Mercato Azzurro | Il punto della situzione

Mentre in Russia il mondiale di calcio che non vede al suo interno l’Italia entra nel vivo, in casa azzurra ci sta preparando a quello che per noi è a tutti gli effetti un mondiale. I dirigenti azzurri sono già da tempo a lavoro per consegnare a mister Andreazzoli una squadra competitiva che possa affrontare al meglio la prossima stagione di serie A, partendo da un obiettivo che è rappresentato da una salvezza tranquilla. Anche in questa settimana che sta finendo, non è di fatto successo niente, anche se si sono scoperte maggiormente le carte su un paio di pezzi che gravitano fortemente intorno alla nostra orbita. L’attaccante slovacco Mraz ed il centrocampista Capezzi, sono due obiettivi praticamente dichiarati, due calciatori che la dirigenza vorrebbe inserire in rosa possibilmente entro l’inizio del ritiro fissato per il 4 di Luglio. Per il primo siamo già ad uno stato avanzato delle cose, il giocatore avrebbe fatto capire il suo gradimento verso Empoli, lo Zilina lo vuole cedere ma il nodo potrebbe essere rappresentato da una richiesta economica che potrebbe essersi alzata rispetto a quel milione e mezzo indicato inizialmente. Anche per Capezzi siamo già al lavoro, qui semmai è la Samp che ancora non ha ben capito se privarsi o meno del centrocampista di ritorno da Crotone: se i blucerchiati dovessero andare verso la cessione, il ragazzo sarebbe praticamente dell’Empoli.

Guardando sempre al mercato – ricordando che è già stato acquistato Marcjanik – in entrata il sogno resta sempre quel Danilo Cataldi che farà rientro alla Lazio dopo l’esperienza a Benevento. Il discorso è in salita, è infatti un sogno, ma ad Empoli non vogliono più fare le cose in piccolo e non è escluso che ci si possa svegliare con la sorpresa in mano. La coppia Accardi-Butti (e magari già anche Pecini) è poi alla ricerca di due alternative nei ruoli esterni della difesa. A sinistra, dove si va cercando a dir la verità qualcosa in più di una buona riserva per Pasqual, non siamo ancora a niente e se qualcosa si stesse muovendo questo sta succedendo totalmente sotto traccia. A destra invece, dopo due piste straniere che hanno perso peso col passare dei giorni, sta prendendo corpo l’ipotesi di andare su quel Lorenzo Venuti che, come Cataldi, è reduce dal prestito al Benevento ma di proprietà è della Fiorentina. Venuti potrebbe essere la giusta alternativa a Di Lorenzo, un Di Lorenzo che a Firenze piace e che potrebbe anche essere oggetto di un discorso in ottica futura. Sempre in entrata ci sarà da capire se per Gabriel si andrà verso la definitiva fumata nera; da questo punto di vista la prossima settimana, dieci giorno al massimo, dovrebbe essere indicativa. Ricordiamo che in entrata l’Empoli va a riacquistare i diritti di diversi calciatori di rientro dai vari prestiti, Marcel Buchel compreso. Ufficiali in azzurro sono poi Lollo ed Untersee per i quali c’era l’obbligo di riscatto e Levan che ha firmato il suo rinnovo per un anno.

Entro pochi giorni conosceremo anche il destino di Michele Castagnetti. I tifosi azzurri fortemente vorrebbe il riscatto dalla Spal, ma la sensazione ad oggi è quella che questo riscatto non venga esercitato. In uscita il discorso che ripetiamo è chiaro: tutti sono potenzialmente sul mercato, ma per ogni singolo ci vorrà un’offerta più che adeguata per poter anche solo iniziare a parlare. Chiaro che i tre gioielli sul banco sono Zajc, Bennacer e Krunic. Il primo ha estimatori in Italia (Parma e Samp) ed all’estero (Nizza), il secondo è seguito principalmente dai turchi del Galatasaray, mentre il bosniaco piace nella nostra serie A con Atalanta e Lazio alla finestra. Come detto, per ognuno dei tre, ci vorranno tanti soldi e la sensazione generale è che tutti e tre possano far parte della prossima truppa guidata da “Nonno Aurelio”, con semmai ad essere Krunic quello su cui non rischiare la mano sul fuoco. Di fatto il mercato, quello vero con la possibilità di acquistare e vendere giocatori sotto contratto, non è iniziato e come detto non ci attendiamo tantissime movimentazioni con l’ossatura della squadra a dover rimanere immutata.