Chi legge Pianetaempoli sa che in questo sito noi cerchiamo di raccontare non solo le partite di calcio ma anche le storie che il calcio ci regala: quelle che non vanno sotto i riflettori della cronaca, quelle che si svolgono nell’anonimo scorrere dei giorni, nella vita “normale”, quella che sta al di là del rettangolo di gioco. Oggi vogliamo raccontare una di queste storie e, attraverso questa, poter dare anche un breve spaccato di quella che è una della attività “oscure” ma non per questo meno importanti che si svolgono nell’Empoli FC: la scuola. Non la Scuola Calcio ma la Scuola dove si studiano le materie….si viene interrogati…si prendono voti…si fanno gli esami. Ecco, partiamo da qui. Dagli esami. Pochi giorni fa un giocatore dell’Empoli FC, Francesco Pacini, ha preso il Diploma di Maturità all’ITI. Perché parliamo di lui? Semplice, perché ha stabilito un record..anzi due in un colpo solo: è il primo giocatore dell’Empoli tra quelli che stanno nel Convitto di Monteboro che consegue la Maturità nel corso regolare di studi ed è anche il primo che lo fa con anno di anticipo. Abbiamo scelto la sua storia perché ci sembra un buon esempio per tanti ragazzi che giocano e studiano e perché ci sembra che sfati il luogo comune che vuole i giocatori senza alcun titolo di studio e magari anche piuttosto ignoranti.

Nell’intervista che gli abbiamo fatto ci racconterà la sua storia di giocatore-studente che vive lontano da casa.

Abbiamo preso però a pretesto la storia di Francesco, lo abbiamo detto, anche per raccontare il rapporto EmpoliFC-Scuola.

Ne abbiamo parlato col Prof. Antonino La Rocca che ormai da qualche anno segue il percorso scolastico di quegli azzurri che vivono “a convitto” (come si dice) e che ci ha fornito informazioni davvero interessanti. Intanto il “convitto”, come viene chiamato, è una struttura che è a Monteboro dove i ragazzi che non vivono in famiglia vengono ospitati continuativamente dal 2006. La potrete vedere nel servizio filmato durante l’intervista a Pacini. Va tenuto presente inoltre che tutti i ragazzi del “convitto” non frequentano Scuole Private ma solo Scuole Pubbliche.

Prendiamo a riferimento l’anno scolastico 2012/2013 che ha coinciso con la medesima stagione sportiva: i ragazzi “a convitto” che hanno frequentato un regolare corso di studi sono stati 17: 1 in 2a Lice Scientifico, 2 alla scuola Media Inferiore e 14 all’ITI. Di questi 14: 1 faceva la 5° (Pacini), 1 la 4°, 6 la 3°, 4 la 2° e 2 la 1°.

Quando abbiamo chiesto al Prof. La Rocca quale è la cosa della quale i giocatori-studenti sentono più il bisogno mi ha dato una risposta tanto logica quanto imprevedibile per me: dormire! Più che giusto. Tutte le mattine a Scuola, 3 o 4 volte alla settimana allenamento, sabato o domenica la partita…poi il tempo per studiare; di tempo per lo svago non ne rimane molto e la stanchezza è lì, dietro l’angolo, pronta a farsi sentire nel rendimento in campo e fuori.

Ci torneremo su questo argomento, e cercheremo di parlarne durante la prossima Stagione Sportiva anche con altri ragazzi. Ma oggi sentiamo Francesco….glielo avevamo promesso: se passi ti facciamo un’ intervista su Pianetaempoli. Come si fa a mancare alla parola data? 

 

 

Fabrizio Fioravanti

 

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3 Commenti

  1. Bravo ragazzo, diplomarti rimanendo in pari con gli studi nonostante gli impegni sportivi è segno di ” sale in zucca” dote necessaria anche per sfondare nel calcio, cosa che ti auguro di cuore. Complimenti anche alla famiglia che ti ha trasmesso questi valori e all’ empoli che ti ha seguito. In bocca al lupo

  2. Sono rimasto impressionato dalla storia di questo ragazzo: lasciare la famiglia da giovanissimo, vivere in un “convitto” assieme ad altre giovani speranze del calcio e mantenere la fermezza e la capacita’ di studiare oltre agli impegni calcistici mi sembra che denoti una grande forza di volonta’.
    Ti fo gli auguri affinchè riesca a mantenerti cosi’e vedrai che i risultati, anche sportivi non mancheranno ad arrivare

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