La crisi della Juventus non è finita. I bianconeri, in casa contro una Lazio impelagata nella lotta per non retrocedere in Serie B, pareggiano per 1-1 e restano distanti quattro punti dalla zona Champions.

 

Certo la cura Zaccheroni è appena iniziata: con due allenamenti appena era impossibile intravedere i primi segnali della “cura Zac”; adesso la “Signora” non si può più permettere passi falsi, o rischia di essere risucchiata da un centro classifica che, visto i risultati delle altre squadre, non è proprio impossibile.

 

Juventus-Lazio inizia sotto la solita musica incessante dei “cori dei tifosi bianconeri” inferociti per gli ultimi risultati della propria squadra. La Juventus per la verità cerca di fare la partita, il brasiliano Diego è pure ispirato, la Lazio è barricata in difesa, ma la Juve è sempre una squadra in difficoltà e difficilmente si rende veramente pericolosa.

La prima frazione di gara termina 0-0.

 

Nella ripresa il copione è identico, l’unica novità è che si vedono almeno i gol.

Al 25′ Del Piero va giù in area per un dubbio contatto con Diakitè. Per l’arbitro Saccani è rigore nonostante le proteste dei laziali. Dal dischetto è lo stesso Del Piero che trasforma portando in vantaggio la Juve. A qual punto l’impressione è che i bianconeri possano dilagare e portare a casa i tre punti, invece è la Lazio (dentro un altro attaccante, Rocchi ndr) a fare la partita. E al 33′ uno Zarate in versione “assist man” serve una palla in area che Mauri spedisce alle spalle di Manninger per l’1-1 che sarà anche il risultato finale, nonostante una Lazio versione ultimo quarto d’ora che sfiora addirittura il successo.

 

I giocatori escono dal campo esattamente come sono entrati prima del match: ovvero sotto il solito diluvio di fischi e cori contro i bianconeri… e i cantanti sono sempre gli stessi, i tifosi della Juve.

 

Sì, la crisi Juve non è ancora finita.

 

Per la Lazio un punticino importantissimo nella corsa per la salvezza.

 

Gabriele Guastella

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