Abbiamo intervistato quest’oggi in esclusiva il centrocampista azzurro, Michele Castagnetti. Con l’ex Spal abbiamo tracciato il bilancio di questa prima parte di stagione, sia a livello di squadra che personale, con un occhio verso il futuro prossimo:

Era importante chiudere con una vittoria, questo ci ha permesso di goderci anche meglio il periodo di vacanza. Era da tempo che non trovavamo il successo fuori casa ed anche questo ha reso più speciale questa vittoria, nonostante la squadra ormai venisse da una lunga serie di risultati positivi. Spesso i campionati vengono vinti da chi prende pochi gol, le statistiche raccontano bene questa cosa, ed è chiaro che noi dobbiamo limare questo aspetto del prendere tanti gol che ha contraddistinto in maniera forte il girone di andata, abbiamo il miglior attacco e quindi lavorare per cercare di far creare meno occasioni agli avversari è un imperativo. Ancora non si può dare un giudizio dettagliato del lavoro del nuovo mister e di cosa possa essere cambiato, banalmente risponderei solo il modulo ed il numero di difensori che oggi sono quattro e non tre o cinque come prima. Sicuramente questa settimana ci permetterà, e permetterà anche al mister, di entrare più a fondo nei meccanismi che vuol portare. E’ vero che quando sono arrivato si diceva che potevo essere un uomo da 3-5-2, ma alla fine io sono uno che ha giocato centrocampista centrale in tutti i ruoli, compreso il vertice basso del 4-3-1-2, certo questo è un modulo che mi permette di fare più gioco perchè c’è un difensore in meno e quindi più spazio per impostare da dietro. Aggiungo poi, parlando anche delle ultime due gare, che avendo giocatori vicino come Krunic, Zajc e Bennacer è più facile fraseggiare. Sono soddisfatto delle ultime due prestazioni, si sa che nell’arco di un campionato ci sta di avere un momento di flessione anche fisica, il cambio di modulo per cercare di coprirci di più ha prodotto in generale partite meno brillanti ed anche io ne posso aver risentito. Personalmente sono soddisfatto di questa prima parte di stagione, per come ho giocato, per quello che ho dato, per come mi sono inserito nei meccanismi della squadra, però si devono portare a casa dei risultati come squadra, perchè poi le prestazioni dei singoli restano fini a se stesse. Adesso pensiamo alla Ternana, gara non scontata, sappiamo che dopo ci sarà un tour de force che contraddistinguerà un inizio di girone di ritorno difficile e di conseguenza noi dobbiamo farci trovare pronti fin da subito. Il mercato potrà cambiare la faccia di questa serie B, diverse squadre hanno già fatto delle operazioni e nel girone di ritorno, quando ogni squadra giocherà più da vicino per il proprio obiettivo, giocherà con maggiori motivazioni e mordente. Anche l’Empoli immagino si muova e lo faccia in tutti i reparti, io sono sereno indipendentemente da chi potrà arrivare, so che ogni giorni dovrò lavorare al massimo e la concorrenza mi ha sempre solo stimolato.” 

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

5 Commenti

  1. Con la venuta di andreazzoli mi sembra che quello che ne ha giovato di più e castagnetti.. lo vedo più in posizione… e molto più dinamico.. rispetto alla gestione vivarini dove brancolava nel nulla.. lento e impacciato.. bravo michele.. e forza empoli…

  2. Io non farei uno spartiacque tra Vivarini e Andreazzoli per il rendimento di Castagnetti, ma fra prima parte del campionato (molto positiva) e una flessione coincisa con scarsi risultati della squadra, poi nelle ultimissime partite rendimento normale, nulla di trascendentale.
    La partita che ci dirà molto sul miglioramento della squadra e del centrocampo in particolare sarà con la Ternana, è inutile girarci intorno, li bisogna vincere e dare anche qualche segnale di solidità maggiore.
    Vincere per un’ottima posizione playoff che attualmente devono essere il nostro obiettivo, per qualcosa di più ambizioso (primi due posti) non ci siamo al di là del discorso dell’alzare l’asticella di Butti in conferenza alla presentazione di Andreazzoli.

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