Arriva anche la nona sorella. Se il Pisa per un soffio non ce l’ha fatta ad essere ripescato in B dopo un testa a testa sui decimali dei parametri con il Vicenza, l’altro duello lo ha vinto invece la Toscana con l’Arezzo che dopo 4 anni ritorna nei professionisti. Anche qui gli amaranto hanno prevalso per un soffio sulla fortissima concorrenza di un’altra nobile decaduta, il Taranto. Sono 9 i team professionisti in C unica, solo la Lombardia con 10 ci supera. Peccato solo (ma non si può avere tutto dalla vita, ndr) che l’Arezzo dovrà disputare il Girone A, al posto dei veneti appunto. Niente derby con le altre del Granducato. Il debutto è previsto alla terza giornata in casa contro la Torres nel turno infrasettimanale del 10 settembre, mentre le partite con Giana Erminio, neopromossa dalla D in casa e la trasferta di Leffe dovranno essere recuperate in seguito.

ArezzoPer gli amanti del calcio è comunque un rimettere indietro gli orologi di 36 anni: nel 1978 infatti, l’ultima volta della terza serie come strutturata adesso, nel raggruppamento B c’erano Lucchese, Pisa, Pistoiese, Arezzo, Massese, Empoli, Prato, Siena, Grosseto. Bene, 6 di queste le ritroviamo in C, l’Empoli ha spiccato il volo per la massima serie, Massese e Siena un gradino sotto ma le attendiamo. Tra l’altro è curioso notare come la Toscana, facendo una sorta di parallelo geo-calcistico, è la Regione con più capoluoghi di provincia (anche se presto dovrebbero essere eliminati) rappresentanti nel grande calcio. Delle 10 Province del Granducato, una è in A, la Fiorentina (accompagnata dall’Empoli che però non fa Provincia), una in B, il Livorno, ben 6 in C (dove però vi sono anche le blasonate pondera e Carrarese che non sono capoluogo provinciale e la matricola Tuttocuoio (nel senso che mai il piccolo paese di Ponte a Egola ha mai toccato queste vette a livello di pallone). Solo Massa e Siena non sono tra i professionisti ma i bianconeri della Città del Palio vi sono stati per una decade, negli anni 2000, con molta serie A. E questo rappresenta un termometro importante perché è vero che spesso i vivai dei paesini sono fondamentali, ma poi il movimento complessivamente cresce se c’è calcio di vertice nelle città, perché si crea anche interesse.

Massimo Stefanini – RadioBruno Toscana

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