Non si può dire certo che la marcia di avvicinamento a questo derby sia stata tranquillissima. L’Empoli viene da una settimana difficile, dopo il pareggio casalingo contro il Pescara che, condito con la vittoria del Crotone, ha lasciato qualcosa di più del semplice amaro in bocca. Quella partita, che sembrava la grande occasione per allungare e per mostrare i muscoli in attesa del rush finale, si è rivelata a dir poco deludente. Principalmente a causa del risultato perché – a parte i discorsi di facciata che possono aver fatto i diretti interessati, soprattutto a caldo – la mancata vittoria, tra le mura amiche, contro l’ultima in classifica non può soddisfare. Ma anche a causa della prestazione che, figlia della paura e del timore, ha finito per essere negativa sotto molti punti di vista.  Le ultime prestazioni contro Roma e Napoli avevano illuso che certi problemi potessero essere superati. D’altra parte è anche comprensibile: se, pur non ottenendo punti, non sfiguri contro avversari di valore, è normale pensare che con l’ultima in classifica, per giunta al Castellani, possa tornare la vittoria.

Sui fischi faccio una premessa: io non sono d’accordo con chi manifesta il suo disappunto mentre la gara è in corso. Perché se anche i giocatori stanno giocando male, non è certo con i fischi che cambierà la musica. Io aspetterei sempre la fine della partita per mostrare la propria delusione. Ma i tifosi non sono masochisti. E se arrivano a certi atteggiamenti è perché, in cuor loro, credono che la misura sia colma. Sono reazioni di pancia ma che mostrano un’insofferenza crescente.

E allora come superare questa insofferenza? Le uniche strade sono quelle dell’intensità e dell’umiltà. Mister Sarri amava ricordare che se l’Empoli giocava anche solo al 90% di intensità, era destinato a perdere con chiunque. Lui pretendeva il 101%, non di meno. Ed è questo che si aspettano i tifosi. Che la squadra sia viva e che dia sempre tutto sul campo, con grinta e abnegazione. Nessun tifoso crede che l’Empoli abbia l’obbligo di salvarsi in scioltezza. Ma pretende umiltà. D’altronde è uno scambio alla pari: la società chiede l’umiltà di non pretendere il decimo posto, il tifoso chiede l’umiltà di scendere in campo dando l’anima. E un derby – che dà e toglie, in termini di adrenalina e stress nervoso – da questo punto di vista può essere la medicina migliore per riappacificare l’Empoli con la sua gente.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

9 Commenti

  1. Purtroppo la nostra fragilità è palese e avendo visto le ultime prestazioni della nostra difesa non posso pensare come non possiamo perdere. Poi ci metti un attacco che non segna e la partita è fatta. In cuor mio essendo stratifoso da 40 anni in un angoletto c è un 1 per cento di speranza di non perdere ma l altro 99 mi dice che ne prendiamo 3/4 con relativo scherno delle nane. Comunque sono anch’io del partito che un si può mettere una squadra fragile così in mano a un esordiente che non ha mai allenato nemmeno i ragazzi. Mi spiace Fabrizio hai tappato come quando mettesti il pelato

  2. Nella “manovrina” è stata inserita una norma che facilita la ristrutturazione degli impianti sportivi (sembra fatta su misura per la Roma) …. questo per dire che potremmo avere la “botte piena e la moglie ubriaca”, ovvero Stadio e Serie A, ora affrontiamo la Fiorentina, ma in caso di sconfitta (sonora o meno) mettiamo la squadra in mano a un “vero” allenatore; vanno bene: Reja, De Canio e Dal Canto …. scegliete voi!!! Secondo me sbaglia chi dice che le “more si contano a maggio”, ancora è possibile salvarsi, basta volerlo, ma bisogna agire SUBITO!!!!!

  3. Penso che in questo momento sia inopportuno presentarsi a Firenze con una squadra che giochi con il trequartista….direi inopportuno e incomprensibile….Non siamo certo noi che possiamo permetterci di andare a fare la partita a Firenze….Occorre fare una muraglia a centrocampo e avere uomini che possano ripartire a tutta velocità per far male alla loro difesa.Se giochi con 3 centrocampisti o tieni quasi sempre la palla te o con la qualità dei loro giocatori ti fanno a pezzi…Borca, Bernardeschi,Vecino,Tello,Saponara se giocherà, Badelj,Ilicic se ne ha voglia…son di ben altro spessore dei nostri….Possibile che un allenatore che abbia questo nome,dopo tutte le partite disputate quest’anno non abbia capito che con questo modulo obsoleto vai a fare solo delle figurette quando giochi con squadre molto piu forti?Comunque sia forza azzurri….moduli o non moduli….proviamo,anzi portiamo via un risultato positivo da Firenze!

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