La verità è che a Siena avevano preparato la “festa” senza fare i conti con l’oste… pardon Pelagotti, cioè con un portierino, si fa per dire, cresciuto nelle giovanili azzurre e con l’Empoli nel cuore e i suoi colori nel sangue. La verità è che Antonio Conte, ex grande giocatore e bravo allenatore, oltre che uomo di sport, quando vede l’Empoli vede i fantasmi. Due anni fa con il “suo” Bari vince il campionato ma lascia all’Empoli quattro punti. Perde nettamente 2-0 al Castellani e pareggia 0-0 in un San Nicola pronto in caso di vittoria a festeggiare la matematica promozione in serie A con 70mila persone sugli spalti.

 

A distanza di due anni, sulla panchina del Siena, perde nettamente al Castellani per 0-3 e pareggia per 0-0 sul proprio campo, in un pomeriggio di derby in cui i bianconeri cercavano la rivincita per come era finita l’andata e tre punti importanti nella corsa al ritorno immediato in A. Altri quattro punti “lasciati” all’Empoli.

 

La verità è che Alberto Pelagotti, inusuale numero 27 sulle spalle per un portiere, sfodera una prestazione maiuscola, chiude la saracinesca ai bianconeri e, al triplice fischio finale, scoppia di felicità per la prestazione personale e per il buon risultato della propria squadra.

Altra verità è che fin da quando è rientrato in campo nel secondo tempo, quando è andato a difendere la porta con alle spalle la curva dei bianconeri, è stato offeso e insultato constantemente, in ogni attimo, cinquanta minuti su cinquanta, compresi i cinque di recupero.

 

Il gesto, come scrivono i colleghi giornalisti de “La Nazione”: “tre dita, tre gol, tre a zero e tutti a casa”, c’è stato all’andata… ma già ci furono le pronte scuse di tutti, compreso del tecnico Alfredo Aglietti. Il fatto è che in realtà a Siena le scuse non sono bastate, il popolo bianconero non ha digerito e per di più si è sentito deriso da una eccellente prestazione proprio di Pelagotti che ha sbarrato la via del successo a Vergassola e compagni.

 

Ci dispiace smentire molti colleghi anche di testate importanti, ma nel finale non ci sono stati ne gesti particolari rivolti ai tifosi del Siena ne palloni lanciati contro la curva (io dal mio “gabbiottino” dello stadio senese ho visto questo, ndr). Quando il signor Gallione di Alessandria ha decretato il termine dell’incontro con il triplice fischio finale la sfera era proprio tra le mani di Pelagotti che ha calciato la palla in alto, guardando il campo (tra non molto pubblicheremo la sintesi ufficiale della Lega di Serie B, senza commento e con l’audio originale dello stadio, fate attenzione ai primi istanti del secondo tempo, si sentono chiaramente i cori offensivi contro Pelagotti, e all’ultimo istante della sintesi con Pelagotti che rivolto verso il campo lancia la palla in alto, ndr).

 

Poi correndo verso la panchina azzurra ha esploso tutta la sua gioia incontenibile, a pugni chiusi, in segno di vittoria per un risultato importante e positivo, per se e per la squadra. Un gesto, ci sentiamo di dire, che alla luce dell’episodio dell’andata è stato interpretato male da alcuni avversari, in primis Terzi che dalla propria trequarti ha iniziato a correre come un forsennato per portarsi con fare minaccioso davanti al nostro estremo difensore. Ecco poi che gli animi si sono accesi e che si è formata una gigantesca mischia che è stata sedata a fatica da arbitro, dirigenti e perfino qualche addetto all’ordine. Pelagotti è stato costretto ad uscire da un cancello di servizio per evitare il peggio…

In edicola, nelle pagine dello sport del quotidiano “Il Tirreno”, c’è anche un’intervista di David Biuzzi che è riuscito a contattare il portiere azzurro il quale, tra l’altro, conferma quanto scritto sopra.

 

Il fatto è che a Siena ieripomeriggio il clima era “elettrico”, c’era aria di derby e voglia di riscattare il cocente 0-3 dell’andata. E’ finita 0-0, un pareggio a reti bianche mal digerito evidentemente, e per quanto visto alla luce dei novanta minuti e passa direi anche giusto.

 

Gabriele Guastella

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3 Commenti

  1. La verità è che il nostro Albertone “grazie” alle offese subite durante i 90 minuti, si è caricato così tanto che ha tirato fuori una prestazione che certifica le sue straordinarie qualità soprattutto caratteriali. Congratulazioni. Continua così.

  2. parapiglia finale provocato da aglietti..
    propongo prova tv e referto arbitrale per
    farlo squalificare fino a giugno…
    cosi almeno ci si divertira’un po’ a vedere
    le partite degli azzurri e sicuramente si
    riuscira’ a vedere anche qualche tiro in porta
    durante la partita…
    caro aglietti sono piu’ di trenta anni che vedo
    le partite dell’empoli ed ero tra quei 15 tifosi
    che erano in curva a siena e non ho ricordanza
    di aver visto una partita degli azzurri senza
    un tiro nello specchio della porta avversaria..
    passerai alla storia azzurra come l’allenatore
    del non calcio e del modulo 4-3-3 (????)
    alla cui lezione a coverciano forse non eri presente!!!

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