Slitta ancora l’elezione del nuovo presidente della Lega di Serie A. L’Assemblea dei club infatti oggi non ha votato, decidendo di affrontare prima il tema della riforma dello statuto, e dunque rimane aperta.

Prima il nuovo statuto, poi il presidente, questa la strada intrapresa. Se ne riparlerà tra circa un mese, quando servirà l’intesa tra le sei grandi e le 14 medio-piccole per la riforma della governance. Non sono bastati dieci giorni quindi, per ricomporre la frattura tra chi chiede una nuova governance, con un presidente più simile ad un ad, in grado di operare con più poteri e chi invece è più propenso allo statu quo. “L’assemblea ha deciso di rimanere aperta per un congruo periodo, per consentire alle varie componenti di fare ulteriori approfondimenti in vista del cambiamento dello statuto”, ha spiegato il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta lasciando via Rosellini.

Le medio-piccole hanno chiesto altri 15 giorni per valutare la bozza di statuto realizzata dalle big per snellire l’iter decisionale: per ora sono previsti un presidente di garanzia, un direttore generale e due nuove figure esecutive (che a tratti rischiano di sovrapporsi), un amministratore delegato e un consigliere delegato, con poteri (su diritti tv e aspetti finanziari) e funzioni ora in capo all’assemblea. Una volta definiti i ruoli, bisognerà scegliere i manager. Ciò potrebbe accadere contestualmente con l’elezione del presidente (con il nuovo statuto potrebbero cambiare le regole di voto), altro aspetto su cui manca l’accordo: una parte dei club punta a un nuovo mandato per Beretta (eletto nel 2010, confermato nel 2013), l’altra conta nel frattempo di trovare un candidato alternativo.

Intanto, lunedì a Roma per l’elezione del presidente della Figc la Lega Serie A si schiererà a “larghissima maggioranza” a favore della rielezione alla guida della Federcalcio di Carlo Tavecchio, sempre più favorito sullo sfidante, Andrea Abodi. Salvo sorprese nell’urna, più di 15 società sono su questo fronte e la Lega Serie A è meno divisa di quanto sperasse Abodi per provare a piazzare il sorpasso. In Federcalcio la Lega sarà rappresentata da Beretta e dai due consiglieri federali uscenti, Lotito e Pozzo, da “intendersi prorogati per un ragionevole periodo di tempo destinato alle nuove elezioni”, secondo un parere della Corte federale del 2 dicembre 2004.

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2 Commenti

  1. «lunedì a Roma per l’elezione del presidente della Figc la Lega Serie A si schiererà a “larghissima maggioranza” a favore della rielezione alla guida della Federcalcio di Carlo Tavecchio, sempre più favorito»
    CHE BUFFONI!!!
    Notizia che passa quasi sotto silenzio, ma che testimonia ancora una volta come la “politica” del calcio faccia schifo tanto quella che ci ritroviamo in Parlamento.
    Mi piacerebbe che quella “larga maggioranza” si rileggesse i commenti fatti e rilasciati all’epoca della prima elezione di Tavecchio: cosa avrebbe fatto, questo piccolo, grasso e maleducato omuncolo, per guadagnare l’apprezzamento di chi poco tempo fa lo osteggiava senza “se” e senza “ma”???

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