Abbiamo scambiato alcune battute con il collega Marco Amabili, direttore responsabile di “Picenotime.it” e profondo conoscitore del mondo Ascoli.

Ciao Marco, grazie per la tua disponibilità. Dopo la salvezza dello scorso anno che Ascoli è quello che si presentata a questo campionato?

E’ un Ascoli che dopo due salvezze sofferte conquistate all’ultima giornata (nel 2015/2016) e alla penultima giornata (nel 2016/2017) punta su un gruppo giovane e rinnovato per mantenere anche quest’anno la categoria. La società ha fatto scelte drastiche quest’estate mettendo fuori rosa e poi cedendo nell’ultima giornata di mercato due pezzi da novanta come Cacia e Giorgi, con una campagna acquisti mirata a scovare e valorizzare giovani talenti con un paio di elementi di esperienza come il regista Buzzegoli ed il difensore centrale Padella. E’ stato fatto un grande sforzo per riscattare dal Livorno per 3 milioni di euro il 20enne centravanti Favilli, al quale è stato rinnovato il contratto fino al 2022 e che continua a rimanere nel mirino della Juventus. E’ proprio lui il faro del Picchio targato 2017/2018, con i tifosi che si augurano di non dover patire le pene dell’inferno fino agli ultimi minuti del torneo cadetto per raggiungere l’agognato obiettivo.

In panchina un nuovo tecnico, anzi due, a prendere il posto di Aglietti. Fiorin-Maresca che cosa stanno portando in casa bianconera?

Dopo il divorzio con Aglietti (non senza polemiche e amarezza), il club di Corso Vittorio Emanuele ha deciso di puntare a sorpresa sul 37enne Maresca, che appena una settimana fa ha ottenuto il patentino di “Allenatore Professionista di 2^ Categoria Uefa A” che gli permette a tutti gli effetti di essere vice allenatore dell’Ascoli. Al suo fianco è stato messo un profilo d’esperienza come Fiorin (è lui formalmente l’allenatore bianconero), che l’anno scorso era a Salerno come vice di Sannino e che ha lavorato a lungo nel settore giovanile del Milan. I moduli di riferimento sono il 4-2-3-1 e il 4-3-3, con un’ossessione quasi maniacale per il possesso palla e il fraseggio stretto. Maresca ha attinto molto dalla sua esperienza calcistica in Spagna nelle file del Siviglia, anche nelle metodologie di allenamento: si lavora sempre al mattino alle ore 10 e prima colazione tutti insieme con sveglia alle 8.

Come giudichi l’avvio di questa stagione con ad oggi 3 punti in classifica?

A Cittadella l’Ascoli ha meritato di perdere nonostante sia passata in vantaggio con Santini, sono state troppe le disattenzioni difensive e i veneti di Venturato ne hanno prontamente approfittato. Nell’esordio in casa è arrivato un importante successo di misura con la Pro Vercelli, con qualche sofferenza di troppo nel finale al cospetto di quella che al momento appare la compagine più debole della cadetteria. C’è rammarico per come è andata a finire l’ultima sfida interna con il Novara, la squadra di Fiorin ha macinato tanto gioco ma ha trovato di fronte un super Montipò che ha negato almeno un pareggio che, per quanto visto in campo nell’arco di tutti e 90 i minuti, sarebbe stato più che meritato.

Quale il giocatore o i giocatore a cui prestare maggiore attenzione sabato prossimo?

Il pisano Favilli, senza dubbio. E’ un attaccante moderno, forte fisicamente e tecnicamente, che sa muoversi in area di rigore e sa anche rendersi utili per i compagni. Contro il Novara solo una parata pazzesca di Montipò gli ha negato la gioia dell’eurogol in semirovesciata sotto la Curva Sud, ha una voglia matta di sbloccarsi in campionato dopo aver realizzato tre reti in Coppa Italia contro Juve Stabia e Chievo ed aver timbrato il cartellino in Under 21 nel match amichevole con la Slovenia. Occhio anche al regista Buzzegoli, è lui il metronomo della squadra, dai suoi piedi passa il 90% dei palloni ed in poco tempo è già diventato il leader tattico e carismatico della squadra.

Cosa ti aspetti dalla gara di Empoli?

E’ obiettivamente una gara in salita per l’Ascoli, al cospetto di una delle più serie candidate alla promozione in A. Fondamentale sarà la tenuta difensiva e la prestazione dei centrali Padella e Gigliotti al cospetto di Donnarumma e Caputo, di certo il Picchio non si snaturerà puntando sempre sul palleggio e sulle iniziative dei suoi trequartisti alle spalle dell’unico centravanti. Il pronostico è tutto dalla parte dei toscani, ma anche in vista del turno infrasettimanale al “Del Duca” col Frosinone i bianconeri dovranno puntare a tutti i costi a strappare almeno un punto dal “Castellani”, sognando magari l’impresa griffata Silva e Zaza dell’ottobre 2012…

Presto per parlare di formazione ma come potrebbe scendere in campo il Picchio al Castellani?

Credo che possa essere riproposto lo schieramento 4-2-3-1 visto nelle prime tre gare di campionato e anche nei due match di Coppa Italia. Tra i pali ancora fiducia a Lanni, che non sta attraversando un periodo positivo e che, con un errore piuttosto vistoso, ha favorito il gol vittoria del Novara al “Del Duca” siglato da Da Cruz. Dovrebbe essere riconfermata in toto la linea difensiva a quattro con Cinaglia e Mignanelli sugli esterni e la coppia centrale composta da Padella e Gigliotti. In mezzo Buzzegoli affiancato da uno tra Carpani e Addae, batteria di trequartisti formata da Lores Varela, Clemenza e Baldini a supporto del centravanti Favilli. Da valutare le condizioni di D’Urso, che sta recuperando da un affatticamento agli adduttori: se il 20enne scuola Roma dovesse farcela giocherà lui alle spalle di Favilli con Clemenza a sinistra al posto di Baldini. Fari puntati a gara in corso anche su Rosseti, 23enne centravanti ex Lugano che ha già realizzato due reti in questo campionato.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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