Piero Camilli presidente grosseto
Il presidente del Grosseto Piero Camilli

Ve lo avevamo anticipato in un pezzo nel pomeriggio di ieri martedi, ora è ufficiale: il Grosseto è la quinta vittima di questa folle estate 2015 di questo calcio italiano sempre più malato. Dopo i crack di Parma, Savoia e Monza, e la rinuncia per mancanza di soldi del Castiglione, arriva l’ennesimo crack estivo. Il primo della serie che coinvolge una squadra toscana, e speriamo l’ultimo (la Carrarese si è salvata in extremis, ndr), che riduce le squadre del granducato della prossima Serie C da dieci a nove squadre. Il patron Camilli nelle scorse settimane lo aveva più volte ribadito: “se non mi aiuta nessuno – diceva – non iscrivo il Grosseto alla Serie C, ed il calcio qui finisce”. Aveva ragione il vulcanico presidente dei maremmani, e così il Grosseto è sparito dalla cartina del calcio professionistico italiano. Adesso i prossimi giorni saranno decisivi per capire se il Grosseto potrà ripartire dalla Serie D (difficile, ndr), dall’Eccellenza (massimo torneo a carattere regionale) o addirittura dalla Terza Categoria, cosa già successa qualche anno fa ad altre due ex pro come Cecina e Ponsacco.

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Gabriele Guastella

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