Mancherà a Verona per squalifica, ma contro la Lazio è stato il match winner e uno dei migliori in campo. Inoltre, questa settimana è arrivata l’ufficialità del rinnovo contrattuale, un segnale importante per lui che è cresciuto nel settore giovanile azzurro e che è diventato, con gli anni, il leader della difesa azzurra. Stiamo parlando ovviamente di Lorenzo Tonelli, che questo pomeriggio prima dell’allenamento ha parlato con la stampa. Ecco le sue parole:

 

empoli-fiorentina (22)Il rinnovo del contratto? Son contento perché è stata abbastanza lunga, è dell’inizio dell’anno che si trattava, è stato un passo importante, quindi sono contento. La mia volontà è sempre stata quella di rinnovare, sinceramente andare in scadenza a Empoli era l’ultima cosa che volessi fare. Se la fascia di capitano quando manca Maccarone mi ha dato più fiducia? Questo non lo so, la fascia per me è stata solo una dimostrazione di quando cinque anni fa facevo i danni e riuscivo a far arrabbiare lo stadio di Empoli, la gente adesso mi applaude e di questo sono orgoglioso. Siamo 25 simboli, non sono un simbolo solo io. Se mi hanno dato fastidio le voci di mercato intorno a me in estate? Mi ha dato noia farmi passare come un giocatore che voleva andare via, quando invece io non avevo espresso nessuna volontà; sapevo dell’interesse di alcune squadre, ma non avevo mai detto di voler andare via.Cosa mi ha fatto migliorare di più in questi anni? Spesso la differenza, quando sei giovane, la fa chi ti allena, cosa ti viene insegnato, a chi mi ha fatto migliorare tantissimo, ma visto che il calcio è comunque caratterizzato da episodi e da annate, era difficile trovare un giocatore che giocasse bene nell’anno del play-out. E poi sopratutto quando sei giovane la vera forza di un calciatore è prendere l’errore per cercare di migliorarti, se ti piangi addosso non riesci a farlo. Se mi mancava il gol? Sì, ma più che altro perché non segnavamo molto sui calci piazzati, le palle inattive sono importantissime.Se mi girano le scatole di non esserci a Verona? Sì, mi girerebbe mancare in qualsiasi partita, figurarsi in una partita delicata come questa. La compattezza difensiva e il 532 utilizzato contro la Lazio? In fase difensiva sei più compatto ma fai più fatica a ripartire, non sempre riesci a vincere in quel modo. Cosa dobbiamo fare nei prossimi scontri salvezza? Dobbiamo affrontare queste tre partite con l’umiltà con cui abbiamo affrontato le ultime tre, pensando di affrontare squadre forti ma senza aver paura, con grande umiltà. Se si pensa alla classifica e al fatto di essere più forti, sarebbe un errore. La differenza tra nostri primi e secondi tempi? All’inizio si pensava fosse una questione fisica, ma poi i dati hanno dimostrato il contrario, perché spesso nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Penso sia una questione mentale, il fatto che siamo una squadra molto giovane e in delle situazioni non siamo in grado di gestirle sempre al cento per cento, non abbiamo sempre le caratteristiche per gestire. Come prepariamo Verona dopo il cambio di allenatore? Il mister ci ha detto giustamente che quando cambia l’allenatore una squadra riazzera le gerarchie, non cambia il valore ma la mente dei giocatori, che danno qualcosa in più per dimostrare di esserci. Quindi prima di scendere in campo fisicamente dobbiamo essere pronti mentalmente, se riusciamo a pareggiare la forza di volontà che hanno loro, possiamo andare bene. Rapporto con Skorupski? Ci siamo trovati, nonostante abbiamo un rapporto bellissimo anche con altri. Diciamo che siamo gli unici single…”

 

Simone Galli

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

11 Commenti

  1. UMILTA’
    LA PAROLA CHE OGNI NANA VIOLA DOVREBBE SCRIVERSI IN FRONTE
    E LEGGERE LA MATTINA ALLO SPECCHIO

    …ieri sera spippolando in tv ti vedo Tenerani (berlusconiano come si definisce lui e violaceo) sempre ponto a dire cazzate…

    ed eccolo con una nuova…””è qua vorrebbero un Tonelli che è fiorentino in viola…
    dicono a Empoli che non cedono nessuno a gennaio ne Tonelli ne Mario Rui e nemmeno Saponara…..ma poi tanto si sa come sono a Empoli appena qualcuno è pronto a riempirgli il portafoglio vendono subito””….

    …a firenze non hanno il senso dell’umiltà…non lo capiscono cosa vuol dire far crescere un giocatore…VENGONO DA NOI A CHIEDERCI “QUANTO COSTA LA BARACCA?”””

    BA NO E SI VENDONO A VOI!!!!!!……..COSI’ CON TUTTO QUELLO CHE COSTANO LO SCARPAIO FALLISCE IN TRONCO……NANE!

  2. Ricorderò sempre quando venne sotto la maratona a guardare in faccia chi lo criticava a prescindere…. mai vista una cosa del genere.
    Bravo !

  3. E’ vero quello che dice Dash.I veri fiorentini lo sanno che Firenze non è più il centro del mondo da almeno cinquecento anni e che quindi un po’ più di umiltà e meno prosopopea servirebbe per arrivare a raggiungere altri traguardi.Però in troppi fiorentini l’orgoglio per la straordinaria bellezza e la fulgente storia del passato impediscono di vedere bene il presente ed immaginare un futuro migliore che non sia il solo bearsi troppo di ciò che gli avi hanno lasciato.Questo non solo nel calcio,purtroppo ( e non solo a Firenze.Del resto qui da noi si rammenta lo straordinario tessuto industriale del passato senza rendersi conto che non c’è necessariamente sempre una colpa da dare a qualcuno per l’attualità ma è il mondo stesso che cambia,malgrado noi ).L’orgoglio è una gran cosa ma quando è troppo,come tutte le cose,fa peggio che meglio.

  4. Renaissance, dici cose giuste e corrette e con un bel linguaggio, però permettimi di dirti che la questione è molto più semplice: sono nane miserabili, perdenti e senza il minimo senso del pudore e della misura. Punto.

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