di Nico Raffi

E’ ancora presto per parlare di definitivo superamento della crisi ma la vittoria interna di martedì scorso ottenuta contro un Ascoli sempre più disperato, era di fondamentale importanza per l’Albinoleffe per ritrovare fiducia e guardare con più ottimismo ai prossimi impegni. Dopo quattro sconfitte consecutive, la prima rete in serie B del centravanti Germinale, sostituto del cannoniere Cocco, al momento ai box per una distorsione alla caviglia destra, ha interrotto quella serie negativa che aveva messo in discussione il valore della rosa seriana e, nello stesso tempo, compromesso la posizione del tecnico Daniele Fortunato.

La squadra, sebbene dotata sul piano della versatilità tattica e delle qualità individuali, dopo un buon avvio di stagione, ha subito un netto ridimensionamento (sette sconfitte nelle ultime otto partite) attirandosi accuse di scarsa personalità e di poca tenuta difensiva, tanto che l’Albinoleffe, con 27 reti al suo passivo è, ad oggi, la difesa più vulnerabile del torneo cadetto. Con la fine dell’era Mondonico e il graduale ringiovanimento della rosa fortemente voluto dalla società posta in riva al Serio, il neotecnico di Varese ha cercato di sperimentare vari moduli tattici con l’intento di costruire un’identità di gioco e fornire maggiore solidità ed equilibrio ad una squadra ancora indefinita. Si è passati così dal 4-2-3-1 ad un modulo ad “albero di natale” con due trequartisti alle spalle di un’unica punta centrale, fino ad una sorta di 4-1-4-1 con capitan Previtali posto davanti alla difesa con il risultato che, per ora, le maggiori certezze provengono dalla “vecchia guardia”. Centrocampisti eclettici e abili negli inserimenti offensivi come Laner, Cristiano e Foglio, offrono maggiori garanzie in termini di personalità rispetto a volti nuovi come Pacilli e Girasole, dotati di tecnica, velocità e talento ma ancora alla ricerca della maturità e della continuità di rendimento necessarie in un campionato impegnativo come la serie B.

Nella trasferta di Empoli, mister Fortunato potrebbe di nuovo affidarsi ad un atteggiamento tattico che prevede l’utilizzo di due mediani di copertura come Previtali e Hetemaj, fratello del centrocampista finlandese del Chievo, a protezione dell’irrinunciabile difesa a 4 (altro elemento di novità rispetto alla gestione Mondonico). Davanti alla porta difesa da Offredi, sostituto dell’infortunato Tomasig, agiranno Luoni (o Daffara) e l’ottimo Piccinni sulle fasce, e la giovane coppia D’Aiello-Bergamelli al centro, due difensori che stanno affinando la loro intesa al fine di rendere meno vistosa la caselle delle reti subite. Un trio di rifinitori dalle spiccate capacità realizzative e abile a inserirsi negli spazi come Foglio, Cristiano e l’ex cagliaritano Laner (12 reti nelle ultime due stagioni in riva al Serio) verrà impiegato per creare i rifornimenti necessari al terminale avanzato Germinale, centravanti combattivo e disponibile al sacrificio che rappresenta l’alternativa più credibile al prolifico Cocco, un classe ’86 cresciuto nel Cagliari autore di sette reti stagionali ma out per almeno un altro mese causa infortunio. L’utilizzo di un modulo ad un’unica punta ha fin qui penalizzato il guineano Cissè e, soprattutto, Torri che, dopo aver vissuto una stagione molto positiva con 11 reti decisive per la permanenza dell’Albinoleffe in serie B, è stato fin qui poco utilizzato da Fortunato. Se al tecnico lombardo, già vice di Mondonico, verrà concesso il tempo necessario per dare un volto più definito alla squadra, l’obiettivo stagionale dell’Albinoleffe è quello di raggiungere la salvezza senza gli eccessivi patemi dello scorso torneo, quando soltanto un playout vissuto al cardiopalma con il Piacenza ha consentito alla piccola società lombarda di partecipare al suo nono campionato di B consecutivo.

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