risale anche la ricostruzione della cattedrale settecentesca di S. Maria Assunta, che presenta al suo interno affreschi di artisti contemporanei. Interessante è il Museo archeologico comunale, che raccoglie oggetti di varia natura, dal vasellame in ceramica ad oggetti in terracotta o pietra.

Numerosi sono i monumenti da visitare a Frosinone e iniziamo col citare il Palazzo della Prefettura ed il Monumento agli eroi del Risorgimento Italiano, situati entrambi in Piazza della Libertà, e Porta Romana, in Piazza Garibaldi, un tempo utilizzata come ingresso principale al Castrum di Frosinone.
Nella parte più alta dell’abitato troviamo Piazzale Vittorio Veneto, mentre nel centro storico ammiriamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di origine romanica, e ricostruita in epoche successive.

In via Giordano Bruno troviamo la Chiesa di Santa Elisabetta, sorta proprio dove un tempo avevano luogo le esecuzioni a morte, nel quale si arrivava percorrendo lo stretto “vicolo del boia“.

Di notevole valore artistico l’imponente campanile quadrato di origine romanica e ricostruito nel 1700, e la chiesa di San Benedetto del 1134, situata vicino alla Cattedrale, e riedificata nel 1800 utilizzando il dorico e lo jonico, due stili architettonici sovrapposti.

Da visitare ancora: l’antico e suggestivo anfiteatro, di cui purtroppo restano solamente alcuni ruderi nei pressi del fiume Cosa; la Chiesa della Delibera del nono secolo; in Piazza Gramsci il Palazzo Provinciale, eretto nel 1933; e nel quartiere di Madonna della Neve, una splendida fontana, edificata nella prima metà del XIX secolo.

Di notevole importanza infine è la visita al Museo Archeologico Comunale, dove troviamo testimonianze dall’età preistorica fino all’età romana imperiale.

La sede del Museo è un piccolo palazzo situato nel centro storico della città, ma l’interesse scientifico delle raccolte e le intense attività di ricerca e di divulgazione, rendono questo Museo un punto di riferimento per lo studio del territorio ed un centro di promozione culturale al servizio del pubblico.
Queste interessanti raccolte sono suddivise in varie sale del palazzo, come di seguito elencato: nella sala I troviamo la Preistoria e Protostoria; nella sala II l’età arcaica; e nella sala III l’età romana.

 

Come sempre, quando si va a parlare di una trasferta ci soffermiamo anche sulla gastronomia. Tra i primi piatti più famosi ci sono gli gnocchi, la carbonara, la matriciana e i rigatoni con la pajata.
Interessanti alcuni secondi come i saltimbocca, la trippa alla trasteverina, la coda alla vaccinara e il garofolato di manzo.

Consigliamo, per esperienza, una sosta al ristorante “Sellari” in via cipresso al 26, dove poter assaporare la vera cucina ciociara.

 

In conclusione, soffermiamoci sullo stadio che per la prima volta ci ospiterà, ovvero il “Matusa”.

Quest’impianto è stato costruito nel 1932, ed è il principale impianto che ospita le partite interne del Frosinone; all’origine lo stadio era senza settori e recintato da una staccionata lungo tutto il campo da gioco.

Poi, alla fine degli anni ’30 venne realizzata la prima tribuna centrale scoperta e, successivamente, nel 1949 anche la tribuna centrale coperta “a conchiglia” che parte dalle fondamenta ed il settore dei distinti di fronte.

Sempre alla fine degli anni ’40, venne realizzata la gradinata prospiciente alla tribuna, e poi, alla fine degli anni ’70 vennero costruite con struttura metallica le due curve.

Infine, nel giugno del 2006, con la storica promozione in Serie B del Frosinone da 5.600 posti, si è passati a una capienza di 9.680 posti ampliando la tribuna centrale coperta, i distinti e le due curve.

 

Non ci sono precedenti tra Frosinone ed Empoli.

 

A.C.

 

Nel video i tifosi del Frosinone che cantano il loro inno

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