Il DS azzurro, Pietro Accardi, ha parlato questa mattina (nel pieno dei lavori per il calciomercato) sull’edizione locale de “Il Tirreno”. Un’intervista che ci fa davvero piacere riportare visto che è stata rilasciata ad un organo di stampa locale, una lunga intervista in cui si a guarda al recente passato e si prova ad entrare nelle dinamiche delle strategie volte al futuro:

Ho sempre compreso lo scetticismo della gente nei miei confronti,mi ero messo nei loro panni e di fronte a una retrocessione e a un direttore sportivo giovane, anche io avrei fatto lo stesso. Mi sono sempre considerato una “scommessa” del presidente Fabrizio Corsi e, dal primo giorno, ho dato tutto per ripagare la sua fiducia. Ai tifosi posso solo dire grazie per come sono stati vicini alla squadra. Ovviamente sono contento, molto. Per me e per l’Empoli. Vincere il campionato è stata la cosa più importante e vincerlo come lo abbiamo vinto noi significa scrivere la storia, però dentro a questa cosa enorme ce ne sono altre come quella di aver riacceso la piazza, la passione dei tifosi perchè senza emozione non c’è calcio. La scorsa estate ci sono state partenze dolorose, molto dolorose. Che mi sono costate molto anche dal punto di vista personale. Fra gli arrivi, se devo indicarne uno, dico quello di Caputo. Perché è stata una trattativa lunga, difficile, e l’abbiamo portata in fondo insieme, da squadra, senza l’intervento del presidente sarebbe fallita. Vivarini non ha fatto male, di sicuro non ha fatto danni, ma pensavamo che la squadra non stesse ancora esprimendo il suo potenziale. Così ci siamo presi la responsabilità di cambiare. Perchè Andreazzoli? Perché quando ci abbiamo parlato abbiamo capito che poteva darci proprio quello che ci mancava. A livello tattico, ma anche di personalità e fiducia. Non tutti, subito, hanno capito le nostre motivazioni. Ma il campo ha detto che avevamo ragione. Anche se, ovviamente, neanche noi ci aspettavamo risultati come quelli che sono arrivati.  L’idea, per il futuro prossimo, è di non cambiare molto e l’Empoli non ha la necessità economica di vendere i suoi pezzi pregiati, ma è anche vero che non può dichiarare nessuno incedibile. Dipenderà dalle eventuali offerte ma, sia chiaro, per farci vacillare le proposte dovranno essere importanti. Molto importanti. E, ad oggi, non ne sono arrivate di nessun tipo.  È chiaro che non possiamo pensare di avere il 70% di possesso palla in ogni partita di Serie A. Serviranno accorgimenti e, fortunatamente, ci penserà un professionista del calibro di Andreazzoli ma non stravolgeremo niente. Se arriverà Pecini lo dovete chiedere al presidente, chiunque verrà sicuramente sarà una persona in grado di aiutare l’Empoli e, dunque, anche Accardi. Chi viene a Empoli deve viverla come una grande opportunità. I successi personali passano da quelli di squadra. È un discorso che vale per Accardi, per Andreazzoli e per i giocatori tutti. Quest’anno abbiamo fatto quello che abbiamo fatto perché il gruppo la pensava così, e così dovrà essere in futuro. Mraz è un giocatore che ci piace, Cataldi è un giocatore che ci piace, Capezzi è un giocatore che ci piace…

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12 Commenti

  1. “L’anno scorso partenze dolorose” Ecco: Non aggiungiamocene inutilmente un’altra e riscattiamo Michele Castagnetti. Gnamo.

  2. Ovvedi di fare un bel lavoro.Quest’ultima stagione avete dato dimostrazione di saper far scelte a prima vista impopolari ma alla fine lungimiranti.Spero continuiate su questa falsariga anteponendo l’obbiettivo del risultato sportivo a preferenze di carattere umano o interessi di altro tipo,soprattutto se alimentati dalla piazza o procuratori conniventi.Il tifoso può parlare di pancia,ma il dirigente ,che ha davanti a sè un orizzonte più ampio,deve sapere usare la testa prima del cuore..Avanti così.I giudizi si esprimeranno a fine mercato,forse ma di sicuro a fine stagione.

  3. da dopo Palermo io sono distante da tutta la società fc

    ma se non mi sbaglio ne a Accardi ne a Butti ho mai detto qualcosa

    per me possono lavorare tranquilli

    • Bisogna saper voltare pagina fra…
      Ciò che è stato è stato,ma chi lavora adesso lo fa per la nostra squadra del cuore e come tale merita il nostro sostegno..
      Altrimenti vale la pena tifare per altri o darsi ad altri sport che magari son più puliti,come il basket femminile ,realtà anche questa che sta dimostrando di meritare un bel seguito.

  4. la retrocessione dello scorso anno rimarrà nella storia , è stata dolorosa e indimenticabile , siamo stati male per diverso tempo , avete fatto bene a voltare subito pagina , a mandare tutti via soprattutto i senatori e ricominciare da 0 , la gente lo ha apprezzato e nonostante una retrocessione orribile ci sono stati quasi 4000 abbonamenti .
    E’ giusto che non pretendiamo la luna , che retrocedere ci può stare visto la nostra dimensione ma è altrettanto vero che noi tifosi non vogliamo più assistere ad una retrocessione scandalosa come quella dello scorso anno .
    Con l’arrivo di Pecini sarà una dirigenza da top club , sta a voi far gioire ed emozionare il tifo azzurro , io ci credo

  5. Tralasciando il passato, posso dire che quest’anno tutti hanno fatto benissimo.
    Ora dopo la riconferma di Castagnetti, sarebbe oppprtuno fare la squadra per il ritiro e non l’ultimo giorno di mercato.
    I soldi ci sono per provare a rimanere in A, confermando il blocco bisogna essere consapevoli che occorrono 2 terzini un centrale due centrocampisti (anche se rimane Castagnetti e Krunic) e 2 punte (Rodrigez e Levan (?) ad oggi non possiamo considerarli.
    Infine anche se per me non cambia il costo dell’abbonamento, spero in una giusta campagna dei prezzi. Se abbiamo fatto 7500 abbonati per Martufello, il Magister meriterebbe sicuramente di piu’!!

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