empbreLa prima delle sei battaglie finali, il match di sabato prossimo con il Brescia, è ormai alle porte. Sulla carta, sembrerebbe un turno sfavorevole all’Empoli, vista la contemporanea trasferta del Latina sul campo dell’ormai retrocessa Juve Stabia e le partite casalinghe di quasi tutte le altre immediate inseguitrici.

Ma rimanendo concentrati sulla nostra partita, andiamo a vedere, come già avevamo fatto la settimana scorsa, “i più e i meno di Brescia-Empoli”, ossia le insidie e le speranze che si celano dietro alla trasferta in Lombardia.

 

Partiamo dalle insidie.

 

1) L’ATTACCO DEL BRESCIA

La squadra allenata da Ivo Iaconi ha un reparto offensivo di tutto rispetto, il cui terminale è indubbiamente Andrea Caracciolo, autore fin qui di 17 reti stagionali come il nostro Ciccio Tavano. A coadiuvare l’azione dell’airone, c’è una folta batteria di attaccanti e mezzepunte, come l’ex di turno Corvia, e i vari  Sodinha, Valotti e Juan Antonio. Le reti totali (47, una in più degli azzurri) dimostrano come il Brescia sia una squadra che trova facilmente la via della rete, come avvenuto anche nell’ultima partita disputata, in cui le rondinelle hanno sonoramente sconfitto il Cesena a domicilio per 3-0.

 

2) LA TRADIZIONE DICE BRESCIA

Il Brescia è da sempre una delle classiche bestie nere dell’Empoli. Basti pensare che nei 28 precedenti totali, dal 1948 ad oggi, gli azzurri si sono imposti solamente in tre occasioni. A questo possiamo aggiungere il computo complessivo delle reti realizzate negli scontri diretti, che vede nettamente avanti i lombardi (40-25). In particolare, al Rigamonti l’Empoli vanta un magro bottino di 2 vittorie, 2 pareggi e ben 9 sconfitte, con un totale di 11 gol fatti e 24 subìti.

 

3) LA VOGLIA DI PLAYOFF DELLE RONDINELLE

Il campionato del Brescia non è fin qui stato certo esaltante, soprattutto se si pensa che questa squadra era una delle quattro finaliste dello scorso anno. La vicenda Giampaolo ha lasciato strascichi e, forse, qualche punto per strada. Ma in un campionato livellato come quello di quest’anno, anche una squadra che non fà della continuità la sua caratteristica preponderante, può ancora dire la sua per la qualificazione ai playoff: anzi, con il possibile allargamento degli stessi alle prime otto classificate, il Brescia diventa una delle candidate più serie, viste le potenzialità della rosa a propria disposizione.

 

 

Quali sono invece le cose su cui possiamo riporre le nostre speranze, per poter far risultato a Brescia?

 

1) IL RAPPORTO ATTACCHI-DIFESE

Anche se, come abbiamo visto poc’anzi le due squadre hanno segnato pressochè lo stesso numero di reti stagionali, il divario è netto in difesa. L’Empoli è attualmente la seconda forza del campionato cadetto anche per quanto riguarda i gol presi, solo 29. Invece il Brescia occupa la sest’ultima posizione, avendo dovuto recuperare ben 46 palloni dentro la propria porta. Una differenza notevole, che sposta gli equilibri dalla nostra parte per quanto riguarda il rapporto tra attacchi e difese, e che sembra aumentare le possibilità di trovare la via del gol.

 

2) LA VOGLIA DI CAMBIARE MARCIA ANCHE FUORICASA

Come ben sappiamo, gli azzurri sono reduci da tre sconfitte consecutive lontani dal Castellani. Inoltre, Moro e compagni non riescono a tornare a casa col bottino pieno dalla trasferta di Padova del 21 febbraio, che ci vide vittoriosi per 1-0 con gol di Maccarone. Dall’inizio dell’anno i punti collezionati fuori sono soltanto quattro, frutto di tre pareggi e un solo successo. Nei ragazzi c’è la voglia di invertire il trend negativo e tornare ad essere protagonisti anche lontani dalle mura amiche. Brescia potrebbe costituire l’occasione giusta, visto che i lombardi vantano una media non invidiabile in casa e hanno ottenuto i tre punti soltanto in cinque occasioni in tutto l’arco del campionato.

 

3) UN ATTACCO DECISIVO, UN TAVANO RITROVATO

Il mister lo ha affermato in conferenza-stampa, subito dopo la partita contro lo Spezia. Quando quei tre là davanti si accendono contemporaneamente, riescono ad essere decisivi negli ultimi venti metri e diventano quasi imprendibili. Con i liguri si è avuta la sensazione di un netto miglioramento rispetto alle gare precedenti, dove gli azzurri tenevano sì il pallino del gioco, ma erano troppo poco pericolosi in area. In particolare è tornato a segnare Tavano, dopo un periodo di appannamento dovuto anche alle sue non buonissime condizione fisiche. Il bomber campano vive per il gol ed averlo ritrovato nel tabellino, oltre che far piacere, restituisce all’Empoli un’arma importante in più per il finale di stagione. Se poi aggiungiamo che negli ultimi cinque incontri disputati contro il Brescia, Ciccio ha realizzato altrettante reti (su sette totali), ecco un motivo in più per essere ottimisti.

 

Simone Galli

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

9 Commenti

  1. L’attacco del Brescia è di categoria superiore,la squadra in generale per i valori che ha dovrebbe stare tra le prime 8 del torneo.Di sicuro se vogliamo portare a casa un risultato positivo dovremo fare una prestazione importante in tutti i ruoli e in particolare in attacco visto che nelle ultime trasferte abbiamo faticato a finalizzare le buone trame di gioco orchestrate dal centrocampo e visto che la difesa del Brescia non sembra irresistibile.

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